Servizi per disabili, pulizie e assistenza autostrade. Tanti lavoratori in protesta

Servizi per disabili, pulizie e assistenza autostrade. Tanti lavoratori in protesta

Redazione

Servizi per disabili, pulizie e assistenza autostrade. Tanti lavoratori in protesta

mercoledì 18 Ottobre 2023 - 13:00

Stipendi arretrati e riduzioni orarie: Antonio De Luca (M5S) chiede un’audizione urgente in Commissione regionale per la Faro 85

Il deputato Antonio De Luca, capogruppo del MoVimento 5 Stelle all’Ars, ha inviato una lettera al presidente della Commissione Servizi sociali e sanitari della Regione siciliana, Giuseppe Laccoto, per chiedere un’audizione urgente allo scopo di “individuare adeguate soluzioni per garantire il pagamento degli stipendi a circa 60 lavoratori della Cooperativa Faro 85 che operano al Centro Don Orione di Messina e la contestuale stipula di una idonea convenzione con l’Asp di competenza”.

Il deputato pentastellato evidenzia come “la Cooperativa in questione, che presta assistenza a circa 40 persone con disabilità psichica, abbia ottenuto nello scorso mese di maggio, l’accreditamento e, secondo quanto appreso da fonti stampa, a causa di ritardi nella stipula della convenzione con la competente Asp, il medesimo Ente non è stato in grado di erogare le retribuzioni sin dal mese di maggio”.

“Questa situazione determina enormi rischi per le possibili ripercussioni sulla continuità del servizio di assistenza prestata a questi disabili ospiti del Don Orione e che rischiano di non ricevere più le cure necessarie e di dover lasciare la struttura. Le famiglie di questi pazienti – prosegue il parlamentare regionale – non possono sicuramente far fronte alle cure e all’assistenza necessaria all’interno delle proprie abitazioni e, quindi verrebbe a mancare un presidio importantissimo. Senza dimenticare, infine, le pesantissime conseguenze e i disagi che stanno vivendo i lavoratori che, nonostante le gravi difficoltà, continuano responsabilità e spirito di sacrificio a prestare la propria attività”.

Infine, De Luca, nella sua missiva chiede la partecipazione a questa audizione urgente dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, del presidente del CdA della Società Cooperativa sociale Faro 85 Onlus, del direttore generale dell’Asp 5 di Messina, Domenico Sindoni, e della segretaria aziendale Cisl Fp presso la Società Coop Sociale Faro 85, Francesca Anastasi.

Servizi di pulizia in Poste italiane

Hanno manifestato il loro dissenso, stamani, davanti alla Prefettura di Messina, i lavoratori dei servizi di pulizia in Poste italiane. Indice puntato contro la riduzione di orario nell’ambito di un appalto affidato alla ditta L’Ambiente nelle filiali di Messina 1 e Messina 2. Le organizzazioni sindacali che seguono la vertenza, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, avevano incontrato la parte datoriale ieri, nella sede di Larderia. Al termine della riunione, i sindacati, che avevano proclamato uno sciopero per la giornata di oggi, lo hanno revocato, ma hanno ugualmente protestato organizzando un sit-in davanti al Palazzo del Governo. Un bicchiere mezzo pieno, quindi, a fronte dell’impegno di una mediazione della stazione appaltante con la società appaltatrice.

“È inaccettabile che gli addetti – dice Giselda Campolo, segretaria generale Filcams Cgil Messina – subiscano una riduzione oraria. Vengono così penalizzati lavoratrici e lavoratori che prestano servizio in un appalto ad alta intensità di manodopera. Un impoverimento del lavoro significa impoverimento del tessuto sociale, per questo abbiamo investito la Prefettura”.

Sulla stessa scia Giuseppe Ragno, Filcams Cgil Messina, che confida “nella mediazione tra la ditta e la stazione appaltante per risolvere il problema occupazionale”. Dal canto suo, Giovanni Giordano, Uiltrasporti Messina, rimarca che “è penalizzata una forza lavoro che già ha un salario basso”. “Chiediamo alla Regione – aggiunge – la stipula di un protocollo d’intesa finalizzato al controllo preventivo di ciascun appalto e alla successiva espletazione, rispettando la qualità del servizio”.

“Assistiamo a una variazione contrattuale in corso d’opera. È un problema grave che si verifica anche a livello nazionale”, rimarca Massimo Sili, della Fisascat Cisl. Durante un successivo vertice in Prefettura, quest’ultima ha fatto presente che la questione sarà affrontata con Ministero e Istituzioni competenti, essendo l’appalto nazionale.

Autostrade

Sono da agosto senza stipendio, invece, 80 lavoratori della Isgrò costruzioni srl Unipersonale, che ha in appalto dal Cas servizi di assistenza sull’A/18 e sull’A/20. I lavoratori in questione, riuniti in assemblea, hanno proclamato lo stato di agitazione e la Fiom, che li rappresenta con le strutture regionali di Messina e di Siracusa, ha comunicato all’azienda appaltatrice e al Cas che “se agli operai non verrà corrisposto quanto prima il salario dovuto, già dai prossimi giorni saranno avviate iniziative di mobilitazione Procederemo inoltre attraverso i nostri legali – aggiungono – con l’azione giudiziaria, mettendo in mora il Cas, stazione appaltante, e l’azienda appaltatrice”.

“Questo grave disagio, con la privazione del salario in un momento di caro vita e inflazione – scrivono i segretari generali della Fiom Sicilia, di Messina e di Siracusa Francesco Foti, Daniele David e Tonino Recano- si aggiunge all’inadeguatezza del contratto rispetto alle mansioni svolte nella rete autostradale. La ditta appaltatrice e il Cas non possono continuare a sottrarsi ai propri obblighi”.

AGGIORNAMENTO

Dopo la proclamazione dello stato di agitazione, “con il pagamento dello stipendio di agosto giunge un primo risultato per gli 80 lavoratori della Isgrò costruzioni srl Unipersonale”, che ha in appalto dal Cas servizi di assistenza sulla A/18 e sull’A/20. Ne dà notizia la Fiom Cgil con una nota del segretario generale Fiom Sicilia Francesco Foti, del segretario Fiom Messina, Daniele David e del segretario Fiom Siracusa, Tonino Recano. “E’ un segnale positivo ma insufficiente- affermano i tre esponenti sindacali- vista la condizione salariale della gran parte dei lavoratori. Se ai bassi salari si aggiungono mensilità arretrate, ancora una in questo caso—sottolineano Foti, David e Recano- per i lavoratori e le loro famiglia diventa
impossibile l’essenziale. Pertanto – concludono- la mobilitazione continuerà finché ai lavoratori degli appalti del Cas non verrà assicurata la regolare retribuzione”.

Isgrò costruzioni smentisce: “Abbiamo sempre tutelato i dipendenti”

Isgrò costruzioni smentisce la ricostruzione sindacale: “La retribuzione del mese di agosto era stata pagata in due tranche (in epoca antecedente al proclamo) e per settembre non era ancora spirato il relativo termine. La nostra impresa, a causa dei ritardi nei pagamenti da parte del Cas, ha sempre, puntualmente provveduto al pagamento delle retribuzioni dei propri 120 dipendenti, ricorrendo anche a capitali propri, a fondi di riserva derivante da altri settori in cui opera la società, oltre che alle riserve finanziarie costituite in bilancio per tutelare sempre i propri dipendenti, che sono la vera e unica forza di una azienda. E che che stanno al centro dell’agire della Isgrò costruzioni s.r.l”.

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