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Vaccini buttati nel messinese, l’Asp: “non succederà più”

A Barcellona alcune dosi di vaccino Pfizer non somministrate a fine giornata sono finite nella spazzatura. Dopo la denuncia del deputato FI Tommaso Calderone, l’Asp interviene con una direttiva interna e assicura: “erano soltanto 2 fiale e non accadrà più“. Ma un protocollo esiste già.

Dove non può il buon senso, l’Asp prova a mettere una pezza al “pasticciaccio” delle fiale di vaccino anti covid buttate all’ospedale di Barcellona precisando ai centri vaccinali come comportarsi, se a fine giornata qualche fiala di quelle prenotate non è stata utilizzata. La stessa Asp ammette però che il protocollo prevede già come comportarsi.

“Le dosi non utilizzate correttamente erano solo due: l’errore, comunque grave, è stato creato perché non si è seguito il protocollo previsto in questi casi. Quanto è successo, solo perché due persone che erano prenotate e non si sono presentate, è stato un inconveniente che non deve più verificarsi: si deve seguire quanto previsto dalla procedura, cioè chiamare il giorno prima ogni utente per avere conferma della presenza e, nel caso di impossibilità di qualcuno a recarsi al punto vaccinale, avere già una lista alternativa di prenotazioni dalla quale attingere per non sprecare alcuna dose”, precisa il direttore generale facente funzioni Bernardo Alagna.

Ieri Alagna ha richiamato all’ordine i medici vaccinatori spiegando loro la procedura per fare in modo che tutto questo non accada mai più.

“Seguendo questi provvedimenti non ci dovrebbero essere più problemi di questo tipo – si augura Alagna – E’ bene rilevare che quello dei vaccini inutilizzati e gettati perché non conservabili è un problema di carattere generale, al punto che il Commissario Nazionale Covid 19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha ritenuto proprio ieri di dover intervenire con una propria ordinanza – la n. 2/2021 ndr – che fuga ogni dubbio, spiegando in particolare che: “le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzare l’impiego, evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal Piano nazionale dei vaccini e successive Raccomandazioni”.

Era stato Tommaso Calderone a far emergere l’accaduto, annunciando una apposita interrogazione all’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza: “Mentre il Paese arranca, alla ricerca dei vaccini a Barcellona avvengono fatti incomprensibili. Sto scrivendo una interrogazione urgente all’assessore alla Sanità e una richiesta di audizione del medico di cui sopra in Commissione Sanità. Invece di fare parate per inaugurare i Centri di Vaccinazione (vorrei capire la utilità) forse sarebbe più utile occuparsi dei problemi reali. “

In apertura foto d’archivio non inerente strettamente al caso