Scuola e Covid, la Granato: il Green Pass non è la panacea per tutti i mali

Scuola e Covid, la Granato: il Green Pass non è la panacea per tutti i mali

Redazione

Scuola e Covid, la Granato: il Green Pass non è la panacea per tutti i mali

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venerdì 27 Agosto 2021 - 12:06

Il 28 e il 30 agosto la senatrice coi manifestanti: «Posizione ricattatoria inutile per la salute e rischiosa, non remunerando i giorni per la quarantena»

Non può essere il Green Pass l’unica soluzione “salvifica” dei problemi relativi al rapporto tra Pianeta Scuola e minaccia-Coronavirus in vista dell’imminente inizio del nuovo anno scolastico. Parola della senatrice del gruppo L’Alternativa c’è Bianca Laura Granato.

Vaccino, “falso problema”?

La senatrice Bianca Laura Granato

«Si avvicina la ripresa della scuola e i dirigenti sono ancora sovraccaricati di responsabilità. I sindacati del settore – rammenta la parlamentare – hanno chiesto al ministro Bianchi di non essere lasciati soli e di rivedere urgentemente il peso delle responsabilità dei dirigenti scolastici, su cui non può gravare il controllo dei green pass di tutto il personale scolastico.

Invece la risposta è insistere nel presentare il Green Pass come presidio sanitario nelle scuole – afferma polemicamente -. E questo contro ogni evidenza scientifica, basta guardare il report pubblicato dal ministero della salute britannico sul proprio sito: nel Paese l’89% delle persone risultate contagiate per Covid erano vaccinate contro il virus. L’altro 11% è relativo a persone non vaccinate. La variante Delta, dominante in UK ha contagiato 386.735 soggetti di cui 337.834 con un’età inferiore a 50 anni e 48.264 con un’età superiore ai 50 anni. Ma nella stessa posizione anche Israele e Islanda che hanno la popolazione vaccinata quasi al 90%».

La gestione, la privacy? «Mistero»

«Prima di tutto l’organizzazione e la gestione del servizio resta un rebus – osserva la senatrice Granato -. Per non parlare della questione privacy, giusto per citare qualche esempio e dare il senso delle preoccupazioni dei dirigenti scolastici».

Docenti non vaccinati: solo il 10%

«I docenti non vaccinati – argomenta l’esponente de L’Alternativa c’è – rappresentano solo il 10% del numero totale. Ci sono docenti che non vogliono vaccinarsi sia per problemi pregressi di salute che per effetti avversi alla prima dose, ma anche semplicemente perché non se la sentono di praticare su di sé questo vaccino. Siamo davanti ad un governo che ha intrapreso una vera e propria politica sanitaria discriminatoria e incostituzionale a vantaggio di vaccini che sono superati dalle varianti ormai prevalenti, come dimostrano le notizie che arrivano dal Regno Unito».

L’accusa: politiche discriminatorie

«Si applica la compressione dei diritti costituzionali non per limitare i rischi dei contagi ma per spingere in modo indiscriminato alle vaccinazioni i cittadini dai 12 anni in su – afferma Bianca Laura Granato – senza alcuna valutazione rischi/benefici caso per caso, a fronte di eventi avversi diffusi anche gravi».

E non solo… La senatrice è critica più in generale riguardo a quanto si sta facendo, a Palazzo Chigi, riguardo a vaccino&dintorni.

«Si pensa d’estendere la validità del Green Pass a 12 mesi quando la durata immunitaria del vaccino non va secondo AiFa oltre i 10. Il risultato sicuro e definitivo di questo stato di confusione – riflette la senatrice – sarà solo e semplicemente la creazione di problemi inutili alle scuole, rallentando gli ingressi e sconvolgendo l’organizzazione per controlli che non impediranno alle scuole di chiudere».

«Scuole come caserme: una follia»

«Trasformare le scuole in caserme non aiuterà a contenere i contagi – afferma la Granato – perché, lo dice anche il bugiardino dei vaccini approvati da AiFa, non si può fare a meno di associare ai vaccini misure di prevenzione tipo mascherine e distanziamento (che il decreto 6 agosto 111 si limita a raccomandare ove possibile, non prescrive). Ma cosa dovranno fare i dirigenti scolastici: controllare ogni giorno all’ingresso, come se fossero al ristorante? Non dimentichiamo che ci sono tante segreterie che al primo settembre non avranno nemmeno ancora il personale per poter attivare le complesse procedure di controllo. Siamo proprio alla follia».

Quarantena non retribuita = aumento dei rischi

«Cosa possono incidere su una popolazione scolastica complessivamente non vaccinata o non vaccinabile docenti e personale Ata? Questa imposizione ricattatoria è insensata e assurda! Così come – aggiunge carne al fuoco la Granato – la soluzione di non retribuire le giornate di quarantena. Chi mai dichiarerà un contatto con un positivo e si metterà in quarantena se sa che non sarà retribuito? Tutte queste misure fanno comprendere benissimo che l’intento del governo con questa misura non è affatto quello del contenimento dei contagi, della tutela della salute pubblica. Tutt’altro! Io sabato 28 agosto – fa sapere la parlamentare – sarò alla manifestazione a Piazza del Popolo a manifestare con i cittadini contro il green pass e il 30 sarò di fronte al Ministero dell’Istruzione, sempre e comunque con i cittadini e dalla loro parte».

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