Battesimo dell'Associazione -Giornalisti siciliani Terzo Millennio-

Battesimo dell’Associazione -Giornalisti siciliani Terzo Millennio-

Battesimo dell’Associazione -Giornalisti siciliani Terzo Millennio-

lunedì 01 Dicembre 2008 - 11:24

L'assemblea ha avuto luogo presso l'Hotel Sant'Elia. Obiettivo dell'associazione è quello di ribadire la valenza della legislazione sulla comunicazione istituzionale

Nel corso di un’affollata assemblea di giornalisti siciliani, svoltasi all’hotel S. Elia, si è dato l’avvio all’Associazione Giornalisti “Terzo Millennio-, Agit, “che si propone – come ha spiegato Lorenzo Ferrigno nella presentazione – come supporto all’Associazione siciliana della Stampa e all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia nell’articolato dibattito sulle problematiche sociali, sindacali, professionali e occupazionali dei giornalisti siciliani. L’obiettivo – ha precisato Ferrigno – è quello di ribadire la valenza della legislazione sulla comunicazione istituzionale secondo il disposto della legge 150 del 7 giugno 2000 sulle attività di comunicazione negli enti pubblici.

Una normativa che finora è stata pressocchè ignorata dalla pubblica amministrazione e che, se applicata, potrebbe assorbire gran parte dei giornalisti disoccupati non solo in Sicilia. La legge, nella sua articolata applicazione secondo la “Direttiva Frattini- (Dpr 422 del 21 Settembre 2001) indica alle pubbliche amministrazioni anche i mezzi per attivare l’area della comunicazione. Infatti – ha concluso Ferrigno – è obbligo delle pubbliche amministrazioni costituire nel bilancio di previsione un capitolo di spesa a cui imputare il 2 per mille delle risorse destinate agli investimenti, voce in cui far affluire tutte le voci di spesa che riguardano la comunicazione nel suo complesso con particolare riguardo alla pubblicità istituzionale, alle pubblicazioni, ai convegni, seminari, incontri di studio e di aggiornamento. Davide Gambale – nel suo articolato intervento – ha posto l’accento sulla possibilità del ricorso ai finanziamenti europei per quanto riguarda i progetti di comunicazione pubblica. E’ una possibilità – ha proseguito il direttore di Dagpress – che privilegia quelle amministrazioni pubbliche che si adeguano alla legge 150.

Non a caso nell’ambito del progetto europeo “Life Plus- uno speciale capitolo riguarda gli investimenti nella comunicazione che è un settore di primario sviluppo ed altamente incentivato dall’Unione europea. Gambale ha anche annunciato la formazione di un gruppo di studio per affrontare le tematiche di ordine giuridico e legale proprie dell’applicazione della legge 150 con eventuali ricorsi agli organi giurisdizionali. Rosaria Brancato, proseguendo sulla scia dell’applicazione della normativa della 150 ha evidenziato la necessità di un censimento delle amministrazioni pubbliche soggette agli obblighi della legge sulla comunicazione istituzionale.

E’ poi intervenuto, in apertura del dibattito, Antonio Tavilla, del direttivo regionale siciliano dell’Associazione Comunicatori Pubblici, che ha condiviso le tematiche ed i progetti dell’Agit, precisando che è necessario ricorrere alla legge 241 sulla trasparenza e l’accesso agli atti della pubblica amministrazione. Attilio Raimondi dal canto suo ha stigmatizzato come nell’ambito della disciplina della legge 150 sia stata tenuta in considerazione primaria la professionalità del giornalista quale interprete esclusivo della comunicazione anche per ciò che riguarda l’accesso alle fonti di informazione che resta una prerogativa esclusiva del giornalista. Adele Fortino ha quindi sottolineato la valenza del progetto Agit che “può legittimamente porsi – ha detto – come interlocutore primario e mediatore degli interessi professionali del giornalista-. Quindi Nino Versaci ha parlato delle realtà degli uffici stampa nelle istituzioni pubbliche siciliane, sottolineando come a volte l’assenza di strutture deputate alla comunicazione non favorisca lo scambio dell’informazione finalizzata all’evoluzione ed allo sviluppo di una cultura mediatica pubblica. Nuccio Carrara dal canto suo ha posto in rilievo il carattere delle interpretazioni personalistiche dell’ambito della pubblica amministrazione ed ha sollecitato un attento e rigoroso controllo dell’applicazione delle norme della 150. Infine Patrizia Vita, direttore responsabile del giornale on line “Normanno.it- ha evidenziato la necessità di regolare con maggiore rigore l’accesso alla professione giornalistica anche alla luce della legge 150.

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