Il Comune di Milazzo torna ad assumere: ecco quali figure sono richieste

Lo scorso 31 dicembre sono state approvate le linee guida del piano triennale del fabbisogno del personale – non senza scatenare polemiche – che prevedono la stabilizzazione per una trentina di precari interni all'ente comunale di Milazzo e l'assunzione di personale esterno, per un totale di 18 risorse e sempre tramite concorso pubblico. La maggior parte delle risorse saranno destinate alla polizia municipale locale.

Andiamo a scoprire di quale figure si tratta. Per la maggiore si tratta di figure della categoria D, la più alta nella PA e che riguarda solo il personale laureato, quindi i funzionari. In totale sono 8 funzionari e dirigenti – quelli che proprio mancano al Comune – e 8 per la Categoria C, che di solito sono i cosiddetti tecnici, vale a dire i diplomati che svolgono appunto specifiche mansioni, esempio geometri periti agrari ecc.

Nello specifico, il Comune di Milazzo, con procedura di concorso, e a strumenti finanziari approvati, deve poter assumere, leggendo la delibera n. 190, 7 agenti di polizia municipale per un totale di 219 mila euro di costo annuo, circa 30 mila euro di stipendio annuo.

Stesso stipendio per il posto di istruttore contabile – basta il diploma – mentre due posti sono riservati alle categorie protette di fascia A (operatore generico) secondo la legge 68 del 1999.

Le altre categorie sono quelle D, funzionari e dirigenti, si accede quindi solo con la laurea e previo concorso pubblico. Lo stipendio è sempre lo stesso, 30 mila euro l'anno. Le figure richieste sono 7 in particolare: 2 funzionari tecnici – di cui uno categoria protetta – 2 funzionari contabili, 1 istruttore direttivo, 1 istruttore direttivo amministrativo, 1 istruttore direttivo PM (Polizia Municipale).

Il bando che raccoglierà tutte le informazioni per accedere al concorso sarà presumibilmente emesso tra settembre e ottobre prossimo. Ma è ipotizzabile, guardando concorsi simili di altri enti, che saranno indispensabili lauree quinquiennali in giurisprudenza o in economia.