Teatro Vittorio Emanuele: scoppia la bufera sulla norma blocca-maestranze

Teatro Vittorio Emanuele: scoppia la bufera sulla norma blocca-maestranze

Rosaria Brancato

Teatro Vittorio Emanuele: scoppia la bufera sulla norma blocca-maestranze

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martedì 14 Ottobre 2014 - 18:09

Burrasca al Vittorio Emanuele. I due consiglieri "ribelli" Laura Pulejo e Totò D'Urso di autosospendono per protesta dopo che il Cda nel pomeriggio ha deciso avviare l'esame del regolamento stoppa-maestranze nonostante l'appello di Accorinti ad attendere. Dopo le proteste dei due consiglieri, in serata la discussione sul provvedimento è stata sospesa.

E’ scontro nel Cda del Teatro Vittorio Emanuele ed i due “ribelli” Totò D’Urso e Laura Pulejo abbandonano protestando la seduta annunciando la loro autosospensione fino a quando non arriverà un chiarimento tra il sindaco e il Cda.

Nonostante le dichiarazioni ufficiali di Accorinti che ha invitato il presidente dell’Ente Puglisi ed il sovrintendente Saija a non procedere con l’approvazione del nuovo regolamento per gli incarichi esterni, il Cda nella seduta del tardo pomeriggio ha iniziato a marciare come un treno, ignorando l’appello del primo cittadino.

Sul regolamento quindi, nonostante gli inviti del sindaco, la maggioranza del Cda tira dritto, sordo anche alle proteste dei “dissidenti” D’Urso e Pulejo che hanno richiesto quantomeno di attendere l’esito dell’incontro di domani tra sindaco, maestranze ed orchestrali. Niente da fare, con ogni probabilità lo stesso Accorinti domani rischia di trovarsi un piatto quasi pronto e non si comprende cosa potrà dire alle maestranze che, tra l’altro, lo troveranno indigesto.

“Siamo stati costretti ad autosospenderci in autotutela- spiegano Laura Pulejo e Totò D’Urso- dal momento che nonostante l’appello di Accorinti il presidente ed il resto del Cda non hanno inteso ragioni ed hanno avviato la discussione sul regolamento. A questo punto ci chiediamo come possa essere ignorato un invito ad attendere almeno l’incontro di domani soprattutto quando questo invito viene dal primo cittadino. Ci autosospendiamo fino a quando non ci sarà un incontro chiarificatore tra Accorinti e il Cda, anche perché il presidente Puglisi ha sostenuto di non aver avuto alcuno stop dal sindaco su questa vicenda”.

La situazione si fa incandescente anche perché appare singolare che un presidente ed un Cda le cui nomine nascono proprio a Palazzo Zanca ritengano di non dover ascoltare una proposta del sindaco, a meno che la posizione di Accorinti non sia stata sufficientemente netta al di là delle dichiarazioni verbali rese alla stampa ed ai consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo che hanno seguito la vicenda.

Pomo della discordia, lo ricordiamo, il nuovo regolamento (vedi articolo allegato), ed in particolare le norme relative agli incarichi, che lasciano ai vertici dell’Ente ampia discrezionalità nella scelte delle professionalità delle quali avvalersi nei vari settori. L’art.8 inoltre prevede la costituzione di un albo per maestranze ed orchestrali dal quale l’Ente può attingere senza alcun criterio di graduatoria o anzianità, quindi sempre in modo discrezionale. C’è poi la clausola stoppa-maestranze che prevede che quanti abbiano avuto un contenzioso con il Teatro (sia pure per far rispettare i propri diritti), non potranno accedere all’albo.

I primi a sobbalzare sulla sedia leggendo il regolamento sono stati D’Urso e Pulejo, così sabato mattina al Comune, a conclusione di un’assemblea con orchestrali e maestranze i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo hanno chiesto l’immediato intervento del sindaco. Nella giornata di lunedì Accorinti ha dichiarato d’aver parlato con Puglisi e di avergli chiesto di sospendere l’approvazione del regolamento fino a mercoledì, quando è stato fissato l’incontro con i lavoratori.

Stamane a Palazzo Zanca un gruppo di orchestrali ha ottenuto le stesse rassicurazioni, secondo quanto ribadito da Accorinti ai consiglieri Lo Presti e Sturniolo. Il sindaco ha infatti rassicurato che nulla sarebbe stato votato fino a mercoledì. Presente questa mattina anche il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello che ha invitato il sindaco a “scrivere nero su bianco” la sua posizione e a non limitarsi a dichiarazioni verbali per evitare fraintendimenti “del resto stiamo parlando di rapporti tra Enti ed è bene che ogni cosa sia messa per iscritto, per esigenze di chiarezza”.

Quanto accaduto nella seduta del Cda di oggi però lascia intendere o che Accorinti non sia stato sufficientemente chiaro nell’invito a Puglisi, oppure che il Cda (tranne i dissidenti) abbia deciso di andare avanti per la strada intrapresa. In quest’ultimo caso si tratterebbe di un incidente diplomatico tra istituzioni da non sottovalutare, se non di una vera frattura tra il sindaco e le persone da lui nominate al vertice dell’Ente.

Del resto ci chiediamo, in caso di approvazione del regolamento senza la necessaria concertazione, che cosa potrà mai fare domani Accorinti di fronte agli orchestrali ed alle maestranze se non allargare le braccia dicendo “neanche io sono stato ascoltato”.

Alla luce di queste considerazioni i due consiglieri del Cda Laura Pulejo e Totò D’Urso si sono autosospesi “Serve chiarezza, vogliamo sapere se c’è stato un fraintendimento tra le parti o se la situazione merita di maggiori approfondimenti. Certo così non si può andare avanti. A noi il sindaco è sembrato chiarissimo. Probabilmente è bene un incontro tra Cda e primo cittadino al più presto”.

La stagione inizia con il vento di burrasca. La discussione sul regolamento in Cda è stata sospesa. Si attendono le prossime puntate.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. dimostrazione che il sindaco ..diciamo… non ha avuto molta ingerenza quando furono effettuate le nomine…

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  2. dimostrazione che il sindaco ..diciamo… non ha avuto molta ingerenza quando furono effettuate le nomine…

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  3. il consigliere Zuccarello chiede di mettere nero su bianco al sindaco,però il sindaco l’unico nero che conosce è quello della maglietta “Free Tibet” non “messina”..

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  4. il consigliere Zuccarello chiede di mettere nero su bianco al sindaco,però il sindaco l’unico nero che conosce è quello della maglietta “Free Tibet” non “messina”..

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