Sanità e funzioni locali, la Triplice calabrese sposa la protesta del 25 marzo

Sanità e funzioni locali, la Triplice calabrese sposa la protesta del 25 marzo

Redazione

Sanità e funzioni locali, la Triplice calabrese sposa la protesta del 25 marzo

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mercoledì 23 Marzo 2022 - 16:25

Mancano le risorse finanziarie aggiuntive necessarie a garantire integralmente i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro 2019/2021

REGGIO CALABRIA – Si mobilitano i lavoratori dei comparti Funzioni locali e Sanità pubblica di tutta Italia in adesione allo stato d’agitazione proclamato dalle segreterie nazionali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl a causa del mancato stanziamento delle risorse finanziarie aggiuntive a quelle già previste dalle due leggi di bilancio degli anni 2021 e 2022 per i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro 2019/2021. Non sono sufficienti, infatti le somme già rese disponibili a onorare tutti i Punti del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto il 10 marzo 2021, che ha riconosciuto il fondamentale ruolo svolto dalle Amministrazioni pubbliche rispetto al Recovery fund e al resto dei fondi comunitari di qui al 2027.

Indennità ferme da 10 anni

Ma i contratti dei lavoratori di Sanità e Funzioni locali sono a fine 2018, si obietta; e le risorse rivendicate sono essenziali per la «revisione degli ordinamenti professionali e dei sistemi di classificazione, dei sistemi indennitari – fermi da 10 anni -, a incrementare le risorse destinate alla contrattazione integrativa, ancora imbrigliata in stringenti vincoli normativi. Mancano lo 0,55% e lo 0,22% del monte salari 2018 per realizzare questi obiettivi».

Il nodo delle assunzioni e delle stabilizzazioni

Il segretario regionale Cisl-Fp, Luciana Giordano

E pure stabilizzazioni e assunzioni sono rimaste al palo in questi strategici settori. «Comparti che – si rileva – in Calabria necessitano di nuovo personale come gli uomini necessitano di aria pura».

Mentre legge di bilancio 2022 e “legge Madia” consentirebbero ad Aziende sanitarie e ospedaliere di colmare i vuoti negli organici di operatori «di cui il Sistema sanitario regionale calabrese necessitava già prima della pandemia, e oggi – rileva il segretario regionale di Cisl Fp Luciana Giordano – risorsa indispensabile e irrinunciabile. Per non parlare poi del bisogno registrato nei Comuni della Calabria di reclutare nuova risorsa umana» in grado, per competenze, di fronteggiare sfide come il Pnrr. Così come va affrontato con urgenza il non meno impellente bisogno di formazione.

Ecco perché, fa presente il sindacato cislino di categoria, «i lavoratori delle funzioni locali e della Sanità pubblica della Calabria sostengono convintamente la manifestazione nazionale che si terrà il prossimo 25 marzo a Roma presso il Ministero dell’Economia e Finanze e il Ministero della Pubblica amministrazione».

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