S. Teresa. Luci ed ombre della legalità, premiata la lettera di Denise Santoro

S. TERESA DI RIVA. I ragazzi del liceo classico e del liceo scientifico di Santa Teresa di Riva si sono riuniti nella sede di Villa Ragno per la premiazione della terza edizione di Progetto Legalità. A promuovere l’iniziativa è stata Melina Patané, presidente dell’associazione culturale “Caffè d’arte”. Quest’ anno i ragazzi sono stati impegnati nella costruzione di un prologo teatrale. “E’ importante – afferma Melina Patanè – spingere i ragazzi, le nuove generazioni alla riflessione come azione dinamica, trasformativa, empatica”. I giurati, che hanno avuto il compito di analizzare leggere e premiare gli elaborati dei ragazzi, sono stati Tino Caspanello ed il poeta Antonello Bruno. Presenti all’incontro anche l’ assessore Gianmarco Lombardo e il presidente del Consiglio Domenica Sturiale. I giovani studenti hanno risposto con grande entusiasmo e sensibilità al tema della giustizia interrogandosi e toccando punti davvero importanti come quello della mafia, della guerra che sta affliggendo la Siria. E’ stato assegnato quest’ anno anche un premio speciale alla studentessa Carmela Giandolfo che nel suo elaborato ha toccato le corde dell’ anima con il racconto del piccolo Giuseppe Di Matteo, trucidato dalla mafia nella maniera più brutale possibile. Ad aggiudicarsi invece il primo posto è Denise Santoro che in una lettera aperta si racconta, si interroga, indaga prima di tutto sulla sua persona e sulla concezione sfumata tra luci ed ombre della legalità. Di corruzione ci parla invece nel suo brillante prologo il secondo classificato lo studente Yatsenko Danil. E’ bello vedere come le nuove generazioni sappiano uscir fuori una sensibilità, una voglia di riflessione, di mettersi in gioco. Sono i giovani il futuro ed è a loro che bisogna passare il messaggio che “di mafia si muore, di legalità si vive”.

Veronica Micali