Memorial Segesta. Una navigazione sicura e responsabile passa attraverso un'adeguata informazione

Memorial Segesta. Una navigazione sicura e responsabile passa attraverso un’adeguata informazione

Memorial Segesta. Una navigazione sicura e responsabile passa attraverso un’adeguata informazione

sabato 15 Gennaio 2011 - 16:18

Nell'incontro organizzato dal Sasmant per ricordare le vittime del tragico incidente dello Stretto, sono state affrontate le principali tematiche legate alla navigazione. Nell'ambito della quarta edizione del “Memorial Segesta” dodici borse di studio sono state consegnate agli studenti più meritevoli dell'istituto “Caio Duilio”.

“Sulla rotta della sicurezza. Dalla formazione alla concertazione, quello che serve per una navigazione responsabile”. Sono concentrati tutti in questo titolo il tema centrale e l’auspicio emersi dalla tavola rotonda svoltasi sabato, a bordo della motonave Iginia di Rfi, nell’ambito della quarta edizione del “Memorial Segesta” organizzato dal Sasmant, il sindacato autonomo dello Stato maggiore delle navi traghetto in servizio a Messina.

Sono passati quattro anni dal pomeriggio di quel 15 gennaio in cui la motonave Susan Borchard si scontrò con il Segesta Jet, il mezzo veloce delle Ferrovie dello Stato, provocando la morte di Sebastiano Mafodda, comandante dell’unità navale, e degli altri membri dell’equipaggio Palmiro Lauro, Marcello Sposito e Domenico Zona. Una tragedia che ebbe luogo proprio nelle acque dello Stretto, alle 17.54, e che da allora viene ricordata ogni anno nel “Memorial Segesta”. Un atto dovuto, sicuramente, per non dimenticare le quattro vite spezzate in un incidente che poteva essere evitato, ma anche per fare il punto, anno dopo anno, sulla situazione esistente. Perché, come ha spiegato il comandante Sebastiano Pino, presidente del Sasmant, «se quattro anni fa, come invece accade oggi, il Vts (il sistema di controllo radar dell’area dello Stretto) fosse stato attivo e non avesse chiuso i battenti alle cinque del pomeriggio, la collisione si sarebbe potuta evitare». Dopo l’intervento dell’ingegnere Angelo Galluso, direttore navigazione di Rfi che ha offerto i saluti di Rete Ferroviaria Italiana (che cura una parte delle celebrazioni del Memorial), a prendere la parola è stato il Capitano di Vascello, Angelino Cianci dell’Autorità marittima dello Stretto, che ha sottolineato i risultati ottenuti con il sistema della rotatoria in un’area così trafficata da una navigazione longitudinale e trasversale, pur aprendo a un’ipotesi di riforma della rotatoria stessa, sostituibile con la scelta di un punto focale che separi le due rotte opposte Sicilia-Calabria.

Ma una navigazione sicura, naturalmente, non può non prescindere da un’adeguata formazione professionale. «Purtroppo, i tagli operati dalla Gelmini sono avvenuti senza ragionamento riformatore: sulle materie col maggior numero di ore che sono proprio quelle caratterizzanti», ha spiegato la professoressa Giuseppina Costa, dirigente dell’istituto nautico di Messina “Caio Duilio”. «Al contrario, bisogna incrementare proprio il numero di ore sulle imbarcazioni, perché è vero che le basi tecniche si apprendono in aula, ma in un settore come quello della navigazione è necessario fare esperienza direttamente sul mare». Un altro problema, per gli studenti, è rappresentato dalla lingua inglese, e anche per questo il dirigente scolastico è pronto a chiedere alla Regione Sicilia un sostegno per la formazione secondaria superiore: «In questo momento, ancor prima che il nostro istituto pubblichi il bando di selezione, abbiamo 106 domande per frequentare i corsi di allineamento del Caio Duilio; una ventina di richieste di studenti in possesso di altro diploma che vogliono accedere agli esami di diploma nautico e altrettante domande per sostenere gli esami di idoneità a partecipare ai corsi di quarta e quinta classe». Quello della navigazione, dunque, è un settore dalle altissime potenzialità e nei confronti del quale i giovani ripongono grandi aspettative, ma che è poco tutelato a livello ministeriale. «L’Italia è un Paese circondato dal mare, ma politicamente sembra che non sia così», le ha fatto eco Andrea Allotta, del collegio nazionale Capitani di lungo corso e macchina. «Auguriamoci che il 2011 e i prossimi anni ci regalino un Ministero del Mare e soprattutto l’opportunità di discutere seriamente le problematiche che ci riguardano, e tutti insieme, associazioni e istituzioni, trovare la soluzione».

Il comandante Giorgio Blandina, past president del collegio nazionale Capitani di lungo corso, ha illustrato quelle che sono le cause principali degli incidenti: «Si fa sicurezza sul lavoro in primo luogo con la prevenzione. La causa dell’ottanta per cento dei sinistri sul mare avviene per errore umano, che spesso nasce, a sua volta, dalla poca esperienza degli uomini assunti a bordo. Un’altra causa è rappresentata dall’aumento della velocità delle navi, che riduce sensibilmente il livello di reattività umana. Ancora, la precarietà occupazionale: una volta che si sbarca, c’è l’ansia di non riuscire a trovare più un’occupazione, e di conseguenza manca, negli uomini, la giusta serenità per lavorare». E’ necessaria, dunque, un’adeguata formazione per chi decide di fare questo mestiere: «Il 19% dei sinistri riguarda navi passeggeri. E’ un dato che deve far riflettere, se si vuole dare valore alla vita umana».

Alla cerimonia sono intervenuti, infine, il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, e l’ammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo della Sicilia Orientale. Dopo gli interventi della tavola rotonda, il Memorial Segesta è proseguito con la consegna delle borse di studio intitolate alle vittime della collisione del 15 gennaio 2007, oltreché a Salvatore Denaro, elettricista di bordo della nave traghetto Scilla, morto l’8 ottobre del 2001 in un incidente sul lavoro, e a Luciano Maggi, segretario nazionale della Filt Cgil, scomparso pochi mesi fa. Per le prime classi dell’istituto nautico Caio Duilio è stato premiato Daniele Ripa; per le seconde, Domenico Gabriele De Mariano; per le terze Alessandro Ripa; per le quarte classi, sezione Capitani è stato premiato Stefano Stracuzzi, mentre per la sezione Macchinisti il riconoscimento è andato a Jean Pierre Russo. Migliori diplomati della sezione Capitani: Francesco Costa, Fabio De Maggio, Santi Giuseppe Mazzeo, Rosario Messina e Andrea Rundo. Migliori diplomati della sezione Macchinisti: Giuseppe Frisone e Antonio Morale.

Dopo la consegna delle borse di studio, la motonave Iginia è salpata in direzione del punto in cui, alle 17.54 di quel tragico pomeriggio di quattro anni fa, si verificò la collisione, per la deposizione di una corona d’alloro. Una messa in ricordo delle vittime è stata poi celebrata a bordo della nave traghetto Iginia. Infine, a cura di Rfi, una corona d’alloro è stata deposta presso il monumento alle vittime del Segesta alla Stazione marittima. Il cammino della sicurezza parte anche da qui.

Enrico Anastasi

(foto Sturiale)

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