Il presidente del Consiglio Garufi: "Sindaco e assessore alla Protezione civile si sono attivati da tempo. Rischi diminuiti grazie ai lavori di svuotamento eseguiti l'anno scorso. L'attenzione resta alta"

Il torrente Allume, a Roccalmera, preoccupa anche gli amministratori. Non solo i cittadini e gli esponenti del gruppo di minoranza, che nei giorni scorsi si erano fatti promotori di una mozione. I consiglieri Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Mauro Sparacino e Antonella Totaro hanno evidenziato che “la situazione del torrente Allume genera preoccupazione nella popolazione che teme il verificarsi di tracimazioni qualora ci fossero piogge di medio-alta intensità, considerato lo stato di sovralluvionamento del letto del torrente”.

“I timori espressi nel documento dall’opposizione – spiega il presidente del Consiglio roccalumrese, Antonio Garufi – sono fondati”. Il massimo esponente del civico consesso va però oltre e precisa che “le condizioni dell’Allume prima di essere una preoccupazione della minoranza, sono una preoccupazione del sindaco e dell’assessore alla Protezione civile, Elio Cisca, i quali si sono già attivati da tempo, di concerto con gli uffici competenti, per varare una serie di misure finalizzate a prevenire il rischio esondazione all’altezza del centro abitato”. Garufi fa notare che “lo scorso anno, ad opera di questa amministrazione, si è provveduto allo svuotamento dell’alveo. Allora la situazione era decisamente più grave, mentre adesso, grazie a quei lavori, i rischi sono inferiori”.

Ma c’è anche un altro aspetto tirato in ballo dalla minoranza, oltre il sovralluvionamento: il quadro indecoroso che balza agli occhi in alcuni tratti del torrente, dove campeggiano rifiuti ingombranti ed elettrodomestici di ogni genere. Il presidente del Consiglio ha lanciato un appello ai cittadini “a rispettare l’ambiente, anche perché il Comune offre un servizio specifico per la raccolta dei rifiuti ingombranti. Basta posizionarli al posto giusto, nel giorno giusto e passa un mezzo a raccoglierli”.

Carmelo Caspanello