Barcellona e Milazzo, carenza di personale medico. La denuncia di Assomed

Barcellona e Milazzo, carenza di personale medico. La denuncia di Assomed

Salvatore Di Trapani

Barcellona e Milazzo, carenza di personale medico. La denuncia di Assomed

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venerdì 31 Marzo 2017 - 11:56

Carenza di personale medico, norme contrattuali non rispettate e rischio di paralisi del servizio. Questo quanto denunciato in una nota dal segretario regionale Assomed in riferimento ai presidi riuniti di Milazzo – Barcellona – Lipari.

Non accenna a placarsi la polemica legata alla sanità nel messinese. Dopo le forti dichiarazioni, rilasciate a seguito del nuovo assetto degli ospedali riuniti presentato all’Ars, il dibattito si sposta sulla carenza di personale e sulle criticità presenti presso i presidi riuniti di Milazzo – Barcellona – Lipari.

A denunciare, ancora una volta, la situazione è il segretario dell’Anaao Assomed Sicilia, Pietro Pata, con una nota inviata al direttore generale dell’Asp di Messina, all’assessorato regionale alla sanità Baldo Gucciardi, all’Ispettorato del lavoro di Messina e alle due procure della repubblica di Messina e Barcellona Pozzo di Gotto.

Nello specifico Pata denuncia la carenza di personale presso l’unità operativa di medicina interna dell’ospedale di Milazzo, dove dei 6 medici previsti in pianta organica, 3 sono stati esonerati; due per malattia e una per gravidanza. Medesima situazione anche presso l’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove i dirigenti operativi presso l’unità operativa compressa sono solo 2 a fronte dei 5 in carica. Anche in questo caso le assenze da lavoro sono, tuttavia, giustificate da permessi per gravidanza o per malattia.

Una situazione particolarmente difficile, dunque, che vede la presenza reale ed effettiva di solo 5 medici in totale in due presidi ospedalieri diversi. Solo al presidio di Milazzo i dirigenti sono impegnati in pronta disponibilità notturna e festiva, sostitutiva della guardia medica, mentre nel presidio di Barcellona la UOC di Medicina interna è inserita in guardia dipartimentale con la pronta disponibilità notturna e festiva, integrativa della stessa.

Un perpetrarsi di uno stato di emergenza scaturito in un continuo accumulo di ore di lavoro “extra” per il personale medico operativo. La stessa situazione era stata denunciata nel novembre del 2016, portando l’attenzione sulla violazione delle norme contrattuali.

“A quella nota –spiega Pata- il direttore generale pro tempore rispose ricordando che la dotazione organica delle UOC degli ospedali riuniti Milazzo-Barcellona-Lipari prevedeva di, fatto, un organico di 13 medici dirigenti di cui 7 a tempo indeterminato e 6 con incarichi a tempo determinato. Era stato riferito, inoltre, che per quegli ospedali riuniti era prevista un’UOC di medicina interna a Barcellona, con 32 posti letto, e una a Lipari ,con 10 posti letto, confermando quindi l’insostenibilità della situazione che prevede ancora, nel presidio di Milazzo, un’unità di medicina interna”.

Insomma, un superamento dei limiti contrattuali giustificato da una situazione di emergenza che –ha dichiarato Pata- ha il solo scopo di sopperire alla mancanza continua di personale. “Chi ha il ruolo decisionale di poter riequilibrare le risorse umane, abbia l’onestà intellettuale e il coraggio di recuperare i fondi necessari per riorganizzare i turni nel rispetto e per la sicurezza dei medici, degli operatori e dei pazienti”. E’ quanto auspica l’Anaao Assomed Sicilia, che si dichiara pronto a lottare per un miglioramento dei servizi e della qualità lavorativa.

Salvatore Di Trapani

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