Il No del M5S, dei Fratelli d'Italia e di Speranza, Pd riformista FOTO E VIDEO

Il No del M5S, dei Fratelli d’Italia e di Speranza, Pd riformista FOTO E VIDEO

Il No del M5S, dei Fratelli d’Italia e di Speranza, Pd riformista FOTO E VIDEO

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domenica 20 Novembre 2016 - 23:01

Una domenica di appuntamenti per il NO. Comizio del M5S a Piazza Cairoli (vedi anche la FOTOGALLERY), dibattito dei Fratelli d'Italia a Santa Maria Alemanna, incontro con Roberto Speranza, dell'Area Riformista Pd a Milazzo

I 5Stelle scelgono le piazze per dire no. Il tour di Di Battista in treno in Sicilia ha come prima tappa Messina, piazza Cairoli (vedi video allegato), lontano dai palazzi e dalle sedi ufficiali. Messina risponde con una piazza affollata, pronta ad ascoltare sul palco i portavoce sia dell’Ars che del Parlamento. “Dibba” viene accolto tra gli applausi, così come Giancarlo Cancelleri, che nel 2012 ha guidato la prima corsa verso la Regione portando all’Ars 15 deputati. E adesso la campagna referendaria dei 5Stelle in Sicilia guarda alle Regionali dell’ottobre 2017. Il Movimento conta di poter conquistare, proprio nell’isola, il primo governatore a 5Stelle.

“Noi andiamo in mezzo alla gente, stiamo nelle piazze, li ascoltiamo” dicono dal palco i deputati “deve arrivare una risposta popolare anche qui, dalla Sicilia, dove ci sono ancora treni a gasolio, dove lo strapotere dei privati che gestiscono i trasporti, la sanità, a svantaggio della gente, deve finire. Questa riforma vuol togliere i diritti ai cittadini, primo fra tutti quello di eleggere chi li rappresenta. I siciliani devono mettersi di traverso ad un sistema politico che finora ha solo impoverito questo territorio”. Il no del M5S è anche per il Ponte ma con il sì per le infrastrutture “noi abbiamo destinato parte delle nostre indennità per costruire la trazzera quando il viadotto Hymera è crollato, abbiamo creato un fondo per le piccole imprese”.

Dal palco sono state ricordate le numerose proposte presentate per tagliare i costi della politica, le indennità parlamentari ed i tetti degli stipendi, sempre però “affondate” dal voto delle Assemblee. (Fotogallery di Isolino)

A protestare nei confronti degli stessi grillini è stata Maria Cristina Saija, che è stata candidata sindaco del movimento alle amministrative del 2013. La Saija ha ricordato la vicenda delle firme false per le amministrative di Palermo. “Chi dei nostri è coinvolto si è sospeso- replicano- per una vicenda che è tutta da chiarire ancora. Vorremmo che facessero altrettanto i politici che hanno accuse ben più pesanti, mafia, corruzione”. Era stato lo stesso Grillo nei giorni scorsi ad invitare i deputati coinvolti nella vicenda (le firme erano state ricopiate in seguito ad un errore nel primo elenco) ad autosospendersi e così è stato.

La sfida dei grillini è proprio in quell’isola in cui, stando ai sondaggi, il No ha percentuali più alte, al punto che Renzi è già tornato due volte in venti giorni e probabilmente tornerà a ridosso del referendum. Ma se una Messina solitamente tiepida ha invece affollato Piazza Cairoli per seguire il comizio dei 5Stelle (mentre dall’altro lato della piazza c’erano i banchetti del Pd per il sì), ci sono stati altri eventi, sia in città che in provincia, promossi dalle altre forze che si sono schierate contro la riforma.

Fratelli d’Italia

Appuntamento a Santa Maria Alemanna per i Fratelli d’Italia, alla presenza del coordinatore regionale Sandro Pappalardo che ha sottolineato come la riforma non tagli affatto i veri costi della politica. Per quanto riguarda poi la Sicilia, lo Statuto speciale pone un problema per quel che riguarda la possibilità che i deputati regionali siano pure contemporaneamente senatori con a nuova riforma. Lo Statuto speciale infatti vieta la doppia carica di deputato regionale e parlamentare.

Ad aprire i lavori Elvira Amata che si è soffermata sul No dei Fratelli d’Italia da una riforma che toglie ai cittadini la possibilità di eleggere i propri rappresentanti in Senato. A relazionare sulla riforma è stato l’ex senatore Enzo Palumbo, come componente del comitato nazionale X il no e promotore sia del ricorso contro l’Italicum che del ricorso contro il quesito referendario. Alessandro Lo Giusto della costituente di Messina ha ribadito che la legge da approvare è incostituzionale perché viola i principi fondamentali della I parte della Costituzione e tende a eliminare la parte più liberale della Costituzione stessa, ossia la seconda. L'ex deputato Nuccio Carrara ha spiegato come la riforma non faccia altro che sottrarre sovranità al popolo a favore di enti sovra nazionali che in questo momento vengono rappresentati dalla Commissione europea e dalla Bce, che non sono organi elettivi. Giuseppe Sottile del coordinamento nazionale ha chiuso i lavori sottolineando l'impegno di Fratelli d'Italia contro una riforma che cancella la democrazia

Roberto Speranza- Pd Area Riformista

Una tre giorni dedicata al No anche per l’opposizione interna al Pd, ovvero l’Area Riformista che ha in Roberto Speranza il leader di riferimento.

