A 3 giorni dal voto e fuori tempo, la Giunta approva il previsionale 2018

Con le valigie in mano e con un ritardo di tre mesi rispetto ai termini imposti dalla legge, la giunta Accorinti ieri pomeriggio ha dato via libera al bilancio previsionale 2018-2020, che ovviamente non potrà essere approvato dal Consiglio Comunale in carica ma dovrà attendere l’insediamento del nuovo sindaco e del nuovo Civico Consesso (VEDI QUI). La nuova amministrazione potrà anche decidere di stracciare la proposta e riproporre un nuovo schema di bilancio, magari dopo una ricognizione dei conti.

L’atto approvato dall’esecutivo guidato da Renato Accorinti è quindi solo un disperato tentativo di apparire 'efficienti' per quel che riguarda il settore finanziario di Palazzo Zanca. Ma se così fosse stato , il previsionale sarebbe stato esitato nei tempi previsti dalla legge (cosa che in questi 5 anni non è mai avvenuta). Tra l’altro sindaco ed assessori uscenti hanno predisposto il bilancio di previsione ma non il rendiconto 2017, decisamente più importante per certificare lo stato dei conti comunali.

Ma vediamo come commentano da Palazzo Zanca la tardiva approvazione del previsionale.

"Il bilancio adottato in equilibrio strutturale e compatibile col piano di riequilibrio finanziario di durata decennale – si legge in un comunicato – è stato approvato per consentire il più immediato avvio dell’esame della proposta da parte del Collegio dei Revisori e porre così in essere tutti gli atti suscettibili di prevenire un eventuale commissariamento dell’Ente, ferma restando la possibilità per l’amministrazione di prossimo insediamento di rivedere le scelte proposte dalla corrente amministrazione prima dell’approvazione del bilancio da parte del Consiglio Comunale”.

“L’amministrazione – continua il comunicato – ha in questi anni tracciato e perseguito un percorso amministrativo, tecnico e politico per evitare il dissesto finanziario del Comune (che avrebbe avuto ripercussioni negative anche sul sistema economico locale), ottenendo in dialogo col Governo e il Parlamento e con il supporto dell’ANCI, più interventi di legge in grado di orientare una normativa ancora “acerba” al reale scopo di un riequilibrio finanziario sostenibile per i Comuni. L’ultimo di questi interventi modificava la durata del riequilibrio pluriennale, portandola fino a venti anni”.

“La prossima Amministrazione avrà la possibilità di far proprio il piano predisposto con la delibera di Giunta n. 94/2018 e di avvalersi del comma 5 dell’articolo 243-bis del Testo Unico degli Enti Locali, riproponendo al nuovo Consiglio il piano a 20 anni in modo da recuperare le risorse sopra indicate, consentendo un più ampio finanziamento dei servizi e un miglior contributo per l’incremento della qualità della vita dei cittadini”.

“Con l’approvazione di questo atto, dunque, l’amministrazione Accorinti lascia al prossimo esecutivo cittadino due strumenti finanziari fondamentali: un bilancio triennale strutturalmente riequilibrato, che rispetta il piano di riequilibrio adottato nel 2015 (e rimodulato nel 2016), e un piano di riequilibrio riformulato, che (come in altre occasioni evidenziato) potrà consentire al Comune di riprendere le assunzioni (col turnover al 100% dei pensionati, che realizzerà un ringiovanimento dell’amministrazione) e alla città di avvalersi di maggiori risorse per i servizi”.