Il sovrintendente Saija: “Alcuni soggetti mostrano un’eccessiva inclinazione al torbido”

Il sovrintendente Saija: “Alcuni soggetti mostrano un’eccessiva inclinazione al torbido”

Domenico Colosi

Il sovrintendente Saija: “Alcuni soggetti mostrano un’eccessiva inclinazione al torbido”

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venerdì 03 Luglio 2015 - 12:18

Accesa conferenza stampa al Teatro Vittorio Emanuele in risposta alle polemiche sorte per il rinvio degli spettacoli di Micha van Hoecke e Ninni Bruschetta: “Da TempoStretto ricostruzioni fantasiose frutto di semplici illazioni”.

A qualcuno probabilmente dispiace che il Teatro di Messina sia tornato a funzionare a pieno regime con ottimi risultati sotto il profilo economico ed un generale apprezzamento per la proposta artistica. Prendo atto di come in questa città sparuti soggetti siano coinvolti in una continua campagna denigratoria nei confronti del nostro operato”. In occasione della presentazione ufficiale dei due progetti estivi elaborati in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele (Monte di Pietà e Forte Teatro Festival al Parco San Jachiddu), il sovrintendente Antonino Saija ha provato a far chiarezza riguardo alle polemiche sorte dopo il rinvio dello spettacolo di Micha van Hoecke e la sostituzione dell’“Amleto” di Ninni Bruschetta con uno spettacolo targato Zelig: “Normali dinamiche di una stagione estiva vasta e per certi versi complessa. In concerto con il CdA poniamo sempre la nostra attenzione ad ogni minima problematica di natura economica: il rinvio o la sostituzione di uno spettacolo rientra nel campo della più totale ed assoluta normalità. Partendo da una situazione piuttosto confusa abbiamo portato questo ente ad un saldo attivo contabile di 3 milioni di euro con una programmazione estiva probabilmente inedita alle nostre latitudini. Inoltre voglio ricordare come sia già stata presentata per intero la prossima stagione invernale: in questo momento sono stati rinnovati 702 abbonamenti”.

Il sovrintendente ha inteso dunque rispondere punto per punto alle voci circolate in queste settimane: “In città alcuni soggetti mostrano un’eccessiva inclinazione al torbido. Mi riferisco ad esempio al sindacalista Di Guardo, che in passato rivestiva all’interno di questo teatro un ruolo spropositato e probabilmente poco utile: il nuovo approccio mostrato dai vertici di questo ente nei confronti degli orchestrali ha condotto finora a risultati decisamente più apprezzabili rispetto al recente passato. Inevitabile fare anche un riferimento a TempoStretto, una testata che segue la nostra attività con particolare attenzione, ma che spesso si fa portavoce di ricostruzioni frutto di semplici illazioni o di bozze mai approvate: considero la libertà di stampa un valore fondamentale per una società civile, ma le tesi pubblicate da una giornalista di questa testata non solo non corrispondono al vero, ma ledono l’immagine del Teatro e della città. A questo proposito voglio comunicare ufficialmente che il CdA ha preso all’unanimità la decisione di avvalersi di un legale per tutelarsi in ogni sede contro chi offre alla città una visione distorta della nostra attività”.

In precedenza il presidente Maurizio Puglisi aveva illustrato nel dettaglio il progetto Monte di Pietà: debutto il 17 luglio con la “Maratona Pinocchio” di Angelo Campolo a cura dell’associazione DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia di Giuseppe Ministeri. A seguire anche il fortunato “Lei e lei” di Giampiero Cicciò e le “Domeniche musicali” nel mese di agosto (in programma anche un concerto di Toni Canto). Dal 6 luglio partirà invece la V edizione del Forte Teatro Festival al Parco San Jachiddu: tra gli artisti coinvolti anche Ascanio Celestini e César Brìe. Lo stesso Puglisi ha poi chiarito nello specifico i motivi della sostituzione dell’“Amleto”: “La stagione estiva comporta spese superiori rispetto alla normale programmazione invernale. L’“Amleto” era legato alla conferma della data del Teatro Antico di Taormina che avrebbo reso sostenibili economicamente le repliche di Furnari e Palermo: una volta saltato per varie ragioni quello spettacolo, abbiamo scelto semplicemente di proseguire in un’altra direzione. “Comme un souvenir”, invece, è stato solo rinviato di qualche settimana per motivi organizzativi”.

Domenico Colosi

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