Taormina. Asm, lavoratori sul piede di guerra: chiesta la sospensione dei servizi

Taormina. Asm, lavoratori sul piede di guerra: chiesta la sospensione dei servizi

Gianluca Santisi

Taormina. Asm, lavoratori sul piede di guerra: chiesta la sospensione dei servizi

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sabato 16 Gennaio 2021 - 16:50

Un segnale forte per evidenziare le attuali difficoltà finanziarie in cui si trova l'azienda municipalizzata taorminese

TAORMINA – Pugno duro dei lavoratori di Asm contro l’Amministrazione comunale di Taormina. Dopo l’assemblea di questa mattina, i dipendenti hanno deciso di chiedere la sospensione temporanea di tutti i servizi svolti per conto del Comune, “data l’impossibilità di espletarli – spiegano – considerate le attuali condizioni economiche-finanziarie dell’Azienda” e contestualmente di “avviare la procedura di pignoramento nei confronti del Comune per il recupero delle somme dovute ad Asm”.

La decisione è maturata in seguito all’incontro dello scorso 13 gennaio tra i rappresentanti sindacali aziendali della municipalizzata e il sindaco Mario Bolognari. Un incontro che sarebbe stato definito “di cortesia” dal primo cittadino poiché l’interlocutore dei dipendenti è il liquidatore di Asm, l’avv. Antonio Fiumefreddo. “Il sindaco – replicano i dipendenti – dimentica forse che da primo cittadino rappresenta l’intera proprietà dell’azienda”. I lavoratori vogliono quindi dare un “segnale forte per evidenziare le attuali difficoltà in cui si trova l’Asm dal punto di vista economico e finanziario”.

“Desideriamo rimarcare, ancora una volta – scrivono in una nota – che in un anno, con senso di responsabilità, i dipendenti hanno accettato di essere posti in cassa integrazione per ben due volte per consentire un risparmio sul costo del lavoro all’azienda. Nella riunione era emerso l’impegno del sindaco di fornire entro un giorno una risposta circa la possibilità di poter intervenire economicamente a sostegno dell’Azienda secondo modalità e tempi di corresponsione di almeno una parte delle somme vantate. Pur tuttavia, essendo ormai trascorsi tre giorni dall’incontro non è pervenuta alcuna risposta in merito. Appare inspiegabile come mai, malgrado l’accordo relativo alla transazione dare-avere pari a 2 milioni e 400 mila euro da versare a vantaggio di Asm siglato il 28 maggio dello scorso anno tra il sindaco ed il liquidatore, dopo quasi otto mesi non siano stati formalizzati gli atti necessari che autorizzino l’accredito delle somme dovute”. 

“Alla luce di ciò – concludono i dipendenti – si ritiene necessario ed improrogabile dover richiedere un intervento del liquidatore affinché si faccia portavoce delle nostre istanze evidenziando l’impossibilità di poter onorare gli impegni presi non avendo a disposizione la liquidità sufficiente per garantire il pagamento per l’impiego delle risorse umane e il costo delle forniture necessarie per l’espletamento dei servizi affidati all’Azienda, in particolare per quanto concerne i settori relativi al trasporto scolastico ed alla manutenzione dell’acquedotto e della pubblica illuminazione”.

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