Baracche, scontro tra De Luca e 5Stelle: "Pronta la querela per diffamazione"

Baracche, scontro tra De Luca e 5Stelle: “Pronta la querela per diffamazione”

Francesca Stornante

Baracche, scontro tra De Luca e 5Stelle: “Pronta la querela per diffamazione”

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giovedì 23 Agosto 2018 - 15:52

Il sindaco De Luca risponde piccato alle dichiarazioni dei consiglieri comunali 5Stelle che ieri hanno sollevato dubbi di legittimità e il rischio di interessi su tutta l'operazione baracche. I numeri sugli alloggi dello Iacp

Il sindaco Cateno De Luca non ci sta. Al primo cittadino non è piaciuta la presa di posizione dei consiglieri comunali del M5S sul risanamento e sulla creazione dell’Agenzia che l’amministrazione De Luca sta portando avanti su un doppio binario che sta coinvolgendo anche la Regione.

Ieri i 5Stelle hanno parlato di dubbi di legittimità sugli atti con cui il sindaco De Luca porterà in aula la proposta di costituzione dell’Agenzia per il risanamento, ma soprattutto hanno sollevato il timore di “appetiti” che potrebbero ruotare intono alla complessa e mastodontica operazione di acquisto degli alloggi che serviranno per eliminare tutte le baracche messinesi e dare un tetto dignitoso a chi vive da decenni ostaggio di promesse mai mantenute. I consiglieri pentastellati hanno avanzato l’ipotesi che lo Iacp piuttosto abbia alloggi liberi o da liberare sufficienti per ridurre l’operazione acquisti, non celando neanche le ombre di possibili interessi sulla compravendita di case (VEDI QUI).

Ma il sindaco De Luca rispedisce al mittente ogni tipo di attacco e anzi annuncia una querela: «Spero che nel giro di qualche ora pervengano le scuse dei colleghi consiglieri comunali di 5Stelle, diversamente domani mattina sarò costretto a depositare una querela per diffamazione a tutela dell’azione che stiamo svolgendo per risolvere la questione del risanamento e dei nuclei familiari che ancora vivono nelle cosiddette baracche».

De Luca ha anche immediatamente chiesto all’Istituto Autonomo Case Popolari di mettere nero su bianco la reale disponibilità di alloggi da destinare alle famiglie che vivono negli ambiti di risanamento fissati dalla famosa e incompiuta legge 10 del 1990.

Immediata la risposta arrivata dal coordinatore generale Iacp Maria Grazia Giacobbe che ha confermato l’esiguo numero di case da destinare allo sbaraccamento a fronte di circa 2000 alloggi che saranno necessari.

«Gli alloggi realizzati dallo Iacp di Messina, ai sensi della Legge regionale 10 del 1990 e non ancora assegnati, risultano pari a 96, di cui 50 in località Annunziata-Matteotti e 46 a Camaro Sottomontagna. Per entrambi gli interventi sono in corso le richieste per il rilascio dell’abitabilità. La consegna definitiva è prevista per il prossimo mese di ottobre. Risultano disponibili per l’assegnazione 9 alloggi, di cui solo uno risulta realizzato con i fondi della Legge 10 e che si trovva sotto sequestro.

Ci sono circa 160 richieste di esecuzione di decreti di rilascio per occupazioni abusive di immobili di proprietà Iacp, potenzialmente sanabili».

Iacp precisa anche che “le opere murarie di sbarramento” citate dai 5Stelle, sono state poste per evitare le occupazioni abusive degli alloggi sgomberati in attesa dell’affidamento ai legittimi assegnatari.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. Nessuna scusa al sindaco se ci sono cose vere anzi comunicate alla magistratura .Altrimenti il silenzio è d’obbligo.

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  2. Ha ragione il m5s per diversi motivi. I requisiti per acquistare le case da donare sono ingiustificati. Secondo me va bene anche una ex casa popolare costruita 40 anni fa con o senza ascensore ma chi si muove con una sedia a rotelle deve avere una casa piano terra. Non dimentichiamoci che queste case sono comprate con le nostre tasse. Se il m5s riesce ad avere le bollette enel delle case che sembravano disabitate potrà dimostrare che non erano utilizzate come abitazione principale. Altre case iacp furono vendute per cifre ridicole e forse dopo tanto tempo alla fine non si può fare niente ma vale la pena di tentare, si può sempre trovare qualche cavillo legale, alcuni reati non cadono in prescrizione.

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  3. Devono aggiornare i canoni di affitti con le dichiarazioni dei redditi. Sicuramente quando hanno affittato le case molti risultavano disoccupati per mestiere. Iacp chieda a tutti le dichiarazioni degli ultimi 5 anni e adegui gli affitti .Mandi via chi non paga pur potendo ovviamente tutelando chi non ha!!!

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