TeleCovid Sicilia, esposto della Uil: "Conflitto d'interessi" per Bramanti

TeleCovid Sicilia, esposto della Uil: “Conflitto d’interessi” per Bramanti

Redazione

TeleCovid Sicilia, esposto della Uil: “Conflitto d’interessi” per Bramanti

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giovedì 04 Giugno 2020 - 18:59

"Chiarezza sul legame tra l'app Sicilia SiCura e la Telemedicina dell'Irccs per la quale è project manager Alessia Bramanti, figlia di Dino"

L’App della Regione “SiciliaSiCura” e “Telemedicina/Teleassistenza” dell’Irccs Neurolesi finiscono al centro di un esposto che la Uil ha presentato in procura, alla corte dei conti, all’Anac ed al presidente della Regione.

La Uil: conflitto d’interessi

In una nota a firma di Ivan Tripodi (segr.gen. Uil) e Pippo Calapai (segr.gen. Uil Fpl) il sindacato chiede chiarimenti su possibili conflitti di interessi che riguarderebbero il direttore scientifico Irccs Dino Bramanti. La querelle ha causato polemiche nel giorno dell’avvio dell’app regionale su chi arriva in Sicilia.

L’Irccs e la Telemedicina

L’assessorato regionale alla salute con decreto n. 381/2020 ha individuato l’Irccs Neurolesi di Messina quale Centro HUB per la gestione della Telemedicina e Teleassistenza COVID – 19 per l’intera Sicilia. La Uil e la Uil Fpl in più occasioni ha chiesto all’Irccs copia degli atti deliberativi relativi all’aggiudicazione di gara per quanto attiene la gestione della piattaforma informatica che avrebbe dovuto gestire tale servizio ‘TeleCovidSicilia‘. Stando al sindacato sembra che il servizio sia stato affidato senza gara e la gestione della piattaforma informatica COVID-19 sarebbe stata affidata alla società ‘Dedalus SpA’.

Dino Bramanti e la figlia Alessia

Senza entrare nel merito sulle procedure adottate dall’Irccs- scrivono Tripodi e Calapai– relative all’affidamento di tale servizio che sarebbe privo di indizione di gara d’appalto a fronte di un notevole impegno di spesa, il progetto presentato il 6 maggio dal Direttore Scientifico Placido Bramanti e dal Direttore Generale Vincenzo Barone è stato accolto il giorno dopo dall’assessore Razza. Appare singolare e meritevole di attenzione che la gestione di tale importante servizio sia stata affidata alla società presso cui presta servizio in qualità di Project Manager l’ing. Alessia Bramanti, figlia del Direttore Scientifico Placido Bramanti, come pubblicamente dichiarato dalla stessa e come risulta dal sito Linkedin. Inoltre, la società ‘Dedalus SpA’ è già stata affidataria di vari ulteriori servizi presso l’IRCCS Neurolesi di Messina”.

Controllore e controllato in famiglia

La Uil ritiene che il direttore scientifico Bramanti sia incompatibile con il ruolo che riveste poiché si appalesa un grave e macroscopico conflitto di interessi in quanto da un lato è il Direttore del Progetto “TeleCovidSiclia” e dall’altro lato la figlia, per ammissione della stessa ai giornalisti, è esecutore del progetto “App SiciliaSiCura” nella qualità di Project Manager. La situazione è tale per cui controllore e controllato sono della stessa famiglia dal momento che l’app SiciliaSiCura utilizza quale piattaforma operativa Telemedicina e Teleassistenza, così come dichiarato da Alessia Bramanti all’Ansa. L’assessore regionale Ruggero Razza ha dichiarato che l’App Sicilia SiCura e la Telemedicina dell’Irccs sono distinte e separate.

La Uil: “Razza chiarisca”

Riteniamo indispensabile- continuano Tripodi e Calapai– che l’assessore Razza spieghi chi ha commissionato la realizzazione dell’App, chi pagherà materialmente l’applicazione e, da ultimo, da quale Struttura verrà garantita la funzionalità della “Teleassistenza” dei turisti che giungono in Sicilia”.

Intervenga la Procura

Uil e Uilfpl chiedono alla Procura, alla Corte dei Conti ed all’Anac d’intervenire per rimuovere il conflitto d’interessi del Direttore Scientifico dell’IRCCS Dino Bramanti, dal momento che potrebbero configurarsi eventuali danni alla gestione della cosa pubblica. Il sindacato ha dato mandato ai legali di predisporre un articolato esposto sulla vicenda ‘App SiciliaSiCura’ e sul servizio di ‘Telemedicina e Teleassistenza Covid-19’, da inviare alla Procura di Palermo e alla Procura della Corte dei Conti.

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