"Rischio danni ambientali in città per il passaggio dei rifiuti da un mezzo all'altro"

“Rischio danni ambientali in città per il passaggio dei rifiuti da un mezzo all’altro”

Redazione

“Rischio danni ambientali in città per il passaggio dei rifiuti da un mezzo all’altro”

venerdì 09 Ottobre 2020 - 15:40

Cannistrà e Fusco (M5S) interrogano il sindaco: "La fuoriuscita di percolato è un pericolo per la salute pubblica"

MESSINA –  “Le operazioni di trasbordo rifiuti fra due diversi mezzi di raccolta, che avvengono ripetutamente in alcune zone della città, possono mettere a repentaglio la salute pubblica, considerata la fuoriuscita di percolato sulle strade”. A sostenerlo sono i consiglieri del M5S Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco in una interrogazione urgente presentata al sindaco Cateno De Luca.

Al documento hanno allegato una documentazione fotografica “che testimonia il passaggio della spazzatura raccolta per le strade della città da un veicolo all’altro in aree pubbliche. Sono numerose – spiegano i consiglieri – le segnalazioni che ci sono pervenute dai cittadini, preoccupati per il possibile danno ambientale derivato dalle operazioni di trasbordo, ammesso dalle normative solo ed esclusivamente ‘per concrete esigenze operative o imprevisti tecnici’. Il trasbordo fra un veicolo e l’altro – proseguono – avviene in maniera continuativa, come dimostrano le foto scattate a San Licandro e Torre Faro, e produce la fuoriuscita di liquido altamente inquinante nelle vie cittadine interessate»

Cinque i quesiti posti dagli esponenti del M5s, che chiedono all’Amministrazione un riscontro urgente alla luce delle eventuali ripercussioni dell’attività sull’ambiente e sull’incolumità dei cittadini.

Si chiede “quali sono le ragioni per le quali si è effettuato il trasbordo in un altro veicolo; se le operazioni vengono effettuate, nelle vie della città, anche per il trasbordo parziale; se si è proceduto a redigere il formulario o ad annotare tali operazioni nei documenti che accompagnano il trasporto; Quali interventi immediati sono stati messi in atto per evitare qualsiasi danno ambientale con la fuoriuscita del percolato; Quali sono i motivi per cui ad oggi non si è provveduto a risolvere gli imprevisti tecnici o le esigenze operative che giustificano la continuità dell’attività in oggetto”.

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