Si tratta dell'erogazione fornita da Siciliacque per il primo trimestre dell'anno in corso. Il sindaco De Luca: “provvedimento urgentenon frazionabile in dodicesimi. Scongiurato danno erariale”

Nonostane sia in esercizio provvisorio sino al 31 maggio, il Comune di S. Teresa di Riva ha assegnato le somme per il pagamento della fattura inerente l’erogazione idrica fornita da Siciliacque nei primi tre mesi dell’anno in corso. L’importo è pari a 27mila e 422 euro, Iva compresa (al 10%). Il sindaco, Cateno de Luca, ha parlato di un “provvedimento urgente e indifferibile non frazionabile in dodicesimi”.

Il primo cittadino ha inoltre evidenziato che “la mancata effettuazione del pagamento comporterebbe un danno grave erariale all’ente”. De Luca ha quindi precisato che la Giunta ha “ritenuto opportuno procedere al pagamento al fine di evitare problemi nell’approvvigionamento idrico con conseguenti gravi disservizi e disagi per la popolazione e rischi per la salute pubblica”.

L’organo esecutivo ha assegnato la somma necessaria per il pagamento a Siciliacque alla direzione Pianificazione e gestione del territorio, dando contestualmente incarico al direttore d’area di espletare l’iter procedurale per l’erogazione della somma. Per la cronaca, il Comune di S. Teresa di Riva è titolare di quattro contatori di erogazione idrica con prese di derivazione sulla condotta principale di Siciliacque Spa (ex Fas) in località Catalmo, Cantidati, all’altezza del Cimitero e Cantidati bis, che assicurano parte dell’approvvigionamento d’acqua a S. Teresa di Riva. Dal verbale delle lettura dei contatori in argomento, effettuate in contraddittorio con il tecnico comunale, si evince che la fornitura contabilizzata per 35mila e 746 metri cubi al 24 marzo scorso risulta effettivamente erogata. La fattura è stata messa tre giorni dopo.

Carmelo Caspanello