Sabato irrompe una forte ondata di freddo, attese nevicate e occhio al “Wind Chill”

Sabato irrompe una forte ondata di freddo, attese nevicate e occhio al “Wind Chill”

Daniele Ingemi

Sabato irrompe una forte ondata di freddo, attese nevicate e occhio al “Wind Chill”

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giovedì 21 Febbraio 2019 - 15:20

Dall'anticiclone al freddo e al gelo in pochissime ore, quello in arrivo sarà un weekend da brividi

Ancora altre 24 ore, poi l’anticiclone che ha garantito un po’ di stabilità atmosferica in questa seconda decade di febbraio lascerà il posto ad una nuova intensa ondata di freddo, direttamente proveniente dalle fredde pianure russe. Difatti, l’imponente anticiclone di blocco presente sull’Europa centrale e sul nord Italia, estendendosi fino alla Scandinavia e al mar Baltico, nel corso del weekend riuscirà a scavare un “canale di aria particolarmente fredda” che dalle pianure russe e bielorusse si muoverà in moto “retrogrado” (ossia da est verso ovest) fino ai Balcani meridionali, per traboccare sulle nostre regioni meridionali tramite intensi venti di tramontana e grecale.

I primi segnali del cambiamento si vedranno già domani, venerdì 22 febbraio, con l’arrivo del primo modesto fronte, con un conseguente rapido aumento della copertura nuvolosa da nord. Già dalla mattinata di domani le prime nubi medio-basse si affacceranno sulle coste tirreniche e sullo Stretto, rendendo i cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi. Schiarite e spazi soleggiati resisteranno solo sulla costa ionica, ma anche qui dal pomeriggio/sera si assisterà ad un aumento della nuvolosità. Nonostante la copertura nuvolosa, a tratti compatta, specie lungo le coste tirreniche, non sono attese precipitazioni degne di nota, salvo qualche pioviggine o debole pioggia, maggiormente probabile in serata.

Le temperature rimarranno in linea con le medie stagionali, almeno fino alla serata, quando è previsto un progressivo calo delle temperature. Venti ancora deboli dai quadranti settentrionali, qualche rinforzo da Nord solo dentro lo Stretto di Messina. Mari poco mossi.

Sabato 23 febbraio l’aria fredda, polare continentale, farà il sud ingresso anche in Sicilia, con intensi e turbolenti venti di grecale che determineranno, già dall’ingresso della prima raffica, un improvviso e brusco calo delle temperature, anche dell’ordine di -6°C -8°C rispetto i valori di queste ore. Il freddo, già di suo significativo, verrà esacerbato dal vento (il cosiddetto “Wind Chill”).

Il “Wind Chill” rappresenta la sensazione di freddo che prova il corpo umano sottoposto all’effetto combinato di basse temperature e vento molto forte. L’organismo infatti, sotto l’effetto raffreddante del vento, percepisce temperature più basse di quelle reali. L’indice “Wind Chill”, per una determinata velocità del vento e una determinata temperatura, è quel numero che vuole rappresentare la temperatura percepita (o apparente) come se si fosse in assenza di vento. Nella serata di sabato, con il soffio dei venti di grecale e tramontana e temperature reali a cavallo dei +6°C a livello del mare il nostro organismo potrebbe percepire valori compresi fra i -4°C e i -7°C.

Lo spettacolo del bosco di Zirio’ innevato (febbraio 2009)

Ma oltre al gran freddo, acuito dalla ventilazione settentrionale, il notevole abbassamento delle temperature (e della quota dello “zero termico”) riporterà pure un po’ di neve fresca, fino a quote particolarmente basse, specie fra Nebrodi, versante orientale dell’Etna e Peloritani, con rischio di imbiancate in molti centri montani e collinari, fin dai 400-500 metri. Ancora pero ci sono notevoli incertezze, riguardo sia l’intensità che la distribuzione delle precipitazioni.

Infatti, se la simulazione del modello inglese ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) verrà confermata anche dagli aggiornamenti della serata (simulazione che vedrebbe una “Ionio Low” davanti la Sicilia), probabilmente fra il pomeriggio di sabato 23 e le prime ore di domenica 24 febbraio la “dama bianca” rischia di tingere di bianco numerose località, spingendosi fino alle porte dei sobborghi collinari della città, con tanto di accumuli e depositi sul terreno. Mentre in città non mancheranno i consueti rovesci di gragnola.

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