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Risanamento. Scurria: “I miei 649 giorni per togliere le persone dalle baracche, prima i fragili”

MESSINA – Risanamento a Messina: seduta straordinaria del Consiglio comunale. Marcello Scurria, sub commissario, risponde alle domande dei consiglieri dopo aver portato i saluti del commissario, il presidente della Regione Schifani. Mancano 649 giorni alla scadenza del 31 dicembre 2024, quando si dovrà, secondo gli obiettivi, completare l’operazione (in realtà scade il commissariamento e “non è un termine ultimo”, precisa Scurria). L’avvocato ed ex presidente di Arisme, Agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione della città di Messina, cita le “72 baraccopoli come il nostro Ground Zero, per ricordare la New York dopo l’11 settembre. Con l’assessore Mondello, con delega al risanamento, ci siamo resi conto in quattro anni delle difficoltà enormi nel gestire quest’emergenza in regime ordinario. Oggi, con i poteri speciali affidati al commissario, come solo è avvenuto con il ponte di Genova e una legge ad hoc, si affronteranno problemi complessi con più forza. Non ci sono più alibi: abbiamo un’enorme dotazione finanziaria e finalmente è diventato centrale il tema delle periferie nelle grandi città. Non si tratta solo di un disagio abitativo ma sociale, una ferita per chi vive nelle baracche. Ma non indico date. Il lavoro è complicato”.

Mondello, Basile, Scurria, La Cava e Currò in Consiglio

Gli interventi dei consiglieri e la risposta di Scurria

In apertura sono intervenuti sindaco e vicesindaco, Basile e Mondello, alla presenza del Cda di Arisme, del direttore generale Puccio e della segreteria generale Carrubba. Subito dopo è toccato ai consiglieri Gioveni (primo firmatario della richiesta d’audizione), Papa, Cipolla, Carbone, La Fauci, Milazzo, Oteri, Busà (presidente della Commissione dedicata al risanamento), Russo e Caruso sottoporre vari quesiti al sub commissario, che ha spiegato: “I 110 milioni di euro in dotazione alla commissaria, prefetta Di Stani, sono stati oggetto di programmazione, con Invitalia e Arisme soggetti attuatori. Io conto d’avvalermi, sempre come soggetto attuatore, del contributo dell’Asp, per i soggetti fragili e di Messina Servizi, che ha già svolto un lavoro prezioso. In particolare, con il supporto dell’Asp, daremo la priorità a chi vive situazioni igienico-sanitarie drammatiche. Lo ribadisco: le famiglie con persone fragili dovranno andare via dalle baracche prima possibile, non un giorno di più. In tempi rapidi, occorre demolire e costruire nuovi alloggi ma pure reperire almeno 500 alloggi dal libero mercato”.

La sede a Camaro

Ha annunciato Scurria: “Dal 24 marzo ci trasferiamo, senza spendere un euro perché è sede regionale, nella caserma ex forestale di Camaro San Luigi. Da lì vedremo una distesa di baracche e ci ricorderemo ogni giorno il compito immane che abbiamo davanti. Abbiamo una struttura con dieci persone a disposizione, due dal Comune e tre dalla prefettura. Il censimento? Ne abbiamo uno a disposizione, completato per il periodo fino al 31 dicembre 2019, mentre il questionario dei giovani del progetto L’estate addosso era su base volontaria e ha riguardato 480 persone. Nel rispetto della legge, bisogna togliere tutte le persone dalle baracche, dalle 30 persone di via Catanoso sotto montagna alle 414 persone di rione Taormina, per fare degli esempi. Non partiamo da zero e le sinergie istituzionali, con Comune e Asp, saranno fondamentali. Ci sono situazioni differenti tra le baracche, e c’è chi vive in condizioni tragiche, e non c’è più tempo da perdere”.