Entro dicembre si dovevano chiudere le transazioni con i creditori del Comune. Dopo il voto sul SalvaMessina, è questa la partita più importante per scongiurare il dissestodi Palazzo Zanca: chiudere gli accordi con i creditori, soprattutto con i maxi, per ridurre la massa debitoria dell’ente comunale. Ma nei giorni scorsi l’amministrazione De Luca ha varato un atto che posticipa al 28 febbraio il termine che era stato messo a dicembre. Quindi altri due mesi di tempo per discutere con i creditori e trovare soluzioni a tutte le partite debitorie che pesano sulle spalle del Comune.
Il Consiglio ha condiviso questo approccio, probabilmente l’unico possibile per fronteggiare l’emergenza finanziaria, peraltro così garantendo una parità di trattamento tra i creditori anche in ordine alle modalità transattive.
Però proprio dal consiglio si solleva la voce critica del consigliere comunale di LiberaMe Massimo Rizzo, che vorrebbe sapere direttamente dal sindaco e dall’amministrazione cosa è successo e perché la decisione di prorogare di altri due mesi le trattative.
«Per carità, non è la prima scadenza che questa amministrazione non rispetta e presumibilmente non sarà l’ultima. Anche perché spesso fissa termini temporali disancorati dalla realtà e da una valutazione obiettiva delle difficoltà effettive. Come fosse una promessa da campagna elettorale piuttosto che un impegno di un’amministrazione in carica» scrive Rizzo.
«Tuttavia, pur considerando che pochi avevano creduto fosse possibile rispettare quel termine, e certamente ancor meno vi avevano fatto affidamento i consiglieri comunali e nessuno che tra questi sia un addetto ai lavori aveva reputato credibile la data fissata, oggi il civico consesso non conosce l’evoluzione della situazione».
Per questa ragione, in quanto Presidente della Commissione bilancio, Rizzo ha deciso di invitare il Sindaco, probabilmente per la prossima seduta di lunedì, a riferire in aula sull’andamento degli accordi transattivi: quante transazioni stanno addivenendo a buon fine, per quali importi, con quali creditori e con quali modalità.
Per Rizzo non si tratta solo di adempiere ad un corretto obbligo informativo che il Sindaco ha nei confronti del Consiglio Comunale ma di instaurare il necessario rapporto collaborativo, su un corretto piano istituzionale, che si auspica possa condurre al risanamento finanziario dell’ente. Il Consiglio, infatti, in ragione dei chiarimenti e degli aggiornamenti ricevuti, potrebbe suggerire linee di indirizzo finalizzate all’esito positivo dell’iter amministrativo. E in ogni caso, sarà l’organo preposto ad approvare le eventuali transazioni concordate e come tale intende assumere sin da subito un ruolo di compartecipazione primaria nella definizione della complessa vicenda.
F.St.