Politica

Se l’isola pedonale diventa un’attrazione e la rotatoria una “scultura”

Cos’è un’isola pedonale? E’ un’area in cui è vietata la circolazione di auto e qualsiasi mezzo a motore;  dove i cittadini possono passeggiare e godere degli spazi urbani. Ce sono in tutte le città d’Italia e del mondo, Messina rappresenta l‘eccezione alla regola.

Nella città dello Stretto manca una pedonalizzazione degna di questo nome. Apprezzabili ma poco estese, e poco valorizzate, le aree pedonali che sorgono attorno Piazza Duomo e in via Laudamo. Messina merita qualcosa di più, e c’è chi nel 2007, ben 11 anni fa, con grande lungimiranza aveva intuito che la riqualificazione della nostra città potesse anzi dovesse passare anche dalla restituzione di porzioni di territorio alla fruibilità di cittadini.

Incaricato nel 2007 dall’Amministrazione Genovese di redigere un “progetto per l’aggiornamento urbano del traffico: razionalizzazione della viabilità e pedonalizzazione nell’area di piazza Cairoli e arterie limitrofe ”, lo Studio Moduloquattro Architetti Associati ridisegnò – per mano di tre giovani professionisti messinesi – l’area interessata, coniugando funzionalità e aspetto estetico.

Il progetto interessava nello specifico: l’incrocio tra via Garibaldi e via Tommaso Cannizzaro, Piazza Cairoli e le due strade a sud e a monte delle stessa.  L’obiettivo principale degli amministratori del tempo era quello rendere più ordinati i flussi di traffico nell’area di piazza Cairoli e nelle vie Garibaldi e Tommaso Cannizzaro. Seguendo gli input forniti dall’amministrazione, gli architetti Fabrizio Ciappina, Gaetano Scarcella e Giuseppe Fugazzotto progettarono la pedonalizzazione e la pavimentazione del lato mare e del lato monte di Piazza Cairoli e la realizzazione di una rototaria all’incrocio tra via Garibaldi e via Tommaso Cannizzaro (VEDI FOTO) pensando non solo alla viabilità ma anche alla bellezza di Messina.  

Il progetto prevedeva infatti il contestuale prolungamento dei marciapiedi con ai margini grandi aiuole, che nelle intenzioni dei progettisti dovevano avere due finalità: fare da margine tra la strada ed il marciapiede, attutendo anche l’impatto delle auto in circolazione, e rendere l’itera zona un luogo di attrazione. In base all’idea progettuale la pedonalizzazione e la pavimentazione, con un complessivo abbellimento, avrebbero interessato tutta Piazza Cairoli ed il viale San Martino sino all’incrocio con via Santa Cecilia per una grande isola ambientale, con la possibilità tuttavia di procedere per lotti nella sua realizzazione.

Nel progetto messo a punto dagli architetti, la rotatoria non era stata progettata solo come una semplice infrastruttura destinata a rendere più fluido il traffico, ma una sorta di scultura a forma di semi-calotta. «Quella rotatoria al centro di Messina per noi non doveva rappresentare soltanto un’opera viaria, ma l’occasione per riqualificare un importante spazio urbano anche dal punto di vista architettonico. Con questa visione ci siamo mossi anche nel progettare i marciapiedi, che abbiamo ampliato e arredato con le aiuole, ideati come frammenti  di giardino in pieno centro città», spiegano oggi i progettisti.

«L’incrocio tra via Garibaldi e via Tommaso Cannizzaro –  continuano i professionisti – era quello che noi architetti chiamiamo in gergo tecnico luogo irrisolto, ed è da lì che siamo partiti pensando ad un processo di miglioramento della qualità urbana».

Dal 2007 ad oggi il progetto è passato nelle mani delle varie amministrazioni che si sono succedute ma – nonostante un finanziamento da 617mila euro – è rimasto nei cassetti di Palazzo Zanca. L’amministrazione Accorinti lo aveva rispolverato chiedendo tuttavia un aggiornamento che lo rendesse compatibile con la pedonalizzazione di via dei Mille (che nelle intenzioni dell’ex giunta doveva diventare permanente ma fu bocciata dal Consiglio comunale). Lo studio Moduloquattro Architetti Associati adeguò il progetto così come venne chiesto dagli ex amministratori ma una volta fallita la pedonalizzazione permanente di via dei Mille fu riposto velocemente nel cassetto.

Il progetto della rotatoria è stato rispolverato in questi giorni dalla IV circoscrizione, che ha approvato una delibera per chiedere di “conoscere l’intendimento dell’attuale amministrazione rispetto all’attuazione”. E il vicesindaco Salvatore Mondello ha risposto perplesso: “Dovremo valutare se è ancora utile tecnicamente, se è funzionale al nuovo piano del traffico e se ci sono ancora i fondi”.

Il tutto nell’ambito del dibattito sull’isola pedonale natalizia, in cui si è inserito un nutrito gruppo di consiglieri proponendo la pedonalizzazione del viale San Martino in luogo di via dei Mille, salvo poi fare un passo indietro e appoggiare la proposta ibrida di Sicilia Futura (VEDI QUI E QUI).

Gli architetti tuttavia vogliono rimanere fuori dalle polemiche e dal dibattito sull’isola pedonale natalizia. Il loro progetto prevede la riqualificazione e la pedonalizzazione permanente di un’area centralissima della città, con il vantaggio che rispetto al 2007 sia il lato monte che il lato mare di Piazza Cairoli sono adesso chiuse al traffico.

«Il ragionamento sulla pedonalizzazione di uno spazio urbano – evidenziano i progettisti – non può essere limitato al periodo natalizio, ma è indispensabile  una scelta di ampio raggio finalizzata a migliorare la qualità della vita e a dare un’immagine diversa alla città. Il nostro obiettivo è sempre stato questo. Messina deve investire in bellezza per essere competitiva con altre realtà che da anni scommettono sulle pedonalizzazioni e sulle riqualificazioni di spazi urbani anche per per creare un indotto economico».

Il pallino del gioco è nelle mani dell’amministrazione De Luca, che dovrà dire chiaramente se rientra nei suoi programmi la pedonalizzazione del centro città oppure no.

Di sicuro, con la realizzazione di quanto previsto nel progetto elaborato dallo studio Moduloquattro Architetti Associati Piazza Cairoli, le arterie a sud e a monte, ed il viale San Martino  potrebbero assumere un volto nuovo, moderno e ricco di appeal. Anche la rotatoria ed il prolungamento dei marciapiedi abbelliti dalle aiuole potrebbero diventare un bellissimo biglietto da visita per la nostra città nella sua zona più centrale.

Danila La Torre