Stadio Celeste, lavori al via a giugno: "Ci vorrà un anno per completare e non sarà solo per il calcio"

Stadio Celeste, lavori al via a giugno: “Ci vorrà un anno per completare e non sarà solo per il calcio”

Giuseppe Fontana

Stadio Celeste, lavori al via a giugno: “Ci vorrà un anno per completare e non sarà solo per il calcio”

mercoledì 22 Maggio 2024 - 13:05

In commissione si è parlato del progetto esecutivo, che sarà approvato entro dieci giorni. L'esperto Giorgio: "Sarà un impianto polisportivo"

MESSINA – Lo stadio Giovanni Celeste sarà riqualificato e sarà operativo, se tutto va bene, alla fine dell’estate 2025. Questo è quanto emerso dalla commissione Sport presieduta da Raimondo Mortelliti, che nella mattinata di oggi ha toccato il tema del progetto di riqualificazione dell’impianto, che sarà approvato nei prossimi dieci giorni. E se così sarà, i lavori inizieranno già a giugno e dureranno un anno.

Amato: “Non si opererà su tutto lo stadio”

In aula il primo a parlare è stato l’ingegnere Antonio Amato, dirigente del dipartimento Servizi tecnici. Ha spiegato che “il progetto riguarda il recupero del vecchio stadio Celeste. L’amministrazione ha partecipato due anni fa a un bando per il recupero di impianti sportivi per il Celeste e per il pattinodromo. Sono stati finanziati. Per quanto riguarda lo stadio il progetto è prossimo all’approvazione, forse già in meno di un mese. Una volta approvato si potrà dare il via all’impresa per i lavori. Il progetto riguarda il recupero funzionale della struttura, con l’adeguamento strutturale. I lavori saranno limitati su alcune parti visto il finanziamento, non si opererà su tutto lo stadio. L’idea è di recuperarlo e farlo usare anche per altre attività”.

Il Rup Pelle: “I lavori dureranno un anno”

L’architetto Alexia Pelle in qualità di Rup ha poi analizzato la situazione: “Questo è un grande traguardo vista l’importanza dello stadio per la città di Messina e finalmente si riesce a mettere mani sull’impianto, partendo dall’interno. Interverremo solo sulla Curva Sud e sulla tribuna coperta, ma anche all’interno sugli impianti, gli spogliatoi, la palestra, oltre a una ristrutturazione generale esterna. L’idea è di farlo diventare un impianto polivalente, in cui svolgere più attività oltre al calcio, come il rugby, l’hockey su prato, e nella palestra interna anche basket, pallamano. Vorremmo che la palestra fosse utilizzata anche dall’utenza esterna e saranno realizzati spogliatoi sotto la curva sud. Come tempistica siamo quasi pronti e si pensa di concludere con il progetto esecutivo e iniziare entro giugno con i lavori, che dureranno un anno. La particolarità del progetto è di intervenire di eliminare il muro di confine e creare una zona vetrata nel sotto tribuna A, da cui vedere le partite o gli eventi, adibita ad aria ristoro. Per il resto si tratta di una ristrutturazione generale viste le condizioni del Celeste. E verranno creati percorsi per la palestra, per le tribune e per gli interni per le persone con disabilità. Inoltre verrà realizzato un impianto fotovoltaico sulla copertura della zona a sud dell’impianto. Speriamo di poter intervenire con una variante per il campo in sé e poi intervenire sulla tribuna nord e sulla Oreto.

L’esperto Giorgio: “Il Celeste un impianto storico”

Poi l’esperto del Comune allo Sport, Francesco Giorgio, ha poi aggiunto: “La riqualificazione anche se parziale del Celeste ci garantirà di mettere a sistema un altro impianto e non solo per il calcio, ma anche per altre discipline grazie alla palestra, come basket, pallavolo, badminton e tante altre attività. Il bando prevede la polifunzionalità e vogliamo garantire spazi adatti. Il Celeste è un impianto storico e recuperarlo garantendo una piena fruizione è fondamentale. Sicuramente ipotizzeremo altri interventi, soprattutto per il terreno di gioco che bisognerà utilizzare in maniera intensiva. Proveremo a completarlo successivamente con un manto in erba sintetica che ci permetterebbe di usarlo a tutte le ore, quello delle scuole compreso”.

Del terreno si discuterà più avanti

La “polisportività” dell’impianto stesso è stata poi al centro del dibattito. Il calcio avrà la priorità, soprattutto sul terreno di gioco effettivo, ma Giorgio ha spiegato che renderlo polisportivo “era una prerogativa del bando stesso”. Per questo si opterà per una soluzione che permetta a molte discipline di utilizzare l’impianto ma “sicuramente il Messina calcio avrà diritto ad utilizzarlo per gli allenamenti. Poi vedremo se sarà ancora un terreno in erba o meno, questo è un argomento su cui si sta discutendo”. E infine le tempistiche. Il Rup Pelle ha parlato di un anno di lavori, quindi qualora si dovesse partire a giugno, la ditta potrebbe avere concluso già nell’estate 2025. La consegna definitiva dovrebbe arrivare poi a breve. Pelle ha spiegato: “Inizieremo entro giugno, tra massimo dieci giorni approveremo il progetto. Poi serviranno 365 giorni per completare”.

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