Un guard rail arrugginito faceva da cornice al lungomare. E' stato tolto ma sostituito da una rete arancione di delimitazione... Un'interrogazione sullo stato dell'intera riserva naturale è stata presentata dal deputato regionale Nello Musumeci
Da più di tre anni, gli abitanti di Torre Faro aspettano la sostituzione del guardrail che incornicia il lungomare di via Primo Palazzo. Lo sottolinea il consigliere della VI circoscrizione, Giuseppe Sanò, che ricorda anche che "si era chiesto all’Amministrazione di realizzare un piccolo marciapiede ed una ringhierina, così com'era stato fatto da altra giunta nel tratto di strada contiguo. Rassegnàti, per gli evidenti problemi economici del Comune, abbiamo ringraziato per la ciotolina di croccantini ricevuta ed abbiamo chiesto quantomeno che il guardrail fosse sostituito per tutta la sua lunghezza. Ed invece stiamo ancora aspettando un altro pugnetto di croccantini. Il dipartimento lavori pubblici ha avuto la capacità di rispondere puntualmente ad ogni sollecito che avrebbero provveduto il prossimo mese e così di mese in mese, sono trascorsi più di tre anni dalla prima lettera datata 2 agosto 2013. Oggi, per questione di sicurezza, il tratto di guardrail divelto è stato delimitato con l’ormai onnipresente rete arancione che decora la città. Quanto dovremo aspettare ancora?".
Un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, è stata presentata dall’esponente dell'opposizione all'Ars, Nello Musumeci, per chiedere se siano a conoscenza del gravissimo stato di abbandono in cui si trova questa Riserva orientata, abbandonata da anni al proprio destino. “Intervenire con urgenza per recuperare la riserva di Capo Peloro a Messina dal degrado più assoluto in cui versa e farla tornare un'oasi naturalistica e paesaggistica. La Riserva Orientata di Capo Peloro di Messina, situata nell’estrema punta Nord della Sicilia – sottolinea Musumeci – è unica nel suo genere dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Istituita con Decreto Regionale del 21 giugno 2001, consente la conservazione di numerose specie botaniche acquatiche autoctone ed endemiche e permette la sosta per ristoro ai tantissimi rapaci migratori. Tra l'altro, nel pantano di Torre Faro, che ricade all'interno della stessa Riserva, da anni vengono prodotti molluschi (cozze) in continuità con una tradizione storica che caratterizza l'intera area”.
Purtroppo, però – osserva il parlamentare regionale – nel lato nord della Riserva vi è una distesa di maleodoranti cassonetti, unitamente a cumuli d'immondizia lasciata a marcire per giorni. Lungo le sponde, cementificazioni, darsene per imbarcazioni, ammassi di cespugli privi di cura e, come ciliegina sulla torta, una serie di capannoni industriali in disuso, con tanto di coperture in eternit in avanzato stato di deterioramento. Appare quindi evidente che in tale condizione, definire "Riserva Orientata" la zona di Capo Peloro è semplicemente uno scandaloso eufemismo”. “Negli anni – prosegue Musumeci – non sono mancati i finanziamenti per la salvaguardia e tutela dell'intera Riserva ma, evidentemente, una pessima gestione dei fondi e probabili volontà speculative, hanno impedito la legittima fruizione dei luoghi da parte del pubblico. Non è più è più possibile perdere tempo: occorre intervenire per far tornare questo luogo un gioiello naturalistico”.