Prima a Messina, poi a Reggio. La protesta dei lavoratori Liberty Lines

Prima a Messina, poi a Reggio. La protesta dei lavoratori Liberty Lines

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lunedì 01 Ottobre 2018 - 12:20

Chiedono di essere ricollocati dopo la scadenza del bando per gli aliscafi Messina - Reggio. Ma il servizio è passato a Rfi, che può assumerne solo una piccola parte

I collegamenti stamani sono stati regolari ma a gestirli non c'erano loro. I 72 lavoratori di Liberty Lines sono rimasti senza lavoro dopo che il Ministero ha deciso di affidare a Rfi, e al suo braccio Bluferries, la proroga per i collegamento via aliscafo tra Messina e Reggio.

Stamani hanno protestato prima davanti alla Stazione Marittima di Messina, poi davanti alla Prefettura di Messina e poi sono andati a Reggio Calabria, dove è in visita il ministro ai trasporti, Danilo Toninelli. Al ministro chiedono di essere ricollocati in attesa del nuovo bando e, a gennaio, della nascita della nuova società, Blujet.

Ma il problema è, come sempre, di natura economica. Liberty Lines era disponibile a operare in proroga, ovviamente con un corrispettivo economico che il Governo non ha ancora stanziato, visto che da oggi si opera con risorse Rfi. Fallito anche il noleggio degli scafi armati, perché l'offerta è stata inferiore alla domanda. Così Bluferries ha noleggiato un mezzo dalla Tarnav di Milazzo e a rimetterci sono proprio i lavoratori di Liberty Lines.

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