Unime, corso del Centro europeo di diritto spaziale. Studenti sull'Etna

Unime, corso del Centro europeo di diritto spaziale. Studenti sull’Etna

Redazione

Unime, corso del Centro europeo di diritto spaziale. Studenti sull’Etna

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giovedì 12 Settembre 2019 - 09:12

Il tema scelto quest’anno è di grande attualità e molto legato al territorio siciliano: gestione dei disastri e dello spazio esterno

Si concluderà domani con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione la XXVIII edizione dell’Ecsl (centro europeo di diritto spaziale) – corso estivo in diritto e politica dello Spazio, organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina, in collaborazione con l’European Centre of Space Law dell’Esa (Agenzia spaziale europea), con l’obiettivo di garantire un’offerta di occasioni di studio e di ricerca internazionali altamente qualificate.

Il tema scelto quest’anno è di grande attualità e molto legato al territorio siciliano: gestione dei disastri e dello spazio esterno.

Nei giorni scorsi, grazie alla preziosa collaborazione dell’Ingv di Catania, i 45 partecipanti provenienti da tutto il mondo si sono recati per una visita di studio presso il rifugio Pizzi Deneri a quota 2800 metri sul livello del mare, sul versante nord dell’Etna accompagnati, fra l’altro, dalla dott.ssa Giulia Colavecchio dell’Università di Messina, dal dott. Marco Ferrazzani e dalla dott.ssa Chehineze Bouafia dell’European Centre for Space Law, dal prof. Philippe Achilleas dell’Università Paris-Sud e dalla dott. ssa Veronique Glaude dell’Itu.

L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa ha riservato al gruppo uno spettacolo inatteso, consentendo di assistere all’eruzione del cratere di nord-est. Durante la visita, la dott.ssa Claudia Corradino (Ingv) ha illustrato le tecniche satellitari utilizzate per il monitoraggio dell’attività vulcanica etnea e strombolana e il dott. Mario Pulvirenti (Ingv) ha mostrato le reti di sensori GPS utilizzate per le rilevazioni sismiche.

La giornata è proseguita con un ciclo di lezioni tenute presso la sede dell’Ingv di Catania dalla dott.ssa Tania Ganci (Ingv), dalla dott.ssa Simona Scollo (Ingv) e dalla prof.ssa Barbara Orecchio (Unime) che hanno permesso ai partecipanti di apprendere i metodi di studio degli space data per monitorare le attività vulcaniche e gestire le emergenze.

Le risorse spaziali hanno, infatti, una rilevanza cruciale per la protezione ambientale terrestre. Terremoti, uragani, alluvioni, incendi e altri disastri naturali, possono essere misurate, gestite e, in alcuni casi, le circostanze peggiori possono essere evitate grazie alla tecnologia spaziale. Per queste ragioni – sottolinea la prof.ssa Panella, responsabile scientifico del corso – la rilevanza del diritto dello spazio acquisisce sempre maggiore rilevanza, per gli Stati, per le organizzazioni internazionali e per le società private.

Il Parco dell’Etna e i Comuni di Linguaglossa e di Castiglione di Sicilia hanno concesso il nulla-osta per motivi di studio, consentendo al gruppo di studenti e docenti  di utilizzare la strada di congiunzione tra Piano Provenzana e Pizzi Deneri.

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