De Luca: "Atm colabrodo. Carte in Procura. All'Aula dico: la recita è finita"

De Luca: “Atm colabrodo. Carte in Procura. All’Aula dico: la recita è finita”

De Luca: “Atm colabrodo. Carte in Procura. All’Aula dico: la recita è finita”

Tag:

sabato 29 Settembre 2018 - 05:35

"In 5 anni all' Atm sono stati fatti nuovi debiti per 33 milioni di euro ed azzerato il capitale sociale". Così il primo cittadino in conferenza stampa "E' iniziato il conto alla rovescia sul Piano di riequilibrio,Messina è al dissesto". All'orizzonte lo spettro di un nuovo commissariamento che la città non accetterebbe

Che l’Atm fosse un colabrodo l’avevamo già detto in campagna elettorale, avendo studiato le carte. Ora abbiamo compreso che è un vaso di Pandora”.

Esordisce così in conferenza stampa per la presentazione del Piano invernale Atm il sindaco De Luca, due ore dopo aver firmato ufficialmente le dimissioni (sebbene siano revocabili e post datate all’8 ottobre).

La verità è altra rispetto a quella che veniva raccontata. Come ho già spiegato nei giorni scorsi le previsioni di spesa dell’Atm non corrispondevano a quanto già impegnato dal Comune. Non c’era quindi copertura finanziaria.

Da 5 anni non si approvano i bilanci e questo ha comportato il fatto che non possiamo trasformarla in spa. In tutta Italia solo l’Atm è ancora azienda speciale. Vi spiego meglio cosa è accaduto con il Piano industriale 2018-2020. A febbraio l’Atm manda una previsione di spesa al Comune per 15 milioni e 400 mila per il 2018, per il 2019 la cifra è di 17 milioni e 171 mila e per il 2020 di 17 milioni e 183 mila. A marzo il segretario generale risponde che non è possibile ed il 21 giugno l’amministrazione Accorinti approva un Piano industriale che prevede 13 milioni e 300 mila per il 2018, 12 milioni e 700 mila per il 2019 e 12 milioni e 100 per il 2020. Nel mese di luglio De Almagro mi trasmette invece il vecchio Piano finanziario, che è DISALLINEATO con quanto aveva impegnato l’amministrazione Accorinti. Anche le assunzioni interinali previste quindi non avevano copertura. Noi abbiamo semplicemente confermato il Piano industriale dell’amministrazione Accorinti. Il servizio dell’Atm è eccellente, ma non ci sono le coperture finanziarie”.

De Luca ha quindi spiegato d’aver fatto nei mesi scorsi l’analisi dei debiti e dei crediti maturati dal 2012 a dicembre 2017. Da quest’analisi il dato che emerge è la formazione di NUOVI DEBITI per un ammontare di 33 milioni di euro (che si aggiungono a quelli accumulati negli anni precedenti). Ai 33 milioni di euro si devono aggiungere i 16 milioni di azzeramento del capitale sociale e si arriva quindi ai 50 milioni indicati dal sindaco come cifra della drammatica situazione dei conti dell’Atm.

Il capitale sociale è stato azzerato, è scomparso. Il fondo rischi è stato depauperato per un milione di euro. Aggiungiamo 330 contenziosi sia con i lavoratori che con l’Agenzia delle entrate, con la quale il contenzioso è di oltre 16 milioni di euro. Se entriamo nel dettaglio i debiti previdenziali sono aumentati del 600% e quelli tributari del 450%. Eppure Accorinti inviando lettere di buone referenze vantava le doti di Foti…..Con questi risultati….”

Il debito tributario è passato dai 2 milioni del 2012 ai 12 del 2017, mentre quello con gli istituti di previdenza dai 3 milioni e 200 mila del 2012 ai 22 milioni del 2017.

A conclusione della conferenza stampa il presidente dell’Atm Campagna ha tra l’altro dichiarato “paghiamo gli stipendi il 1 di ogni mese e inoltre paghiamo i contributi, perché un’azienda deve fare questo”.

Ma il sindaco, nello snocciolare i conti in rosso dell’Atm ha specificato d’aver già mandato tutto in Procura: “Ai sindacati che mi chiedono di fare nomi e cognomi rispondo che di tante carte se ne occuperà un altro Palazzo. Questo schifo di Atm deve chiudere, quest’Atm che produce debiti ed è condizionata dai sindacati, non fa strategie di collegamenti. Noi riorganizzeremo l’azienda, non faremo macelleria sociale ma ricollocheremo i lavoratori.

