Ritardi negli sgravi Tari, per Gioveni "facile prendersela con il cartaceo"

Ritardi negli sgravi Tari, per Gioveni “facile prendersela con il cartaceo”

Redazione

Ritardi negli sgravi Tari, per Gioveni “facile prendersela con il cartaceo”

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domenica 14 Gennaio 2024 - 07:32

Un mese e mezzo dalla scadenza ma Cicala aveva precisato: "4.251 domande cartacee comportano che la riduzione andrà nella bolletta di giugno"

MESSINA – “Troppo facile addebitare i ritardi sulla formulazione della graduatoria delle esenzioni Tari alla possibilità data di aver presentato le domande anche in maniera cartacea. Piuttosto chi amministra non faccia i dispetti e trovi la soluzione per accelerare le procedure, perché il danno è anche e soprattutto per Palazzo Zanca”. Così Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, è intervenuto sui ritardi: “Una fin troppo prolungata attesa per le migliaia di cittadini che hanno presentato le istanze per ottenere gli sgravi dalla Tari, i quali, dopo aver disertato il versamento delle prime due rate del tributo (nel dubbio di doverle pagare o meno) e a circa due settimane dalla scadenza del saldo, si ritrovano totalmente disorientate”.

“È già trascorso un mese e mezzo dalla scadenza delle istanze avvenuta il 30 novembre 2023 dopo una proroga concessa di 20 giorni – ricorda Gioveni – e considerato che le istanze cartacee sono state certamente in misura inferiore rispetto a quelle presentate telematicamente, mi sembra alquanto bizzarra la scusa più volte manifestata dall’assessore Cicala circa il fatto che non si dovesse presentare il cartaceo per evitare questi ritardi. L’onestà intellettuale che riconosco nell’esponente della Giunta Basile, che certamente guarda anche alle mancate entrate del tributo, non può indurlo ancora a tergiversare solo per mera ripicca politica nei confronti del Consiglio Comunale, che aveva previsto anche la possibilità del cartaceo, ma anzi dovrebbe spingerlo a ricercare delle soluzioni per definire tutte le procedure”.

“45 giorni dalla scadenza delle domande per l’esenzione Tari”

“45 giorni dalla scadenza delle domande e altri 15 che verranno da qui in avanti – insiste l’esponente di FdI – costituiscono un tempo abbastanza congruo per giungere alla conclusione dell’iter, quanto meno per redigere quella graduatoria provvisoria prima del 31 gennaio che consenta ai contribuenti di conoscere il loro destino. Faccio appello quindi al senso di responsabilità di chi ha la gestione politica e amministrativa di queste istanze – conclude Gioveni – affinché si giunga a breve alla definizione di tutto l’iter, sia nell’interesse degli aventi diritto, sia (fatto non meno importante) nell’interesse dell’ente”.

Così, lo scorso dicembre, l’assessore con delega all’evasione e all’elusione tributaria, Roberto Cicala aveva replicato alla nota critica del consigliere Cosimo Oteri: “L’amministrazione ha deciso di destinare una quota di 733.000 € di fondi propri del bilancio comunale per agevolazioni Tari, anno 2023, secondo una graduatoria basata sul valore dell’Isee da 0 € a massimo 13.500. Nella proposta di delibera portata in Consiglio comunale, veniva illustrato che le domande dovevano essere presentate attraverso una piattaforma digitale con autenticazione Spid e carta identità digitale. Il tutto per far sì che si arrivasse celermente a una graduatoria, che non vi fossero errori, e aspetto altrettanto importante, che si attuasse un sistema di trasparenza assoluta. Veniva specificato altresì che era possibile delegare altro soggetto per chi fosse sprovvisto dello strumento digitale, ad esempio uffici di patronato, parrocchie, onlus, associazioni di volontariato, consulenti, commercialisti, parenti, amici, etc.”.

