Messina punta sull’innovazione sociale: si riparte dai giovani del sud

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sabato 07 Novembre 2015 - 23:07

L’iniziativa Social innovation Citizen si è conclusa con la restituzione in plenaria degli stimoli emersi dai tre tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato gli attori dell’ecosistema dell’innovazione sociale di Messina e della Sicilia.

Hanno tutti tra i 18 ed i 30 anni gli ambasciatori di innovazione sociale che ieri mattina, nel Teatro Vittorio Emanuele, hanno presentato alle istituzioni locali, al terzo settore, alla società civile, agli studenti le proprie esperienze finalizzate allo sviluppo del territorio siciliano e al rilancio della città. Messina è stata infatti scelta come terza tappa di un road tour che l’Agenzia Nazionale per i Giovani, in collaborazione con l’Associazione ItaliaCamp, sta realizzando da nord a sud Italia per costruire la prima rete nazionale dei Social Innovation Citizen (SIC). L’obiettivo è quello di supportare le comunità locali nell’individuazione e messa a sistema di idee che possano impattare positivamente sull’economia dei territori, sull’inclusione sociale dei cittadini e sui livelli di occupazione giovanile.

Tema centrale della mattinata è stato quello dell’innovazione sociale intesa come leva di cambiamento in grado di rilanciare la città attraverso processi di rigenerazione urbana e di valorizzazione dei luoghi abbandonati. “Il cambiamento di qualsiasi luogo è veramente tale se viene dal basso, cioè dalle persone e dalle loro idee” ha detto Renato Accorinti, Sindaco del Comune di Messina intervenuto ai lavori. “Bisogna lavorare sui territori più disastrati e recuperare quello più dissestati, come dimostra la riapertura il prossimo 30 novembre dell’Istituto Marino di Mortelle che ospiterà un centro di eccellenza per assistere i bambini autistici e dare sostegno alle loro famiglie”. Del rapporto tra innovazione sociale e valorizzazione urbana ha anche parlatoGiovanni Ardizzone, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, secondo il quale “il tema della trasformazione urbana è molto significativo ed attuale per la città, basti pensare all’ospedale Margherita, quattordicimila metri quadrati che saranno riconvertiti in una cittadella della cultura a disposizione dei cittadini. Un percorso che dimostra che “la città può risorgere, avendo tutte le potenzialità per farlo, ma è necessario crederci di più, essere più determinati e più coraggiosi”.

La scelta di Messina come terza tappa del road tour di innovazione sociale si colloca in un momento particolarmente delicato per la città, come ha sottolineato lo stesso Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani: “E’ indubbiamente un periodo difficile per Messina, fatto di inefficienze, errori, personalismi, sfortuna. Sembra che il vento ci sia contro ma rinunciare a pensare in grande forse sarebbe ancora peggio. Per questo abbiamo promosso l’iniziativa di oggi e il Teatro gremito dimostra che in molti non si sono stancati di sognare, di guardare lontano, di avere fiducia, le forze e l’energia da mettere in campo sono straordinarie”.

Tra le iniziative presentate ieri mattina dai Social Innovation Citizen, premiati per il loro impegno sul territorio, c’è quella della venticinquenne di Messina Fabrizia Stangio che offre supporto psicologico agli adolescenti problematici, autofinanziandosi con la vendita del libretto “Cicatrici” nato come narrazione di storie dell'esperienza di comunità. Tra i SIC c’è anche Giuseppe Arrigo, ventinove anni, che promuove la cultura d’impresa nella città.

L’iniziativa Social innovation Citizen si è conclusa con la restituzione in plenaria degli stimoli emersi dai tre tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato gli attori dell’ecosistema dell’innovazione sociale di Messina e della Sicilia. Apprezzamento alla mattinata è stato espresso anche dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Messina Gaetano Cacciola, intervenuto ai lavori, secondo il quale “sono proprio le iniziative come queste a permetterci di comprendere la sensibilità dei giovani all’innovazione, leva fondamentale per permettere un salto significativo alla città”.

A concludere i lavori Antonio De Napoli, Presidente dell’Associazione ItaliaCamp. “Oggi è solo l’inizio, l’Associazione tornerà presto a Messina perché qui abbiamo trovato un terreno fertile, al pari di Matera, nel quale lavorare per favorire lo sviluppo dei processi di innovazione sociale, partendo anche dagli spunti e dalle proposte raccolte stamattina. Diamo una spinta all’innovazione, ItaliaCamp è qui per questo”.

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