Sforamento patto di stabilità, il Comune “si appella” al Tar Lazio contro il Governo. Il Pd chiede un consiglio straordinario

Sarà l’avvocato Arturo Merlo a rappresentare il Comune nella battaglia legale che l’amministrazione comunale ha deciso di intraprendere contro la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Protezione Civile, per tentare di scongiurare lo sforamento del patto di stabilità .

In base alla delibera 315 del 20 aprile scorso esitata dalla giunta municipale , il legale dovrà occuparsi del «ricorso innanzi al TAR del Lazio avverso il provvedimento di esclusione spese connesse con la dichiarazione dello stato d’emergenza del saldo valido ai fini del patto di stabilità 2011». L’esecutivo di Palazzo Zanca, infatti, intende impugnare dinnanzi al giudice ammnistrativo competente il provvedimento del 26 marzo 2012, con il quale la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Protezione Civile, ha rigettato la richiesta di esclusione dal Patto di stabilità delle somme utilizzate per il completamento degli svincoli Giostra /Annunziata (vedi articolo correlato), che ammontano esattamente a 23,144 milioni di euro. Spesa che l’Ente ha sostenuto con fondi propri ad integrazione del finanziamento da parte dello Stato, nell’ambito dell’OPCM sull’emergenza traffico, in virtù della quale è commissario delegato il sindaco Giuseppe Buzzanca (vedi articolo correlato).

Secondo la Presidenza del Consiglio Dipartimento della Protezione Civile, la somma utilizzata per gli svincoli non può essere esclusa dal conteggio relativo al Patto di stabilità, in quanto si tratta di risorse proprie e non provenienti dallo Stato, seppur destinate ad interventi rientranti nell’ordinanza della Protezione Civile. Il Comune però non ci sta e – pur consapevole di non aver rispettato i vincoli imposti dal Patto di stabilità interno, con una sforamento dell’obiettivo programmatico di 28.472 milioni di euro – è convinto che la decurtazione delle risorse impiegate per gli svincoli sia possibile ai sensi di legge. Ed è proprio alla legge che ha deciso di appellarsi dando incarico, con un affidamento di 16 mila euro, all’avvocato Merlo.

Al legale incaricato dall’amministrazione comunale toccherà il compito di dimostrare l’ illegittimità del provvedimento della Presidenza del Consiglio per «l’evidente contrasto tra la Circolare n.6/11 (a cui richiama il provvedimento) con la L.220/2010». In quel di Palazzo, esperti e meno esperti in materia giuridica sono pronti a scommettere che l’esito di questo ricorso sarà negativo e che si saranno persi solo tempo e soldi. Intanto, le preoccupanti notizie sullo sforamento del patto di stabilità spingono il Pd a chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario, a cui sono chiamati a prendere parte oltre il sindaco Buzzanca, la giunta, i revisori dei conti, il segretario generale e il ragioniere generale, anche i deputati nazionali. «Riteniamo indispensabile – si legge nel documento – una convocazione urgente in occasione della quale Buzzanca, primo responsabile del disastro economico finanziario dell’Ente, riferisca alla città e renda conto alla stessa della situazione reale del nostro Comune. Ciò – scrive Calabrò – affinché soprattutto la deputazione nazionale, senza distinzione di colore politico, possa intercedere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere una deroga alle stringenti regole del patto di stabilità. (Danila La Torre)