“Le opposizioni hanno deciso che le domande fossero anche cartacee. Da qui lo slittamento nel 2024”

Continua Cicala: “Purtroppo, una parte del consiglio comunale – prosegue Cicala – dal Pd a Fratelli d’Italia, Forza Italia, alla Lega e il gruppo Ora Sicilia, ha deciso che le domande dovessero essere presentate anche
in maniera cartacea, contro ogni regola che invita i Comuni a implementare ogni processo di
digitalizzazione, attraverso un emendamento alla proposta di delibera del sottoscritto. La protesta di Oteri appare quindi alquanto bizzarra per due ordini di motivi. Uno perché è lui che ha proposto emendamento e l’ha votato per consentire di inoltrare le domande cartacee”.

Aggiunge l’assessore: “Il secondo perché il sottoscritto ha sia in seduta di commissione, sia di Consiglio, ha ribadito più e più volte che, qualora le domande fossero state presentate in cartaceo, non si sarebbe potuto erogare il contributo di riduzione Tari di quest’anno nella bolletta di saldo 2023. Non è poi altrettanto vero che tutto il Consiglio comunale ha proposto e votato l’emendamento ma solo i componenti di Forza Italia, Pd, Fratelli d’Italia, Lega e Ora Sicilia”.

“Più di ottomila domande e il sistema ha funzionato”

Evidenzia Cicala: “Sono pervenute 8.816 domande di cui quasi il 50% cartacee. Per la lavorazione delle domande, cioè per il controllo dei documenti allegati di identità e di Isee e, per l’inserimento in un gestionale di tutti i dati presenti nella domanda per stilare la graduatoria, il Comune sarà obbligato a un dispendio di energie e risorse. Ciò allungherà i tempi di erogazione della riduzione. La piattaforma non ha avuto disservizi, avendo ricevuto 4.516 domande. Ne approfitto per ricordare che è stato attivato anche un servizio di Help Desk telefonico a supporto della compilazione dei dati necessari”.

Per l’assessore, “il passaggio al digitale non è assolutamente un atto discriminatorio verso quelle persone che non hanno i mezzi per poter presentare la domanda. Nella proposta di delibera era stata specificata la possibilità di delegare altro soggetto per la presentazione delle domande, ricordando ancora una volta che era comunque attivo anche un servizio di supporto telefonico”.

Lo sportello Spid al Comune: supporto ai cittadini

E ancora: “Il Comune ha anche attivato da tempo uno sportello Spid, che permette ai cittadini il rilascio fornendo la prima fase di autenticazione necessaria. Sportello che è stato parte importante durante la presentazione delle domande di iscrizioni alla mensa scolastica, dove sono state ricevute più di 3.500 domande per l’iscrizione al servizio. Tutte attraverso autenticazione Spid, aiutando chi non lo possedeva e permettendo loro il rilascio. Di fatto, mettendo tutti i cittadini nelle stesse condizioni di accesso ai servizi digitali. Oggi il servizio mensa funziona in maniera digitale, dalla domanda al pagamento, passando dalle comunicazioni con la scuola e con la cucina per comunicare la presenza o i cambi di menù, e le intolleranze, anche per un singolo pasto”.

“Messina deve essere una città digitale. Dalla carta spreco di tempo e risorse”

“L’istruttoria di 4.251 domande cartacee – aggiunge l’assessore Cicala – comporterà inevitabilmente un tempo di alcuni mesi di lavorazione. E, considerato che non si poteva mai arrivare a completare la graduatoria entro il 12 dicembre, giorno in cui sono state emesse le bollette di saldo 2023, il contributo per la riduzione della Tari 2023 andrà nella bolletta del 2024, in pagamento da giugno prossimo. L’impegno di questa amministrazione è quello di colmare il gap digitale tra i cittadini.  La politica corretta è quella di aiutare coloro che non riescono oggi ad accedere ai servizi digitali, fornendo loro gli strumenti per mettersi al pari degli altri, e non quello di lasciare servizi vecchi e obsoleti, costosi e lenti, rimanendo indietro digitalmente in Italia e sprecando risorse”.

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Un commento

  1. Bisogna far lavorare i Caf, del resto a Messina quasi tutti i politici hanno un caf. Si fa Prima e porta voti

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