Palazzine senza opere di urbanizzazione: all’Annunziata una situazione “congelata” da oltre dieci anni

Palazzine senza opere di urbanizzazione: all’Annunziata una situazione “congelata” da oltre dieci anni

Palazzine senza opere di urbanizzazione: all’Annunziata una situazione “congelata” da oltre dieci anni

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martedì 10 Aprile 2012 - 07:46

Il caso è quello del complesso “Garden Ville”, realizzato dalla ditta Vitale, ora in fallimento, che non ha mai proceduto alla consegna delle opere di urbanizzazione previste. Il V quartiere chiede risposte

Come spesso accade quando ad essere coinvolti sono diversi dipartimenti che tra di loro rimpallano le competenze, la vicenda diventa lunga e complessa, soprattutto se esse riguarda edilizia ed opere di urbanizzazione. Tale è quella riguardante la mancata acquisizione, nel patrimonio comunale, di un’area da destinarsi a spazi di verde attrezzato con campi sportivi all’Annunziata in contrada Conca D’oro. Ciò, almeno, è quanto avrebbe dovuto mettere in atto la ditta Vitale, ormai fallita, nell’ambito dei lavori del complesso “Garden Ville”. A risollevare la questione, con una nuova interrogazione, dopo quella già invita al sindaco nel mese di dicembre, è il presidente del V quartiere Alessandro Russo. Una sollecitazione che si rende necessaria soprattutto alla luce della condizione di degrado in cui versano le aree in questione, abbandonate a sé stesse e meta di tossicodipendenti.

Nelle scorse settimane il Dipartimento Pianificazione Urbanistica ha inviato al quartiere la documentazione relativa all’iter di acquisizione delle opere di urbanizzazione primaria realizzate presso il cpl. “Garden Ville”: dalla carte si evince che le aree interessate, costituiscono parti rilevanti degli interventi che la ditta realizzatrice (ex ditta Vitale Immobiliare S.p.A., in fallimento e curatela fallimentare dell’Avv. Ernesto Fiorillo, Foro di Messina) si era impegnata, con convenzione di concessione edilizia, a cedere al patrimonio comunale. A bloccare l’iter di acquisizione, come rilevato dalla perizia tecnica effettuata dal perito tecnico Antonio Ruggeri nel 2001, si è però posta la mancata corrispondenza tra quanto previsto nella concessione edilizia tra Ditta Vitale Immobiliare S.p.A. e Comune di Messina e quanto effettivamente realizzato dalla ditta costruttrice.

E tuttavia, di fronte l’anomalia, riscontrata ben oltre 10 anni fa, il quartiere evidenzia come l’Ufficio Legale, nonostante la documentazione prodotta dagli uffici tecnici, “non abbia attivato nessuna per attivare le azioni previste dal Codice Civile per la tutela dell’interesse comunale e della proprietà pubblica”. Un atteggiamento considerato inspiegabile soprattutto perché, sempre come riportato nell’interrogazione, “l’avv. Fiorillo, curatore fallimentare della Ditta Vitale Immobiliare S.p.A., con nota risalente al 2002 avesse dichiarato la propria disponibilità a cedere le aree di cui alla convenzione edilizia tra l’amministrazione e la ditta”.

Il quartiere, alla luce della mancate soluzioni e dei continui rimpalli tra dipartimenti, rinnova agli uffici competenti l’invito a “sbrogliare” l’intricata matassa, approfondendo “le ragioni che stanno alla base di questa inerzia insolita, eventualmente accertando le responsabilità per poterle chiaramente individuare e sanzionare per l’oggettivo ostacolo che un tale passivo atteggiamento sta arrecando al superiore interesse della collettività”, ma soprattutto chiede di conoscere “lo stato di avanzamento del procedimento di acquisizione delle aree e delle opere di urbanizzazione primaria del complesso “Garden Ville” al patrimonio comunale, segnatamente delle vie pubbliche e dell’area a giochi posta su Via Leonardi – Conca d’Oro”. La circoscrizione avanza però anche un’altra proposta, quella cioè di individuare, in caso di ritardi, altri centri di socializzazione e di aggregazione nel rione Annunziata, zona sempre più a misura di palazzo che di uomo.

(l’immagine non si riferisce alla palazzina di cui si parla nell’articolo)

Un commento

  1. I dipartimenti dell’Urbanistica hanno foraggiato la cultura dei palazzinari nostrani, il cui motto è UNA PARTICELLA UN PALAZZO, guai a destinare un millimetro quadro alle opere di urbanizzazione.
    Per i dipartimenti dell’Urbanistica vale il detto messinese:
    le opere di urbanizzazione CHI FA SI MANCIUNU.

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