La giunta Accorinti chiede una proroga per il Piano di riequilibrio. Sarebbe la terza

La giunta Accorinti chiede una proroga per il Piano di riequilibrio. Sarebbe la terza

Danila La Torre

La giunta Accorinti chiede una proroga per il Piano di riequilibrio. Sarebbe la terza

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lunedì 25 Agosto 2014 - 16:57

Il Comune ha già beneficiato di due proroghe e adesso chiede che i termini per l`approvazione dello strumento finanziario siano prolungati al 30 settembre. La richiesta avanzata da sindaco ed assessori e messa nero su bianco nell`"Agenda Messina" non ha mancato di suscitare polemiche tra i consiglieri comunali. Lo Presti, Russo e David stigmatizzano il comportamento dell`amministrazione comunale

C'è anche il piano di riequilibrio tra i punti dell` "Agenda Messina" che il sindaco Renato Accorinti è pronto a consegnare al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. Per l`esattezza, nel promemoria destinato ai tavoli romani c' è l`esplicita richiesta di una ulteriore proroga per l`approvazione dello strumento finanziario, i cui termini scadranno il prossimo 3 settembre, ormai alle porte.

Il piano di riequilibrio, approvato in giunta poco prima della mezzanotte del 13 agosto, è ancora privo del parere dei revisori dei conti e solo con la ripresa delle attività consiliari è stato possibile calendarizzare una serie di incontri in Commissione Bilancio per approfondire numeri, cifre e previsioni per i prossimi dieci anni, con una vera e propria full immersion contabile e finanziaria.

Ma torniamo alla richiesta di proroga dei termini per il Piano di riequilibrio avanzata al Governo.

"Considerando i problemi posti dall’approvazione degli strumenti tariffari (TASI, TARI) ed il tempo necessitato da questi adempimenti, – si legge nel documento stilato dall`amministrazione comunale- si chiede per l’anno 2014 di spostare al 30 settembre, per i Comuni che abbiano già approvato con delibera di Giunta la proposta di piano di riequilibrio, la data per l’approvazione dei piani di riequilibrio finanziario da parte dei Consigli comunali".

Il Comune chiede quindi al Governo di modificare il comma 573 dell’art.1 della legge n.147 del 27 dicembre 2013(Legge di stabilità ), stabilendo quanto segue: “Per l’esercizio 2014 gli enti locali che hanno avuto il diniego di approvazione da parte del Consiglio Comunale del piano di riequilibrio finanziario… che non abbiano dichiarato il dissesto finanziario ai… possono riproporre, previa deliberazione consiliare, entro il termine perentorio del 30 settembre 2014, la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale … qualora [alla data di entrata in vigore della presente disposizione] [oppure: entro il 15 agosto 2014] sia stato approvato con delibera di Giunta Municipale la proposta di piano di riequilibrio pluriennale … In pendenza del predetto termine del 30 Settembre non trova applicazione l’art. 243-bis, comma 3, del citato testo unico”.

Da Palazzo Zanca sottolineano che «la norma proposta non necessita di copertura di spesa e la forma può essere modificata secondo necessità o opportunità. Contatti con la Ragioneria e la Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali – continua il documento – paiono evidenziare l’assenza di elementi ostativi ad una positiva valutazione della proposta. L’attuale termine del 3 settembre evidenzia l’urgenza dell’intervento normativo proposto e la necessità di inserirlo nel redigendo decreto “SbloccaItalia”».

Insomma, ad un anno dall`insediamento e con ben due proroghe già all`"attivo", che hanno fatto slittare i termini per l`approvazione del piano di riequilibrio prima da gennaio a marzo di quest`anno e poi da maggio al 3 settembre, l`amministrazione chiede la terza proroga.

La richiesta avanzata dalla giunta Accorinti e messa nero su bianco nell`"Agenda Messina"non ha mancato di suscitare polemiche tra i consiglieri comunali, che hanno affrontato l`argomento in sede di Consiglio Comunale dedicato all`autorità Portuale (vedi articolo a parte). La consigliera di Cambiamo Messina dal Basso Nina Lo Presti è convinta che si tratti di una inutile e dannosa dilatazione dei tempi, che non servirà a salvare il Comune dal dissesto. «Non è accettabile – ha detto in Aula – una simile posizione da parte dell’amministrazione. E’ come non voler fischiare la fine della partita all’arbitro prolungando i tempi supplementari, questo si chiama barare». Forti perplessità sono state sollevate anche dalla consigliera del Pd Antonella Russo, secondo la quale è bizzarro proporre la modifica del comma 573, che riguarda tutti i comuni in predissesto, confezionandola addosso al nostro Comune, senza peraltro tenere contro che il potere di legiferare è in capo al Parlamento e non al Governo. Anche il capogruppo del Pd, Paolo David, ha voluto esprimere le proprie preoccupazioni sulla situazione finanziaria di Palazzo Zanca: «Siamo più vicini al dissesto che ad approvare il bilancio consuntivo ed il piano di riequilibrio».

Le critiche dei consiglieri sembrano tuttavia non turbare la tranquillità del vice-sindaco ed assessore al bilancio, Guido Signorino, che giustifica la richiesta della proroga facendola passare quasi per un favore o un "regalo" al Consiglio Comunale: «L`inserimento nell`Agenda Messina di questa richiesta – ha spiegato in Aula – va incontro all`esigenza di facilitare al massimo l`approfondimento e la discussione del piano di riequilibrio».

