S. Teresa a lutto per Angelo. Il parroco: tante tragedie, triste primato

S. Teresa a lutto per Angelo. Il parroco: tante tragedie, triste primato

Carmelo Caspanello

S. Teresa a lutto per Angelo. Il parroco: tante tragedie, triste primato

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martedì 15 Gennaio 2019 - 12:21
LA TRAGEDIA

S. TERESA – Rabbia, dolore. Lutto. L’ennesimo, in pochi mesi, quello che ha colpito l’intera comunità di S. Teresa di Riva. Già scossa, pochi giorni addietro, dalla morte di Salvatore, un bimbo di 10 anni, "rapito" nel sonno, nel cuore della notte. Nei mesi precedenti i santateresini hanno pianto altri concittadini, venuti a mancare improvvisamente, in giovane età. Nel discorso di Capodanno il sindaco, Danilo Lo Giudice, aveva auspicato che il 2018 portasse con se questa lunga scia di lutti e il 2019 non facesse registrare nuove tragedie. Così non è stato. L’ultima morte “assurda” è toccata all’alba di oggi ad Angelo Spadaro, il poliziotto residente nel popoloso quartiere di Sparagonà. Stava svolgendo il suo lavoro, in autostrada. Si trovava in quel posto per aiutare gli altri, in seguito ad un incidente. E’ stato a sua volta travolto da un mezzo.

Il parroco del Santuario S. Maria del Carmelo, don Ettore Sentimentale, si è recato nell’abitazione dei familiari, per far sentire la vicinanza dell’intera comunità religiosa. Ci sono i genitori di Angelo, scossi dalla tragedia. In strada si sono radunate decine di persone, giunte non appena in paese si è sparsa la notizia. C’è anche un’ambulanza del 118. Padre Ettore è rimasto in silenzio. Una preghiera. E poi è andato via. “S. Teresa sta vivendo un triste primato, tante tragedie…”, commenta con un fil di voce riferendosi ai lutti degli ultimi mesi.

“Faccio fatica – fa eco il sindaco, Danilo Lo Giudice – quando vengo informato di queste tragedie. Non so cosa sta succedendo alla nostra comunità, non finiamo di piangere un figlio che subito ci ritroviamo colpiti da un nuovo dolore. E questo accade ormai da mesi”. Il primo cittadino scuote la testa: “Ci lascia un altro figlio della nostra comunità, mentre – ripete – si trova al lavoro per garantire la sicurezza altrui. Non ci posso credere. Era una persona garbata, sempre gentile, altruista. Siamo nello sconforto. L’unica speranza – prosegue il sindaco – è che il buon Dio lo accolga nel suo regno come un angelo, qual è stato fino all’ultimo giorno in cui ha vissuto su questa terra. Ai familiari esprimo il mio cordoglio, a nome di tutta la comunità”. Lo Giudice ha annunciato che il giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino.

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