Giardini. Degrado a Recanati e pericoli ad Ortogrande, l'Amministrazione corre ai ripari

Giardini. Degrado a Recanati e pericoli ad Ortogrande, l’Amministrazione corre ai ripari

Enrico Scandurra

Giardini. Degrado a Recanati e pericoli ad Ortogrande, l’Amministrazione corre ai ripari

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martedì 01 Marzo 2016 - 13:45

Il gruppo politico naxiota "Agorà" evidenzia i problemi del rione sud del paese, mentre Pallio è alle prese con le continue esondazioni delle vicine saie e nella frazione collinare è allarme per le precarie condizioni della rete paramassi e delle griglie caditoie per le acque piovane.

Centro storico intasato da autoveicoli e centauri nelle ore di punta, decoro urbano fatiscente, Recanati nel degrado, Pallio “sott’acqua”. E tutto mentre l’Amministrazione comunale sta cercando di risolvere i problemi relativi al dissesto idrogeologico di via degli Ulivi e di altre aree periferiche. Di mezzo le invettive del gruppo politico “Agorà” che si sta muovendo al suo interno per evidenziare al sindaco Nello Lo Turco e ai componenti della sua Giunta lo stato di incuria in cui versano zone densamente popolate e che, tra non molto, saranno “invase” dai primi turisti. Per questo motivo i vertici del movimento, Angela Battello e Gabriele La Fauce, stanno portando avanti proteste, rimbalzate anche sulla loro pagina facebook, dove sono state pubblicate foto che immortalavano pali della segnaletica stradale e turistica accasciati al suolo, aiuole non curate sul lungomare Tysandros e situazioni di incuria generale nella zona sud del paese. Proprio nel rione di Recanati la situazione resta problematica per la presenza di slarghi completamente assediati da erbacce che ne ostruiscono il passaggio dei pedoni, mentre Pallio è sempre alle prese con i soliti allagamenti provocati dall’esondazione delle saie vicine.

Tutti “nodi”, che sono sotto la lente d’ingrandimento dell’attuale Amministrazione comunale, impegnata per il momento nella risoluzione di problemi relativi alla mitigazione del rischio alluvioni e alla messa in sicurezza di zone interessate da smottamenti. Rioni come Ortogrande, dove il costone continua a minacciare i complessi residenziali retrostanti. Qui il delegato del locale comitato, Tommaso Gialloreto, ha già inviato il 22 febbraio scorso due telegrammi all’indirizzo di Palazzo dei Naxioti per evidenziare “come la griglia caditoia delle acque piovane di via Guglielmo Marconi stia collassando, mentre la parete rocciosa prema ancora sulla rete paramassi”. A tal proposito il primo cittadino naxiota ha risposto, nei giorni scorsi, che il problema verrà risolto a breve con interventi immediati. Lavori che, però, non sono ancora stati effettuati.

Enrico Scandurra

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