Cittadinanza al Dalai Lama, consiglio all'oscuro. Barrile frena Accorinti

Cittadinanza al Dalai Lama, consiglio all’oscuro. Barrile frena Accorinti

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Cittadinanza al Dalai Lama, consiglio all’oscuro. Barrile frena Accorinti

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venerdì 04 Agosto 2017 - 11:08

Il sindaco Accorinti ha annunciato che il 17 settembre sarà anche conferita la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, ma il consiglio comunale non ha deliberato nulla. La presidente Barrile scrive al primo cittadino e chiarisce alcuni punti sottolineando che sarebbero bastati anche un po' di correttezza e cortesia istituzionale

Il programma definitivo circola da ieri: il 17 settembre il Dalai Lama sarà ospite a Messina, al Teatro Vittorio Emanuele. Tra le attività previste per la giornata ad un certo punto spicca chiaramente uno dei momenti che scandiranno la cerimonia: il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Messina a Sua Santità il Dalai Lama in qualità di “testimone di pace e solidarietà nel mondo e come riconoscimento del suo impegno a favore del dialogo, della pace e del suo messaggio di fratellanza

universale, teso all’affermazione dei valori di libertà, di nonviolenza e dei diritti umani”. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Se non fosse che il conferimento della cittadinanza onoraria, per regolamento e statuto, dev’essere necessariamente deliberato dal consiglio comunale. La proposta di conferimento in pratica deve arrivare in aula ed essere discussa dai consiglieri che possono decidere se approvarla o bocciarla. E’ sempre stato così, per esempio anche per il Pm Nino Di Matteo che poi fu insignito della cittadinanza messinese durante una giornata dedicata alla legalità che si è svolta nella cittadella fieristica.

Per il Dalai Lama però il consiglio comunale non solo non si è espresso, ma non è mai stato neanche interpellato. E dunque la presidente Emilia Barrile ha deciso di scrivere immediatamente al primo cittadino per “ricordare” che ci sono precisi ruoli, compiti, e iter istituzionali che non possono essere bypassati dagli annunci o dalle cerimonie.

«Le notizie di stampa assumono sempre più, per questa amministrazione, valore assoluto al punto da sostituire la realtà. Pur dovendosi complimentare per il raggiungimento di un obiettivo del suo programma elettorale, ci si duole dover sottolineare l’assurdo di aver pubblicizzato un atto amministrativo che ancora non è neanche in gestazione. Aver inserito nel programma ufficiale della visita del Dalai Lama il conferimento della cittadinanza onoraria stupisce e sconcerta questa presidenza, vista l’assenza di alcuna proposta che, investendo correttamente il consiglio comunale, potesse aver istruito il corretto iter del conferimento».
La presidente Barrile ricorda al sindaco Accorinti che i riferimenti normativi in materia attribuiscono esclusive competenze al consiglio comunale, quale organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo, riguardo l’esitazione della proposta di conferimento; di tale proposta , però, non vi è alcuna traccia né è esistita un’interlocuzione corretta o cortese, che abbia posto le basi alla delineazione dei necessari step.

«L’ufficialità di un tale atto avrebbe dovuto imporre un percorso congiunto che, dalle motivazioni della benemerenza alla consegna, coinvolgesse correttamente il consiglio comunale. Non aver preso nella giusta considerazione l’essere il rappresentate di tutti i cittadini messinesi, e non solo di un parte, lo ha condotto fin dall’inizio del suo mandato a non valutare appieno il rischio di una corsa solitaria poco rispettosa delle pluralità governate». Per la Barrile la gaffe istituzionale di Accorinti, non sanabile per assoluta mancanza dei tempi tecnici necessari, è un’ulteriore dimostrazione che la mancanza di giusta collaborazione continua a vanificare le iniziative politiche del primo cittadino, lo stesso che ha spesso voluto ripetere di avere non 4 ma 40 consiglieri in aula.

Poi c’è anche il capitolo spese: la presidente vuole contezza delle spese da sostenere per lo svolgimento dell’evento. « Si chiede se allo stato attuale possano essere assunte legittimamente dall’Ente, considerato che finanziariamente il Comune è in stato di predissesto, siamo in esercizio provvisorio e ancora ripetute note della Corte dei Conti indicano chiaramente all’Ente che possono essere sostenute soltanto spese indifferibili e urgenti».

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7 commenti

  1. unmessinesequalunque 4 Agosto 2017 11:37

    si preannuncia un altro inutile scontro politico fatto di critiche e attacchi, con i vari consiglieri che faranno il loro siparietto contro il sindaco e Accorinti che tutto contento darà il messaggio di pace e amore… come se i problemi di Messina fossero questi.

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  2. Scontro tra titani……”Tramp pis non uari” (tratto dall’originale scritto di pugno da Accorinto).

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  3. V per vendetta2 4 Agosto 2017 14:05

    pensa se dopo essersi cosi esposto il consiglio comunale bocciasse questa interpellazione sulla cittadinanza del tibetano….hihihi chi figura i…… hihihihi

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  4. MessineseAttenta 4 Agosto 2017 15:40

    Il Maduro messinese.

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  5. QUINDI ANCHE LA CITTADINANZA ONORARIA AL Xxxxxxxxx CHE SI FA PAGARE PER ESSERE VISTO?

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  6. Ma questo personaggio che riveste il ruolo di sindaco, perché non pensa per la sua città invece che al Dalai Lama e al Tibet?

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  7. UNMESSINESEQUALUNQUE E’ PROPRIO QUESTO DISTOGLIERE IL POPOLO, PROPRIO COME STA SUCCEDENDO A ROMA. QUANDO UN REGIME STA PER CROLLARE ECCO IL SALVAVITA DELLA NAZIONE. PRIMA C’ERA IL DETTO DITE LA STESSA BUGIA AFFINCHE’ IL POPOLO CREDE, ORA C’E’ LO SPECCHIO PER LE ALLODOLE

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