Verso le Europee, sfide e incognite: Mpa e Lega si dividono. Fi, in campo Falcone

Verso le Europee, sfide e incognite: Mpa e Lega si dividono. Fi, in campo Falcone

Carmelo Caspanello

Verso le Europee, sfide e incognite: Mpa e Lega si dividono. Fi, in campo Falcone

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martedì 26 Marzo 2024 - 13:15

Il senatore Germanà a Tempostretto: "Via Lombardo? Il Carroccio non ne risentirà". Le dichiarazioni dell'assessore regionale azzurro. Il Pd alla ricerca di un capolista. Altri candidati

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di Carmelo Caspanello


PALERMO A meno di tre mesi dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo, la Sicilia si presenta come un terreno di battaglia incerto per i partiti. Sono diversi i fronti che polarizzano l’attenzione politica. Dalla rottura di Raffaele Lombardo con la Lega all’incognita capolista Pd, dove ancora non ci sono comunque candidature sicure bensì un valzer di nomi.

Lega e Mpa si separano: il divorzio tra Raffaele Lombardo e il Carroccio scuote il centrodestra isolano. Il senatore Nino Germanà minimizza l’accaduto, sicuro che la Lega non ne risentirà: “Procede speditamente”, afferma a Tempostretto, “e anzi, è Lombardo che ha bisogno di noi. La Lega, in effetti, vanta in Sicilia una crescita costante e il sostegno di circa 400 amministratori locali, tra i quali molti bravi sindaci”. Ed aggiunge: “La Lega ha messo a disposizione, con generosità degli spazi ai movimenti civici e territoriali che non hanno la forza di superare la soglia di sbarramento. L’addio dell’Mpa non influirà”.

Incognita Pd: il Partito democratico siciliano è ancora alla ricerca di un capolista. I nomi in ballo per la lista sono diversi: Giuseppe Lupo, Pietro Bartolo, Maria Flavia Timbro, Cleo Li Calzi e Stefania Marino. Sugli altri fronti Antoci correrà con il M5S, Caterina Chinnici con Fi e Sonia Alfano con Azione.

Forza Italia in campo con Marco Falcone: l’assessore regionale all’Economia ha ufficializzato la sua candidatura. “Ci presentiamo alle elezioni europee con Forza Italia per portare in Europa la nostra cultura del fare”, ha dichiarato Falcone, puntando sul “buongoverno” della Regione come biglietto da visita. La sua campagna elettorale si basa sullo slogan “L’Europa dei Fatti” e si articolerà su una capillare mobilitazione nei comuni siciliani.

Obiettivo: far sentire la voce delle Isole: per Falcone, l’Europa deve essere più vicina ai cittadini e dare priorità allo sviluppo del Sud e della Sicilia. “Per attuare questo progetto politico – chiosa l’azzurro Falcone – ci candidiamo per Bruxelles e Strasburgo in Forza Italia, l’unico partito italiano rappresentato nel Partito popolare europeo, guidato con lungimiranza e concretezza dal nostro leader Antonio Tajani, a cui va la nostra riconoscenza per la fiducia accordataci. Il Ppe è la grande famiglia del centrodestra in Europa, il pilastro su cui dovrà fondarsi la maggioranza della prossima Commissione Europea. Ecco perché dentro il Ppe serve più Forza Italia. Più forte sarà FI e più l’Italia – con la Sicilia e la Sardegna – conterà in Europa”.

Un commento

  1. Il “Carroccio” dice Nino da Giussano.
    Si sta immedesimando oltremisura.
    Chi sa che non salti fuori un trisavolo emigrato e partecipante alla battaglia di Legnano.
    Non mi stupirei vista la convinzione dimostrata.

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