nebrodi

Trasporto disabili. Giovedì un tavolo tecnico coi sindaci dei nebrodi

Torniamo nuovamente sulla questione del mancato servizio di trasporto per alunni disabili, che ha interessato diversi comuni dei nebrodi. Una situazione che ha generato molte criticità, dovuta alle diverse gare andate deserte. Nei giorni scorsi avevano preso la parola anche i genitori degli alunni e diverse forze sindacali a cui, adesso, si aggiunge il sindacato autonomo Fiadel.

Convocato un tavolo tecnico

Questa mattina l’incontro tra i portavoce del Fiadel e il capo di gabinetto della prefettura, Caterina Minutoli che ha spiegato come il prefetto Maria Carmela Librizzi abbia convocato un tavolo tecnico già per domani. A presenziare saranno il sindaco della città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, e i sindaci dei comuni dei nebrodi interessati dalla vertenza.

“Siamo soddisfatti della decisione del prefetto di convocare d’urgenza il tavolo alla presenza di tutti i sindaci interessati per risolvere questo problema e assicurare ai ragazzi disabili il diritto allo studio, costituzionalmente garantito -hanno dichiarato al termine dell’incontro i dirigenti sindacali Clara Crocè e Gianluca Gangemi- Siamo sempre stati contrari all’affidamento del servizio direttamente alle famiglie, che già hanno i propri problemi e non possono sobbarcarsi anche il peso non indifferente di accompagnare i figli a scuola. Il trasporto degli studenti disabili è un servizio essenziale che deve essere garantito dalle istituzioni”.

La soluzione proposta dalla città metropolitana, sulla quale si erano già espressi i genitori di alcuni alunni di un istituto di Sant’Agata Militello, consisteva in un rimborso su base chilometrica.

Disagi anche per i lavoratori

I portavoce sindacali hanno poi concluso, ponendo l’attenzione anche sui disagi vissuti dai lavoratori che avrebbero dovuto svolgere il servizio di trasporto.

“Non dimentichiamo che oltre ai disagi di questi ragazzi -hanno dichiarato- c’è pure il grave problema occupazionale degli operatori impegnati nel trasporto, che da giugno sono rimasti senza lavoro e che adesso sono anche privi di ammortizzatori sociali”.