Ad esempio, Messina ha ancora le ztl con gli operatori, mentre ovunque in Italia ci sono i parchimetri. Tra 10 mesi metteremo i parchimetri e i 100 operatori delle ztl potranno essere formati per fare gli autisti dell’Atm. Risparmieremo risorse e avremo ulteriori autisti. L’assunzione degli interinali era un disegno criminale, pensato appositamente per farli poi assumere a tempo indeterminato senza alcun concorso pubblico. Forse voi a Messina siete abituati con questi sistemi ma noi non possiamo tollerarli. Tra l’altro non c’era alcuna copertura finanziaria”.

De Luca si è poi soffermato sui rapporti con il consiglio comunale, raccontando come poco prima della seduta di giovedì sera (quella dedicata all’esame delle modifiche al Regolamento), una delegazione si sia recata nella sua stanza. Nel corso dell’incontro era stato deciso, di comune accordo, di rinviare a successiva seduta l’esame della delibera che riguardava la graduatoria degli alloggi popolari per l’Annunziata e di iniziare l’esame delle modifiche al Regolamento.

Ho chiesto di avviare almeno l’esame della delibera sul regolamento. Subito dopo siamo andati in Aula. C’è stata una discussione di un’ora e mezza sul risanamento, nonostante avessimo detto di rinviare. Poi sono spuntati 50 emendamenti sulle modifiche al regolamento. Per evitare che si dicesse che io faccio pressioni ho deciso di lasciare la seduta. Ed è finita come sapete. Mi chiedo ma non esiste più il bon ton istituzionale? Ma questo per me è un discorso che considero passato, perché adesso la questione è un’altra. Io dovrò portare 40 delibere importantissime da esaminare in 60 giorni. I consiglieri riusciranno a seguire questi ritmi? Non sono in condizioni di reggere i miei ritmi. Ho chiesto al presidente del consiglio Cardile di convocare per sabato 6 ottobre una seduta straordinaria. Dobbiamo capire, è scattato il conto alla rovescia per il Piano di riequilibrio. Quel piano contiene il 60% di falsità.Ci sono consiglieri comunali che non sanno cosa hanno votato in passato. Ora la recita è finita. Messina è al dissesto, ognuno si deve assumere le sue responsabilità

Ma le dimissioni comporterebbero un ennesimo commissariamento che è per la città improponibile ed inaccettabile. Nè è più possibile continuare con questo tira e molla anche nei confronti di un consiglio comunale che si è dimostrato completamente diverso dal precedente e che tutto ha dato tranne l'impressione di non voler lavorare. E' un consiglio comunale che ha alzato l'asticella della qualità, della competenza, della presenza, pronto alla condivisione ed al confronto sui fatti. Rompere un percorso importante avviato adesso sarebbe un gravissimo errore, sopratutto per il futuro della città.

<iframe src="https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FTempostretto.it%2Fvideos%2F679184932468329%2F&show_text=0&width=560" width="560" height="315" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowTransparency="true" allowFullScreen="true"></iframe>

Rosaria Brancato

5 commenti

  1. Ma non aveva detto che avrebbe richiesto l’intervento della Corte Dei Conti? Si può avere una versione definitiva di uno qualunque degli interventi che intende fare o dobbiamo viaggiare alla giornata?

    0
    0
  2. Tutto quello che De Luca ha raccontato sui conti dell’ATM sembrerebbe incredibile: ma i revisori dei conti dov’erano? il segretario generale non si è accorto di nulla? l’avvocatura del comune non ha segnalato nulla alla Corte dei conti? Abbiamo bisogno che tutto sia confermato da professionisti seri e non coinvolti prima di credere ad un sindaco abituato alle sceneggiate!

    0
    0
  3. Sconcertante. L’unica speranza è che il lavoro di indagine e smascheramento delle menzogne dette a danno dei cittadini negli ultimi anni, prosegua incessante. La città, oltre a una impellente necessità di tornare normale, ha un altrettanto urgente bisogno di verità, di conoscere gli autori del disastro e fino a che punto sono stati in grado di nascondere lo stato delle cose. Vogliamo la verità.

    0
    0
  4. cammellinodipeluche 29 Settembre 2018 10:24

    Come in tutti gli enti….vedi Comune, vedi ex Provincia etc…..ci SAREBBERO gli organi preposti al controllo…..quindi che si fa…si manda tutto alla magistratura? O si mandano in galera i controllori?…..Non è scoprire il gene dell’eternità….è fare solo 2 + 2

    0
    0
  5. MessineseAttenta 29 Settembre 2018 14:14

    “Tra 10 mesi metteremo i parchimetri e i 100 operatori delle ztl potranno essere formati per fare gli autisti dell’Atm. ”
    E chi non sarà idoneo?
    E chi non se la sente (non è da tutti guidare un bus nel traffico cittadino?
    Li manda a casa ?
    Pensa che la gente sia un numero.
    Dimettiti, come hai promesso!!!!!!!!!!!!!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007