Capo d'Orlando, raccolta differenziata con effetti collaterali

Capo d’Orlando, raccolta differenziata con effetti collaterali

Capo d’Orlando, raccolta differenziata con effetti collaterali

venerdì 23 Luglio 2010 - 09:45

Di seguito la testimonianza di un lettore che trascorre le vacanze nel centro tirrenico e che racconta la sua esperienza in tema di raccolta rifiuti

Vorrei segnalare alla vostra attenzione gli indesiderati e sciagurati effetti collaterali della raccolta differenziata attualmente promossa dal comune di Capo d’Orlando.

Faccio una premessa doverosa e a scanso di qualsiasi equivoco: sono ideologicamente favorevolissimo alla raccolta differenziata che, per inciso, contribuivo (differenziando i miei rifiuti) a fare già nel lontano 1994 quando ho vissuto per sei mesi all’estero.

Detto ciò, Vi segnalo la mia esperienza di turista balneare nel comune di Capo d’Orlando (io vivo a Messina) dove, nel periodo estivo, sono solito trascorrere i periodi di vacanza presso un appartamento di proprietà della mia famiglia.

Recatomi nel mese di giugno a trascorrere un fine settimana nella perla del tirreno sin dalla prima sera mi sono trovato di fronte ad un angoscioso problema: dove butto la -munnizza-?

Già, perchè scendendo in strada col sacco nero d’ordinanza, non ho trovato neanche l’ombra di un cassonetto!

Dopo una romantica passeggiata con il predetto sacco nero non ho potuto fare altro che tornare a casa e rimetterlo in balcone.

Durante la predetta passeggiata non ho potuto fare a meno di notare però che, sparsi lungo i marciapiedi e più o meno di fronte alle abitazioni, giacevano sacchetti di immondizia con l’inevitabile corollario di formiche, scarafaggi  e chissà cos’altro!

Di fronte al mio stupore un passante mi ha edotto che trattavasi del rivoluzionario sistema di raccolta differenziata porta a porta concepito dall’amministrazione comunale con l’ausilio dell’Ato 3!

Questo -rivoluzionario- sistema prevede che – secondo un calendario ben preciso – gli abitanti di Capo d’Orlando, previa differenziazione, lascino i propri rifiuti di fronte alla proprie abitazioni alla sera con la certezza che l’indomani, entro le ore 10,00, verrano ritirati. 

Fantastico! Ma c’è un però…anzi un bel pò.

Peccato però che, chi come me non ha la fortuna di vivere tutto l’anno a Capo d’Orlando, no ne sapesse nulla perchè, ad esempio, nessuno si è curato di mettere uno straccio di avviso/volantino/brochure informativa nella buca della posta o avvisandomi con qualsiasi altro mezzo.

Peccato però che, ad esempio, con tutta la buona volontà di differenziare dopo aver scaricato dal sito dell’ATO 3 il calendario della raccolta non esista la possibilità di ricevere i contenitori per differenziare i rifiuti in quanto, non solo sono terminati, ma sono altresì irreperibili perchè, col solito scaricabarile, al comune mi hanno detto che me li deve dare l’ATO 3 mentre all’ATO 3 mi hanno detto che me li deve dare il Comune! 

Peccato che, seguendo scrupolosamente il calendario di raccolta e sempre per fare un esempio, rifiuti catalogabili come -secco- tra i quali rientrano i pannolini vengano raccolti ogni tre-quattro giorni. Sicchè io che ho una bimba piccola che, grazie al cielo va bene di corpo, mi devo tenere per almeno tre giorni nel balcone di casa sotto il nostro -tiepido- sole estivo un sacco pieno di pannolini! Per non parlare dei rifiuti -umidi- quali: pesce e scarti animali vari.

Quando poi arriva la fatidica sera preposta al deposito in mezzo alla strada dei predetti rifiuti è facile immaginare il tanfo che si sprigiona per non tacere, lo ripeto, degli inevitabili insetti e animali vari (cani e gatti randagi e, of course, topi) che vengono attirati da siffatte leccornie mai così a portata di zampa.

Naturalmente, in attesa del fatidico giorno per la raccolta, alcuni dei predetti animali vengono a far visita a domicilio. Personalmente ho avuto la casa invasa dalle formiche e, tutto sommato, mi è andata bene.

Per non tacere poi, della simpatica variante in cui incappa la predetta raccolta: ovvero l’abbandono di rifiuti indifferenziati in mezzo alla strada da parte di chi non sa, non vuole o non può differenziare.

Dovrei al riguardo sentirmi sollevato dal rigorosissimo controllo effettuato dai vigili urbani al fine di reprimere questo atto di inciviltà: praticamente, passa ogni mattina un vigile che citofona a tutti i condomini dello stabile chiedendo a ognuno di loro se ha buttato la spazzatura in mezzo alla strada. 

Questo sofisticato strumento investigativo prevede, qualora non si ottenenga una immediata confessione, la minaccia finale di multare tutto il condominio per la presenza di spazzatura sul (pubblico) marciapiede antistante lo stabile. Geniale applicazione della responsabilità oggettiva! Così facendo, se rubano una macchina sotto casa tutto il condominio viene denunciato per furto… 

Potrei continuare ancora, e mi sono dilungato già tanto, elencando ulteriori sciagurati effetti della raccolta differenziata a Capo d’Orlando ma, ritengo esemplificativo quanto esposto al fine di sottoporre all’attenzione di tutti il problema in questione.

Personalmente, ritengo che la raccolta debba essere interrotta almeno nel periodo estivo in cui la popolazione residente si decuplica e la raccolta porta a porta espone, per quanto sopra descritto, ad un rischio serissimo dal punto di vista igienico sanitario.

Dopo di che è necessario eliminare la follia del porta a porta, ripristinando i cassonetti per la differenziata prevedendo in tal senso, ad esempio, convenzioni con condomini, locali pubblici. Ulteriori soluzioni ci sono ma le delego ai soloni degli enti preposti che incassano, per inciso, salatissime tasse sui rifiuti.

La differenziata va fatta ma con criterio e non ad ogni costo. Soprattutto quando il costo è quello della igiene e salute pubblica.

Grazie per l’attenzione.

Marco Galipò

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