S. Teresa. Sequestrata dalla Guardia di finanza discarica abusiva di 4.000 mq con rifiuti pericolosi

S. Teresa. Sequestrata dalla Guardia di finanza discarica abusiva di 4.000 mq con rifiuti pericolosi

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S. Teresa. Sequestrata dalla Guardia di finanza discarica abusiva di 4.000 mq con rifiuti pericolosi

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venerdì 14 Febbraio 2020 - 08:26

L'area era da tempo utilizzata da dal titolare di una ditta di installazione di impianti idraulici e climatizzatori. Nei prossimi giorni la bonifica

S. TERESA DI RIVA – I finanzieri del comando Provinciale di Messina hanno sequestrato un’area di 4.000 metri quadrati nel territorio di Santa Teresa Riva, adibita a discarica abusiva di rifiuti. L’operazione rientra nell’ambito dell’intensificazione del monitoraggio del territorio e delle attività di controllo in materia di tutela ambientale, coordinate dal Gruppo di Messina.

L’area sarebbe stata da tempo utilizzata da C.P., 42 anni, titolare di una ditta di installazione di impianti idraulici e climatizzatori, quale luogo di accumulo e deposito dei materiali di scarto della sua attività, nonché di rifiuti di altro genere. Tonnellate di rifiuti, molti dei quali pericolosi e tossici, sono stati rinvenuti nel corso delle operazioni svolte.

Nella discarica era stato sversato di tutto: pneumatici, elettrodomestici fuori uso, materassi, materiale di risulta di demolizioni di strutture in cemento armato, fusti di gasolio esausti, oltre che motori di condizionatori dismessi, materiale notoriamente considerato altamente inquinante e nocivo per la salute.

L’abbandono ed accumulo di rifiuti consente – evidenziano i finanzieri – a discapito dell’ambiente, di evitare gli elevati costi necessari per il regolare smaltimento all’interno delle discariche autorizzate. Una pratica che oltre a deturpare gravemente il territorio, qualora svolta all’interno di aree rurali a ridosso dei centri urbani, come nel caso specifico, può provocare irreparabili contaminazioni delle falde acquifere.

Nell’area sequestrata anche 1300 litri di carburante

Nel medesimo ambito, è emerso, altresì, come lo stesso titolare del terreno, sprovvisto di qualsivoglia documentazione giustificativa, detenesse all’interno dell’area sequestrata numerosi fusti metallici, collegati ad una pompa a motore, contenenti complessivamente più di 1300 litri di
carburante per autotrazione, secondo ipotesi d’accusa destinato alla vendita ad occasionali avventori, in totale evasione di imposta.

Nei prossimi giorni saranno interessati gli organi competenti per la bonifica dell’intera zona sottoposta a sequestro, mentre il proprietario del terreno, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina perché responsabile di gravi reati ambientali, ricettazione e contrabbando di prodotti energetici.

L’attività di servizio testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso
quotidianamente dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica di Messina al servizio della collettività, anche nell’importante settore della tutela della salute pubblica e del patrimonio paesaggistico.

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