Un accordo con l’Authority per l’Energia elettrica e il Gas per combattere l’abusivismo

Un accordo con l’Authority per l’Energia elettrica e il Gas per combattere l’abusivismo

Un accordo con l’Authority per l’Energia elettrica e il Gas per combattere l’abusivismo

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venerdì 14 Ottobre 2011 - 14:50

Sparso a Roma ha chiesto l’istituzione di una nuova disciplina: chi eroga il servizio, prima di stipulare il relativo contratto, deve acquisire il nulla osta dell’ente proprietario dell’alloggio

La battaglia contro gli abusivi e i morosi passa dal coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Si pensi alla lotta contro le morosità pregresse relative agli alloggi comunali e popolari: i controlli incrociati attraverso il monitoraggio delle utenze faciliterebbe non poco il compito del Comune. Ma le strade della burocrazia, si sa, sono impervie. Così ieri l’assessore al Risanamento Roberto Sparso ha fatto tappa a Roma per richiedere, nel corso di un incontro con l’avvocato dello Stato, Mario Antonio Scino, capo dipartimento affari legislativi e relazioni istituzionali dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, l’istituzione di una disciplina, a carattere nazionale, per codificare le modalità a cui l’ente erogatore di servizi deve attenersi, per la richiesta di nuova fornitura di un punto di prelievo o rilascio. Sparso ha puntualizzato che chi eroga il servizio, prima di stipulare il contratto, deve, nel caso di abitazioni di edilizia residenziale pubblica, acquisire il nulla osta dell’ente proprietario dell’immobile, al fine di accertare la reale titolarità del richiedente. Hanno partecipato al confronto in videoconferenza da Milano, l’ing. Massimo Ricci responsabile della direzione mercati dell’Autorità e l’ing. Alberto Grossi, dirigente responsabile della direzione consumatori e qualità del servizio.

I rappresentanti l’Autorità, pur condividendo la reale necessità di disciplinare i criteri di fornitura, hanno evidenziato il mancato supporto da parte dell’Anci, invitato ad esprimersi. La proposta dell’Autorità sulla richiesta di avvio della fornitura da parte del cliente finale deve essere accompagnata dagli estremi della registrazione del contratto di locazione o dagli estremi catastali dell’immobile. «Tale proposta – ha evidenziato Sparso – ha in sé una pecca, vale a dire qualora si tratti di abitazioni di edilizia residenziale pubblica, fornendo gli estremi catastali l’occupante abusivo aggira l’ostacolo della titolarità dell’immobile favorendo così l’abusivismo». Dopo le osservazioni dell’assessore, l’Autorità si è dichiarata disponibile a rivedere ed approfondire il contenuto della propria proposta, malgrado i tempi di intervento da parte di enti interessati siano scaduti il 30 aprile, che al momento non è stata ancora deliberata. Sparso ha sottolineato che «questa riforma a costo zero rappresenta non solo per la città di Messina ma per tutti i comuni che hanno il problema dell’abusivismo di edilizia residenziale pubblica, una svolta epocale. La modifica proposta è che il gestore della fornitura di punto prelievo-rilascio luce e gas, debba verificare la titolarità del richiedente ossia, contratto di assegnazione ed il nulla osta dell’Ente proprietario dell’immobile». A conclusione dell’incontro, l’assessore ha ringraziato l’Autorità per la disponibilità mostrata, che, ha detto Sparso, «fa ben sperare nella fattiva modifica, per un provvedimento che potrebbe essere motivo per sanare vizi pregressi».

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