Schede elettorali nell'immondizia, i lavoratori di Casa Serena vanno avanti

Schede elettorali nell’immondizia, i lavoratori di Casa Serena vanno avanti

Francesca Stornante

Schede elettorali nell’immondizia, i lavoratori di Casa Serena vanno avanti

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venerdì 22 Febbraio 2013 - 18:20

La giornata della rabbia dei dipendenti della coop Azione Sociale si è conclusa con le schede elettorali finite nella spazzatura, così dicono basta alla politica che li ha delusi mentre continuano lo sciopero della fame. Sul piede di guerra anche i lavoratori del Movimento Spontaneo pronti a presentare un esposto in Procura.

Alla fine non hanno bruciato le schede elettorali come avevano annunciato, hanno preferito gettarle in un sacchetto dell’immondizia, tanto alla fine il senso resta quello. Nessuna fiducia nella politica, nessuna voglia di andare a votare per chi negli anni ha solo alimentato promesse e speranze senza far seguire fatti concreti. I lavoratori di Casa Serena hanno celebrato così la loro “Giornata della Rabbia”. Quattro di loro sono in sciopero della fame da martedì mattina, la stanchezza inizia a farsi sentire, stanno trascorrendo giorno e notte nel giardino della struttura che si è trasformato in una sorta di accampamento. Stanno lì in attesa dello stipendio, sono arrivati alla protesta estrema perché con le “buone” evidentemente non sono riusciti a ottenere granchè. Oggi hanno deciso di dare un altro segnale forte e hanno buttato nell’immondizia le schede elettorali dicendo chiaramente che non andranno a votare alle politiche di questo fine settimana. Anche le loro famiglie faranno lo stesso. Perché vogliono dire una volta per tutte basta a chi ha permesso che Messina si riducesse così, a chi non ha mosso un dito per evitare che a pagare fossero sempre le classi più disagiate. Continuano ad assicurare i servizi agli anziani, ma allo stesso tempo sono fermamente decisi a continuare con lo sciopero della fame fino a quando non arriveranno gli stipendi di novembre, dicembre, gennaio e la tredicesima.

I problemi nei servizi sociali però non riguardano solo i lavoratori di Casa Serena che fanno parte delle cooperativa Azione Sociale. Il disastro purtroppo va avanti. In tutte le cooperative i lavoratori sono ormai sul piede di guerra perché esasperati e senza soldi. Il Movimento Spontaneo Lavoratori Servizi Sociali che per nove giorni presidiò Palazzo Zanca giorno e notte è di nuovo pronto alla battaglia. Le parole non bastano più, con le promesse non si mangia, loro ormai non hanno intenzione di mollare la presa. Sono pronti a presentare anche un esposto in Procura per chiedere alla magistratura di accendere i riflettori sia sull’operato del Dipartimento Servizi Sociali sia sulla Ragioneria Generale per il mistero delle fatture che una volta liquidate restano ferme negli uffici. Da quelle fatture in questo momento dipende la serenità di centinaia di lavoratori. Per questo torneranno anche a manifestare martedì prossimo in Prefettura. Chiederanno ancora una volta al Prefetto di monitorare cosa sta accadendo in questo settore nonostante le innumerevoli proteste degli ultimi mesi e gli impegni che erano stati presi.

Intanto oggi pomeriggio presso il saloncino della Fp Cgil assemblea indetta per i lavoratori delle cooperative sociali Le Gardenie, Nuove Solidarietà, Azione sociale e Nuova Presenza. I lavoratori hanno dato mandato al sindacato di proclamare lo sciopero generale nel caso in cui il Comune non dovesse pagare le fatture alle cooperative entro lunedì. "Non dovrebbero esserci problemi di liquidità – dichiara Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL – considerato che sono arrivate nelle casse comunali i trasferimenti nazionali. Pertanto, chiediamo il pagamento degli stipendi ai lavoratori altrimenti è inevitabile il fermo dei servizi . I lavoratori delle cooperative non possono essere considerati come l’ultima ruota del carro – continua Crocè– hanno diritto di essere pagati puntualmente al pari di tutti gli altri lavoratori". La FP CGIL chiede anche l’immediato confronto sui bandi di gara. "E’ necessario mettere fine a questo sistema perverso che vede penalizzati i lavoratori e gli utenti, chiediamo bandi trasparenti con clausole di garanzia per i lavoratori e soprattutto capacità economica delle imprese partecipanti.

(Francesca Stornante)

3 commenti

  1. E SI SOLO SCENEGGIATE LE SCHEDE BUTTATE ANNO GIA LA SCHEDA NUOVA IN TASCA E ANDRANNO A VOTARE MAGARI DI NASCOSTO I SUOI PADRINI POLITICI CHE LE ANNO RACCOMANDATI TANTI ANNI FA X ENTRARE NELLE .COOP. E SAPPIAMO X CHI SIA SX E DX PERO ANNO RAGIONE LI ANNO ABBANDONATI X ORA DOPO LA TEMPESTA E LA CALMA AGGIUSTERANNO TUTTO MAGARI PROMETTENDO PROMETTENDO PROMETTENDO CHISSA CHE COSA BOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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  2. Una domanda, solo una domanda ai signori che hanno buttato nella spazzatura le schede elettorali: scusate, ma “come” e “chi” vi aveva fatto entrare a lavorare a Casa Serena?
    Forse dovete “prendervela” con costui(coloro), del resto se non andate ad esprimere un vostro DIRITTO per poter cambiare le cose fate male solo a voi stessi…

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  3. Messina una città senza sperfanza.

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