Tripi sorge nel luogo dove viveva l'antica civiltà abacena, tra necropoli e musei, sentieri per il trekking e un castello normanno che gode di una visuale unica al mondo
Lo chiamano il sindaco del fare, il rivoluzionario ed energico Michele Lemmo ha letteralmente stravolto il paese di Tripi. Poco meno di mille abitanti, schiacciato tra le pretese attrattive di Montalbano e Furnari, negli ultimi anni il degrado e la mala politica avevano oscurato le ambizioni di questo piccolo borgo a ridosso dei Nebrodi.
Lui, giovane milazzese, ha invece messo mano al sistema raggiungendo da subito degli importanti risultati a sei mesi quasi dal voto di giugno che lo ha sancito come Sindaco della rottura col passato. Finanziamenti, eventi turistici, risanamento delle casse pubbliche, messa in sicurezza della discarica, la pulizia degli alvei fluviali, la nuova governance interna al palazzo comunale, la pulizia e la nuova gestione dei rifiuti. Sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti tra cui la partnership avviata con i comuni di Novara e Montalbano Elicona a finalità turistica. Merito anche dell'Assessore ai Beni Culturali Dario Monforte, anche lui molto operativo nella promozione del brand comunale.
L'ultimo evento in ordine cronologico sarà domenica in piazza per San Martino con decine di stand di prodotti tipici e animazione. A breve dovrebbe anche ripartire la scuola elementare di Campogrande che sarà messa in sicurezza, una struttura che doveva essere recuperata da anni così come la chiesetta di Casale. Difficile stare al passo della giunta, la rivoluzione targata "Prima il territorio", parte da una squadra che in maniera virtuosa sostiene e si fa sostenere dal sindaco Lemmo.