Come emerso nel corso del dibattito, i consiglieri avrebbero, invece, preferito ricevere per tempo tanto il piano di riequilibrio quanto il consuntivo 2013, ancora al vaglio dei revisori dei conti, ormai comunque in procinto di consegnare la propria relazione ed il parere sul documento contabile.

Intanto, tornando all`"Agenda Messina", dobbiamo aggiungere che nell`elenco presentato a Renzi -che qualcuno ha definito in maniera dispregiativa , "lista della spesa" – Accorinti ed assessori chiedono al Governo nazionale di disporre attraverso il Decreto “Sbloccaitalia” anche «l’utilizzo immediato dei fondi concessi alle amministrazioni in predissesto a valere sul DL n. 174», e questo per due ordini di motivi: facilitare gli accordi con i creditori e velocizzare i pagamenti della PA.

Già, perché nel Piano di riequilibrio approvato dalla giunta mancano le transazioni con i creditori di Palazzo Zanca.

Danila La Torre

10 commenti

  1. mai vista un’armata Brancaleone simile. Se fosse stata una passata Amministrazione a chiedere una legge ad hoc, si sarebbe gridato allo scandalo, adesso tutto è permesso e lecito.
    Questa Amministrazione avrebbe potuto dichiarare il dissesto ed avviare un percorso di risanamento e nulla sarebbe cambiato in peggio…anzi si poteva risalire, anche se faticosamente, il dirupo.
    Anche dovessero dichiararlo adesso, appare del tutto evidente che le responsabilità sono non solo delle passate Amministrazione ma anche dell’attuale, che non vedo sinceramente ben attrezzata per affrontare le difficoltà di una gestione che facile non era ma sempre più complessa diventa.
    Mi sia consentito di porre una domanda ..perché non è stato dichiarato dissesto dopo qualche mese dall’insediamento della nuova Amministrazione? ricordo che il dissesto finanziario è calcolo contabile, non è filosofia né una costruzione astratta. A pagare i conti saranno sempre i soliti fissa e questo mi duole!

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  2. mai vista un’armata Brancaleone simile. Se fosse stata una passata Amministrazione a chiedere una legge ad hoc, si sarebbe gridato allo scandalo, adesso tutto è permesso e lecito.
    Questa Amministrazione avrebbe potuto dichiarare il dissesto ed avviare un percorso di risanamento e nulla sarebbe cambiato in peggio…anzi si poteva risalire, anche se faticosamente, il dirupo.
    Anche dovessero dichiararlo adesso, appare del tutto evidente che le responsabilità sono non solo delle passate Amministrazione ma anche dell’attuale, che non vedo sinceramente ben attrezzata per affrontare le difficoltà di una gestione che facile non era ma sempre più complessa diventa.
    Mi sia consentito di porre una domanda ..perché non è stato dichiarato dissesto dopo qualche mese dall’insediamento della nuova Amministrazione? ricordo che il dissesto finanziario è calcolo contabile, non è filosofia né una costruzione astratta. A pagare i conti saranno sempre i soliti fissa e questo mi duole!

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  3. letterio.colloca 25 Agosto 2014 18:44

    Anche il dissesto ci può LIBERARE dalla PLETORA QUESTUA…….NTE che attualmente OCCUPA INDEGNAMENTE il Gran Mirci!!!!!!
    AVANTI TUTTA COSI’

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  4. letterio.colloca 25 Agosto 2014 18:44

    Anche il dissesto ci può LIBERARE dalla PLETORA QUESTUA…….NTE che attualmente OCCUPA INDEGNAMENTE il Gran Mirci!!!!!!
    AVANTI TUTTA COSI’

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  5. Ho dubbi sulla reale esistenza di Renatino sindaco.
    Mi pare un’invenzione alquanto originale.
    Ma chi gli sta seduto accanto in Giunta c’è oppure ci fa?

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  6. Ho dubbi sulla reale esistenza di Renatino sindaco.
    Mi pare un’invenzione alquanto originale.
    Ma chi gli sta seduto accanto in Giunta c’è oppure ci fa?

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  7. La nostra salvezza si chiama “Dissesto”, spero che arrivi prestissimo!!!!!

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  8. La nostra salvezza si chiama “Dissesto”, spero che arrivi prestissimo!!!!!

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  9. Credo che questa amministrazione stia lottando con tutte le loro forze affinchè il dissesto non avvenga solo perchè tengono molto alle loro poltrone e non certo per fare del bene a questa città. Gli sprovveduti dell’attuale giunta sperano di bypassare il rischio di default inventandosi questa “Agenda Messina”, che proporranno al paroliere fiorentino. Tutto sommato Accorinti e Renzi si assomigliano molto: finora hanno versato fiumi di parole e collezionato centinaia di articoli e apparizioni in video ma di fatti concreti, niente.
    Corte dei conti, salvaci tu!

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  10. Credo che questa amministrazione stia lottando con tutte le loro forze affinchè il dissesto non avvenga solo perchè tengono molto alle loro poltrone e non certo per fare del bene a questa città. Gli sprovveduti dell’attuale giunta sperano di bypassare il rischio di default inventandosi questa “Agenda Messina”, che proporranno al paroliere fiorentino. Tutto sommato Accorinti e Renzi si assomigliano molto: finora hanno versato fiumi di parole e collezionato centinaia di articoli e apparizioni in video ma di fatti concreti, niente.
    Corte dei conti, salvaci tu!

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