"Un ente che riceve le tasse dal 60% della cittadinanza (e il 40% non paga) prima o puoi non potrà più erogare servizi".

Costi improduttivi e lotta all’evasione. Sono stati questi i temi del comizio tenuto dal sindaco, Cateno De Luca, la sera di Capodanno in una gelida piazza “Quinto reggimento Aosta” (adiacente il Palazzo municipale). Il primo cittadino ha spiegato che “si è resa necessaria una forte azione per recuperare 10 milioni di euro di imposte non pagate negli ultimi cinque anni”.

De Luca, senza mezzi termini, ha detto che S. Teresa si trova “con un Comune che non può funzionare: un ente che riceve le imposte dal 60% della cittadinanza (e il 40% non paga) prima o puoi non potrà più dare servizi. Noi amministratori abbiamo fatto solo il nostro dovere, di chi riceve una eredità e riparte da una attenta ricognizione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La nostra regola, come la regola di ogni buon amministratore – ha aggiunto – è quella di far pagare tutti e pagare meno. Abbiamo tagliato i costi improduttivi, compresi quelli della politica e ottimizzato la produttività dei dipendenti comunali anche se in questa direzione c’è ancora da lavorare… Contestualmente – ha infine detto nel messaggio augurale il sindaco di S. Teresa – abbiamo guardato con grande attenzione ai bandi che continuamente escono per non perdere di vista il macrosistema e lo sviluppo della nostra cittadina”. Questa, tra le righe, la risposta a quanti lo accusano di aver aumentato le tasse alle stelle. Da tempo il sindaco ripete che l’inversione di rotta è “ormai vicina e le tasse diminuiranno”.

Carmelo Caspanello