Ok dell’Ars al disegno di legge sulle Province: nuove funzioni e meno costi per la rappresentanza

Ok dell’Ars al disegno di legge sulle Province: nuove funzioni e meno costi per la rappresentanza

Ok dell’Ars al disegno di legge sulle Province: nuove funzioni e meno costi per la rappresentanza

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mercoledì 29 Febbraio 2012 - 23:57

La norma rinvia ad un successivo ddl la vera riforma. Rinviate al prossimo anno le elezioni nelle province di Ragusa e Caltanissetta

L’Assemblea regionale ha approvato a larga maggioranza il disegno di legge sulle Province: una riforma che punta a ridurre i costi inerenti la composizione delle giunte e dei consigli provinciali, ma nel contempo ad assegnare nuove funzioni e innescare percorsi maggiormente virtuosi all’interno degli enti. Il ddl ha previsto, inoltre, il rinvio al prossimo anno delle elezioni nelle Province di Ragusa (i cui organi, presidente, giunta e consiglio, verranno quindi commissariati) e di Caltanissetta (dove la gestione commissariale, gia’ in atto a causa delle dimissioni del presidente, non sara’ estesa al Consiglio). Dal prossimo anno, quindi, le amministrazioni provinciali saranno rinnovate secondo la nuova normativa.

Per il momento non viene recepita la norma contenuta nel cosiddetto ‘decreto salva Italia’ del governo Monti. Salta quindi la cancellazione delle giunte e il tetto massimo dei consiglieri provinciali, anche se è stata prevista la riduzione di questi ultimi del 20%. «Cosi’ come fatto a livello nazionale, abbiamo approvato una norma che conferma, in capo alle province regionali, le funzioni di indirizzo e coordinamento, ma rinvia a un successivo disegno di legge, da emanarsi entro il 31 dicembre 2012, la vera riforma. Abbiamo esaminato a fondo la norma insieme al mio staff – conclude l’assessore – e non abbiamo ravvisato alcun profilo di incostituzionalita’, siamo quindi convinti che il Commissario dello Stato possa darci ragione».

Ma già piovono le prime critiche, come quella del coordinatore provinciale dell’Udc, Gianpiero D’Alia: «Vergognoso è l’approvazione della norma in contrasto con lo Statuto siciliano e con la Costituzione, che commissaria le Province adesso in scadenza, senza introdurre la riforma organica degli enti intermedi cosi’ come prevista dal governo Monti».

Un commento

  1. LUPO DELL'ONTARIO 1 Marzo 2012 17:56

    sono d’accordo con d’alia !

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