Villa Piccolo: positure itifalliche, ovvero l'eros di Raniero Alliata

Villa Piccolo: positure itifalliche, ovvero l’eros di Raniero Alliata

Vittorio Tumeo

Villa Piccolo: positure itifalliche, ovvero l’eros di Raniero Alliata

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martedì 27 Dicembre 2022 - 10:45

Oggi l'inaugurazione della mostra di tempere erotiche

Appuntamento culturale unico oggi, martedì 27 dicembre 2022, alle ore 17.30, nel centro Culturale “Bent Parodi di Belsito” di Villa Piccolo (strada Statale 113, km. 109) a Capo d’Orlando. Si tagliano i nastri della mostra “L’Eros di Raniero Alliata – positure itifalliche”, esposizione di dipinti e disegni di Raniero Alliata di Pietratagliata. Oltre alle preziose e originali tempere erotiche del “Principe Mago” anche fotografie di Melo Minnella. L’evento, naturale seguito del ciclo “ingressi di paesaggi 2022”, è organizzato ovviamente dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Molto sentito e toccante sarà un momento di ringraziamento e commemorazione della figura dello studioso Franz Riccobono, scomparso a marzo di quest’anno e che da decenni custodiva questa peculiare collezione. Riccobono, prestigioso studioso, raffinato divulgatore, impegnato attivamente da oltre un cinquantennio nella valorizzazione e nella tutela della storia, dell’arte e delle tradizioni siciliane, faceva parte del Comitato Scientifico della Fondazione e le opere di Raniero Alliata sono state da Lui donate all’ente culturale di Capo d’Orlando, che quest’anno ha anche tagliato il traguardo dei 50 anni.

Le opere in mostra – alcune delle quali del tutto inedite, ad eccezione di una selezione che era stata proposta al pubblico dieci anni fa, a Messina, nella mostra “Gli ultimi Gattopardi” – sono guaches, tempere e disegni, in tutto ventotto, distribuiti su quattordici fogli bifacciali. Conducono lo spettatore in un viaggio alchemico, alla scoperta di sé, attraverso la sessualità: individui raffigurati con corpi androginici rappresentano l’unione degli opposti, l’espansione illimitata delle proprie capacità, l’equilibrio cosmico e spirituale del maschile e del femminile in un unico individuo. Come nel segno di un filo che unisce, è il centro culturale “Bent Parodi” la cornice di questa mostra: fu proprio Parodi, lo storico presidente della Fondazione Piccolo a eternare il mito di Raniero come di un vero e proprio “principe mago”, nell’omonimo libro pubblicato per Sellerio, e a cristallizzare tutto un mondo vissuto in penombra riservato a pochi iniziati e che vedeva, in Alliata, il depositario di saperi antichi e segreti. Figura dalle mille sfaccettature, Raniero era anche un colto entomologo e un insigne spiritista e studioso dell’occulto e dell’esoterismo. Leitmotiv della sua vita spirituale e conoscitiva: la ricerca dell’oltre in ogni sua forma, ed anche “dell’estremo”, come ha chiosato Anna Maria Corradini.

Queste tempere sono certamente dei fatti d’arte unici, espressioni di un genere che le menti puriste – forse eccessivamente strette nelle cinghie dei taboo religiosi e delle espressioni artistiche più convenzionali, dunque nella maggior parte dei casi banali e ripetitive – probabilmente tenderebbero a oscurare. Ma sempre di elementi che hanno a che fare con le dimensioni dell’uomo, sòma e psyche, si tratta, e in quanto tali vengono esplorate e rappresentate, come scene teatrali, dal Principe Mago. Solo eros e mai volgare pornografia. Spesso si tende a far coincidere magia ed esoterismo con un ideale di artefatto, di costruito, di non-vero, dunque di inesatto. Contrariamente alle aspettative di critici animati da pregiudizi di scandalo, e che nei vari Alliata e Piccolo riconoscono impietosamente talvolta una sorta di medievale marchio a fuoco della magia, da intendersi quasi “stregoneria” nel suo senso più ingiusto, queste sono opere artistiche vere, non ipocrite, autentiche, che raffigurano artisticamente una componente dell’essere umano, quella sessuale, che esiste e talvolta richiede di essere sperimentata. “Colpisce l’allegria che, malgrado l’imbarazzante tema svolto, anima le raffigurazioni sorprendentemente complesse che quasi mai scadono nella volgarità. Taluni particolari, spesso ricorrenti, che vedono l’impiego di candida biacca, sembrano riferirsi al mito primigenio che nell’Isola fa riferimento al fallo, alla devozione a Priapo più che alla Dea Madre e all’eterno femminino, quindi un riferimento alla potenza creativa della fertilità maschile”, appuntava lo stesso Riccobono.

Nel corso dell’incontro la chicca: verrà presentata infatti l’opera editoriale contenente le opere di Raniero Alliata, principe di Pietratagliata e alcuni ritratti fotografici di Melo Minnella. All’iniziativa saranno presenti il Presidente della Fondazione Andrea Pruiti Ciarello; Alberto Samonà, giornalista e scrittore, ex assessore regionale dei Beni Culturali, che nel suo ruolo istituzionale aveva fortemente voluto l’organizzazione di questa mostra; la Signora Carmen Farina Riccobono, con la nipote Giulia Simone; la direttrice del Festival NaxosLegge Fulvia Toscano e tanti altri intellettuali legati alla figura di Franz Riccobono.

Vittorio Tumeo

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