Il -salmonato- edificio di Viale Boccetta somiglierebbe a due edifici che sono entrati di diritto in una poco invidiabile classifica
Avevamo pubblicato nei giorni scorsi l’articolo relativo alla creazione della pagina, su wikipedia, dedicata al “neonascente” Palazzo della Cultura di Viale Boccetta, per opera di un lungimirante nostro concittadino.
A distanza di pochi giorni lo stesso lettore ci segnala un fatto curioso che può distrarci dalla routine della nostra città, presa com’è da emergenze lavorative, beghe politiche e impegni istituzionali piu’ o meno importanti.
Il “Pala Antonello” verrà inaugurato a settembre e, com’è noto, si prefigge di essere il polo culturale della città: iniziativa lodevole e necessaria per una città che ha millenni di storia da raccontare, tanto a turisti quanto a conterranei stessi.
Ma alzi la mano chi, colto dalla sindrome di “giudice di lavori pubblici”, non ha sollevato perplessità sul colore e sulla “struttura” esterna dello stesso palazzo.
Posto che non intendiamo intervenire su questioni ingegneristiche, non è di nostra competenza e siamo soprattutto sicuri che chi l’ha progettato/realizzato abbia lavorato al meglio e nel rispetto di ogni norma costruttiva, non possiamo esimerci, anche per gioco, dal fare delle considerazioni stilistiche.
A dare il “La” a questa iniziativa è appunto l’attento lettore, che ci fa notare una somiglianza davvero sorprendente tra il nostrano Pala Cultura e altri palazzi che ci rimandano addirittura, rispettivamente, oltreoceano e oltremanica.
Se era già nota la poco lusinghiera somiglianza con il “Palazzo Zanca” di Boston, primo nella classifica degli “edifici piu’ brutti del mondo” stilata dal sito Virtual Tourist, adesso il nostro attento lettore ci fa notare come il municipio di Boston somigli clamorosamente (e per proprietà transitiva anche al nostrano Pala Cultura) alla -Birmingham Central Library- in Inghilterra, che si piazza invece al nono posto della classifica dei palazzi piu’ brutti del mondo.
Si chiede, ironicamente, il nostro lettore: non merita anche il palazzo Messinese una piazza d’onore in tale classifica?
Accettiamo questa sua provocazione con il sorriso sulle labbra consci del fatto che il Palazzo “salmonato” di viale Boccetta griderà forse vendetta sotto un punto di vista stilistico, ma quando sarà aperto al pubblico non avrà nulla da invidiare ad alcun contenitore di opere storiche italiano e del mondo, se non altro per la ricchezza storica della nostra terra.
E soprattutto che verrà rispettato da tutti, da gioiello culturale qual’è, e non sarà vittima di incuria e vandalismo.
Né da parte dei cittadini, né da parte delle istituzioni.
