Torna per la sua quinta edizione l’evento benefico organizzato da Terra di Gesù Onlus. Ad unirsi musica, danza, poesia e un ospite speciale: Carlino Mezzolitro
Musica, danza, temi importanti e tante emozioni. In una perfetta sinfonia in cui ogni nota è imprescindibile e si lega alle altre dolcemente, Terra di Gesù Onlus ha realizzato una serata che celebra l’arte in tutte le sua forme e si dona come regalo alla sua città e, soprattutto, a chi ne ha più bisogno.
Serata musico-culturale di solidarietà
“Un amore di Natale” torna, infatti, per la sua quinta edizione al Teatro Annibale. Appuntamento, ormai, desiderato e atteso; l’evento organizzato dalla Onlus di Francesco Certo ha emozionato il pubblico, l’ha divertito e l’ha fatto riflettere.
Un vero e proprio spettacolo Musico-Culturale di Solidarietà, dedicato agli “invisibili”. I proventi dell’evento sono destinati, infatti, al Centro del Buon Pastore e alla Casa della Misericordia di Camaro Superiore.
La kermesse
Musica, danza, poesia, cultura e arte si donano nella kermesse presentata da Marina Bottari, con la regia di Gianni Rizzo.
Tantissimi gli artisti in scena. Barbara Arcadi ha interpretato le canzoni inedite scritte da Francesco Certo: “Pensami ogni volta” e “Torna da me”.
Il maestro trombettista Salvatore Di Blasi ha coinvolto il pubblico con le sue melodie.Paola Miraglia, accompagnata dal chitarrista Giuseppe Mangano, ha recitano “Essere medico”, cui sono seguiti dei brani gospel.
Rosanna Gargano ha danzato sulla voce recitante di Giada Vadalà, in una esibizione dedicata al tema della violenza sulle donne e in un’altra dedicata alla pace, commuovendo il pubblico.
Giuseppe Ruggeri, medico poeta, vicepresidente Amsi, ha portato in scena la video poesia “I figli del vento”. A seguire abbiamo apprezzato Daniela Rando e Carlo Giappi nel loro repertorio, mentre il coro Eugenio Arena ci ha trasportato tra le atmosfere natalizie con “Scendi dalle stelle”, “Canto siciliano di Natale” e “Bianco Natale”. Le donne di Terra di Gesù, invece, hanno recitato la poesia della volontaria Ada Macrì sulla befana.
A regalare sorrisi ed emozioni le coreografie della maestra Giada Minissale eseguite dai suoi piccoli allievi della Palestra My Body House. I danzatori del primo corso di Danza Moderna (Cristian, Giorgia, Letizia, Evelyn, Selene, Arianna, Asia) hanno ballato sulle note di “Jingle Bell Rock”; sul brano “Christmas Lights” hanno danzato, invece, quelli del secondo corso (Alessandra, Elisa, Martina, Jennifer, Alison, Matilde, Iris, Miriam, Jennifer).
Carlino Mezzolitro
Tra tutte le esibizioni un posto d’onore è stato riservato ad un’ospite speciale, ancora una volta creato da Francesco Certo e portato sul palco da Michele Careno. Si tratta di Carlino Mezzolitro, protagonista di tre racconti che hanno colpito e divertito al tempo stesso il pubblico. Sono: “Nasce Carlino Mezzolitro”; “Carlino Mezzolitro e il Pianeta Guerra” e “Carlino Mezzolitro e la bancarotta di Babbo Natale”.
Carlino osserva quanto di negativo e brutto abiti la nostra terra, viene spiazzato da tanto male, per questo porta con sé sempre una fiaschetta di vino. Non è un ubriacone, la fiaschetta è come la sua copertina di Linus, lo aiuta ad affrontare la realtà, ad avere una visione più nitida del mondo prima di agire. Alla fine riesce sempre, infatti, ad accompagnare verso il bene chi sembra aver scelto il male.
“Un evento che si nutre di entusiasmo”
Cifra distintiva dell’evento, e di tutte le iniziative organizzate da Terra di Gesù, è la voglia di fare e di fare del bene.
“È un evento che si nutre di entusiasmo”: così l’ha definito la coreografa Giada Minissale. “Sono grata di partecipare per il secondo anno a questa iniziativa i cui elementi fondamentali sono l’amore e la gioia. E non potrei essere più felice di portare qui i miei piccoli danzatori che mi riempiono di soddisfazione. Hanno fatto tanto in poco tempo e con tanto impegno, la passione e la luce che vedo nei loro occhi è ciò che mi arricchisce ogni giorno. La stessa luce che brilla in tutta la Onlus di Francesco Certo, che non può far altro che coinvolgerci e coinvolgere. ‘Un amore di Natale’ si nutre di entusiasmo e di entusiasmo riempie chiunque ne fa parte”.
