Sanità. Il Pd chiede le dimissioni o la rimozione della dg Lucia Di Furia dell'Asp di Reggio Calabria

Sanità. Il Pd chiede le dimissioni o la rimozione della dg Lucia Di Furia dell’Asp di Reggio Calabria

Redazione

Sanità. Il Pd chiede le dimissioni o la rimozione della dg Lucia Di Furia dell’Asp di Reggio Calabria

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martedì 22 Ottobre 2024 - 15:59

La dirigente ha nominato direttore sanitario aziendale un professionista che, all’atto della nomina, non aveva l’iscrizione in alcuno degli elenchi regionali degli idonei al ruolo

REGGIO CALABRIA – «La dottoressa Lucia Di Furia deve lasciare oggi stesso il ruolo di direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria e, se non lo fa, deve essere rimossa domani stesso dall’incarico, per aver nominato direttore sanitario aziendale un professionista che, all’atto della nomina, non aveva l’iscrizione in alcuno degli elenchi regionali degli idonei al ruolo. Detta circostanza è stata contestata, con propria interrogazione, dal consigliere regionale della Calabria Giovanni Muraca, del Partito democratico». Così, il Pd della Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto, chiede in una nota che la direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, rassegni nell’immediato le proprie dimissioni e, in caso contrario, precisano i dem, «che sia il commissario alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto, a toglierle subito l’incarico in questione, data la gravità dei fatti esposti nell’interrogazione del consigliere regionale Muraca, interamente confermati dalla lettera con cui l’incaricato direttore sanitario dell’Asp di Reggio Calabria ha da poco rassegnato le proprie dimissioni a seguito della stessa interrogazione». «È imperdonabile – sottolineano i dem della Calabria – nominare direttore sanitario chi non figura negli elenchi degli idonei alla carica. Infatti, nello specifico la legge impone al direttore generale di un’azienda sanitaria pubblica di nominare il direttore sanitario attingendo obbligatoriamente agli elenchi regionali degli idonei, anche di altre regioni. Ora è chiaro che la direttrice generale Di Furia non ha operato alcun controllo preliminare e a questo punto – conclude la nota del Partito democratico della Calabria – ci auguriamo che la vicenda sia approfondita in tutte le altre sedi».

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