Nell’Aula consiliare di Palazzo dei Leoni si è tenuto l’incontro promosso dal coordinamento di Area Riformista (Giuseppe Grioli, Maria Flavia Timbro, Domenico Siracusano, Santi Interdonato, Giampiero Terranova, Nino Sciutteri) cui ha fatto seguito un dibattito a Milazzo sui temi della riforma.

Ad introdurre i lavori Domenico Siracusano che ha precisato come le questioni sociali che attraversano il paese e le condizioni del PD sono state al centro di Area Riformista a livello locale e nazionale, oggi impegnata a sostegno delle ragioni del No al referendum costituzionale.

In riferimento alle questioni sociali è intervenuto Felice Oteri di Area Riformista PD Milazzo: «La nostra democrazia non gode di buona salute. È necessario ampliare le occasioni di partecipazione, puntando in primis a riforme strutturali del mercato del lavoro che garantiscano libertà e stabilità e non sgravi fiscali di brevi periodi». Sulle stesse questioni Mariella Maggio, parlamentare PD all’Ars ha dichiarato che «è fondamentale incidere sui reali bisogni del Paese, dando potere e non sottraendolo alle istituzioni territoriali».

Il Prof. Giuseppe Restifo dell’ANPI Messina ha, quindi, incentrato il suo intervento sul collegamento tra i nuovi diritti emergenti e i valori della costituzione..
Nel merito della riforma costituzionale è intervenuto Antonio Foti, consigliere comunale PD Milazzo, che, ribadendo le motivazioni tecniche di un “no” al referendum, ha posto l’attenzione sulla necessità di tornare ad ascoltare i territori e le popolazioni. A tal proposito, ha portato all’attenzione dell’on. Speranza il rapporto nevralgico tra salute, ambiente e lavoro nella Valle del Mela e a Milazzo. Ha lanciato, poi, il dibattito sull’idea di una nuova e profonda rivoluzione culturale all’interno della sinistra. Lillo Oceano, segretario generale della CGIL di Messina, ha sottolineato il limiti della riforma nel merito e soprattutto nel metodo che invece di unire sta dividendo il Paese.

Giuseppe Grioli, del PD di Messina, ha, quindi, evidenziato come all’interno del PD il rapporto tra partito e base sia mutato. «Non siamo più una comunità, al vertice c’è solo un capo. Noi siamo un’anima critica che tenta di rimettere in carreggiata il partito, riportando in vita i valori di partecipazione e condivisione propri del centrosinistra».
Ha concluso i lavori l’on. Roberto Speranza. «Da mesi il dibattito nazionale verte solo sulla riforma costituzionale, e non invece sui problemi sociali che interessano davvero ai cittadini. Le disuguaglianze crescono ed il centrosinistra deve tornare a rappresentare queste esigenze. Anche per questo è errata l’impostazione della nuova costituzione che, insieme alla legge elettorale, accentra i poteri nelle mani del partito di maggioranza, lasciando meno spazio ai territori, al parlamento: alla democrazia sostanziale. Conterà solo chi vince le elezioni. Non è questo lo spirito che deve accompagnare una riforma costituzionale.» Speranza in conclusione ha invitato tutti i cittadini ad una mobilitazione democratica a sostegno del No in piena coerenza con i valori fondanti del Partito

4 commenti

  1. Cara ROSARIA il nostro 4 DICEMBRE incrocia inevitabilmente ciò che accade nel mondo intero,quindi quel fiume in piena del MOVIMENTO 5 STELLE è anche un argine all’avanzare degli ALBA DORATA,dei fili spinati di cui urla PAPA FRANCESCO,che sta costringendo Angela MERKEL a ricandidarsi per la quarta volta con un motto disperato “PER DIFENDERE I VALORI DELLA DEMOCRAZIA.”. Un NO forte il 4 DICEMBRE è anche contro questo rovinoso e terribile avanzare, un legarci mani e piedi alla nostra COSTITUZIONE,non stravolgerla. Contenere i costi della POLITICA si può con proposte alternative,come ridurre il numero dei parlamentari; velocizzare l’iter legislativo anche, basta cambiare i regolamenti. DIO non voglia che ceda l’Europa dopo Stati Uniti e Russia.

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  2. Cara ROSARIA il nostro 4 DICEMBRE incrocia inevitabilmente ciò che accade nel mondo intero,quindi quel fiume in piena del MOVIMENTO 5 STELLE è anche un argine all’avanzare degli ALBA DORATA,dei fili spinati di cui urla PAPA FRANCESCO,che sta costringendo Angela MERKEL a ricandidarsi per la quarta volta con un motto disperato “PER DIFENDERE I VALORI DELLA DEMOCRAZIA.”. Un NO forte il 4 DICEMBRE è anche contro questo rovinoso e terribile avanzare, un legarci mani e piedi alla nostra COSTITUZIONE,non stravolgerla. Contenere i costi della POLITICA si può con proposte alternative,come ridurre il numero dei parlamentari; velocizzare l’iter legislativo anche, basta cambiare i regolamenti. DIO non voglia che ceda l’Europa dopo Stati Uniti e Russia.

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