Sbloccati fondi per Tremonti, dalla Regione di nuovo i 10,9 milioni. A lavoro su Fondo Fucile

Sbloccati fondi per Tremonti, dalla Regione di nuovo i 10,9 milioni. A lavoro su Fondo Fucile

Francesca Stornante

Sbloccati fondi per Tremonti, dalla Regione di nuovo i 10,9 milioni. A lavoro su Fondo Fucile

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venerdì 25 Luglio 2014 - 23:25

Da Palermo finalmente qualche buona notizia sul fronte del risanamento. L'Assessorato alle Infrastrutture ha dato direttive affinchè vengano ripristinati tutti i fondi previsti per Messina, firmato il decreto di finanziamento per la zona di Tremonti, che dà il via libera alla gara d'appalto. Continua l'iter su Fondo Fucile

Prima 10,9 milioni di euro. Poi con un colpo di penna erano diventati 7,4. La Regione ha fatto soffrire non poco l’amministrazione Accorinti sul fronte del risanamento. Da quasi un anno sono stati elaborati progetti per avviare interventi in questo difficilissimo settore, sono stati inviati a Palermo, hanno anche trovato l’ok della Regione e la promessa del Presidente di Crocetta di quasi 11 milioni di euro. A sorpresa però parte di questi soldi era stata cancellata, ma l’assessore Sergio De Cola non è rimasto con le mani in mano e a quanto pare ci sono delle buone notizie in arrivo.

Pochi giorni fa è giunta a Palazzo Zanca una nota che l’assessorato regionale alle Infrastrutture ha inviato all’assessorato al Bilancio per chiedere di ripristinare immediatamente il budget che era stato inizialmente previsto per Messina. “Abbiamo avuto diverse rassicurazioni e sappiamo che a Palermo gli uffici stanno lavorando per rimettere sul giusto binario tutto il percorso che stavamo compiendoha spiegato De Cola. Dunque adesso si attende una comunicazione ufficiale, i soldi per il risanamento messinese saranno comunque 10,9 milioni di euro, Palazzo Zanca può non dovrà rivedere i suoi piani.

L’altra buona notizia è che è stato firmato il decreto regionale che sblocca i 2,5 milioni previsti per demolizione, pulizia, bonifica e risanamento di Tremonti. Si potrà finalmente dare il via ad un’operazione che gli abitanti del complesso “Casa Nostra” aspettano da anni e che era stata messa a rischio proprio dal taglio alle risorse che la Regione aveva deciso di far pagare a Messina, il prossimo passo sarà bandire la gara per assegnare i lavori.

Intanto gli uffici di Palazzo Zanca del Dipartimento Politiche della casa e quelli dell’assessorato retto da De Cola stanno continuando a lavorare anche sul fronte Fondo Fucile. Si è infatti chiusa un’altra importantissima fase del progetto che porterà allo sbaraccamento delle baracche della zona e alla sistemazione in nuove case per le famiglie che oggi vivono nelle casette. Il Comune ha deciso di cercare sul mercato gli alloggi da destinare a queste famiglie, proprio nei giorni scorsi sono finiti i sopralluoghi negli appartamenti che sono stati offerti. E’ stato creato un gruppo di lavoro unendo le risorse del Dipartimento Lavori Pubblici ed Edilizia, i tecnici hanno dovuto valutare che gli alloggi rispondessero alle caratteristiche richieste nel bando, un centinaio le case esaminate. Adesso nel giro di qualche giorno si dovrà decidere quali possono essere acquistate per inviare tutta la documentazione a Palermo. Secondo il cronoprogramma che scandisce questo iter, entro il 31 luglio l’amministrazione Accorinti procederà con la richiesta di impegno delle somme all’Assessorato regionale Infrastrutture e Trasporti in base agli immobili ritenuti idonei. A disposizione ci saranno 7,4 milioni di euro per comprare gli alloggi e 773.250 euro per demolire le baracche e riqualificare l’area. Una vera e propria sfida che l’amministrazione comunale non vuole perdere.

Francesca Stornante

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